Sotto la tua protezione, o Madre, e tutto andrà bene – Gv 2, 1-12

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

Martina Franca, 18.01.2004

LA PRESENZA DI MARIA SANTISSIMA

NELLA STORIA DELLA NOSTRA SALVEZZA

(Gv 2, 1-12)

 

Il vangelo di oggi parla delle nozze di Cana. Vi consegnerò tre pensieri sui quali farò l’omelia:

“C’era anche la madre di Gesù”

“La madre di Gesù gli disse: Non hanno più vino”

“La madre dice ai servi: Fate quello che vi dirà”

 

  1. La Vergine è sempre presente con Gesù in mezzo a noi per aiutarci a salvare

Dove c’è Maria, c’è Gesù. Convincetevi di questo. Tenetelo in testa come chiodo fisso, altrimenti vi allontanerete sempre dai concetti di fede che Dio ci ha dato.

Dice il vangelo di Giovanni: “In quel tempo ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli”.

Dove c’è Maria, c’è Gesù. Questa è la ragione perché il Papa è devoto di Maria SS. Con la devozione alla Vergine Maria non si fa nessun torto a Gesù, mediatore di tutte le grazie, Figlio unigenito e prediletto del Padre. Inoltre dove c’è Gesù, c’è Maria, ce lo dice il Signore nel vangelo delle nozze di Cana: “Dopo questo fatto Gesù discese a Cafarnao insieme con sua madre”.

Cafarnao fu scelta da Gesù per fondare la Chiesa, perché era il crocevia di tutte le strade che dal sud andavano al nord e dall’ovest all’est. Quando Gesù andava in Galilea si recava sempre a Cafarnao.

Dove c’è Gesù, c’è Maria. La nostra spiritualità è teocentrica, perché abbiamo come fine Dio Padre e come modello Gesù; ma come modello abbiamo anche Maria.

Dove c’è Gesù, c’è Maria o per integrare o per completare o per facilitare o per aiutarci nell’opera della nostra salvezza. Gesù e Maria non si scindono mai. Se c’è Maria c’è Gesù, se c’è Gesù c’è Maria.

Dinanzi ai miei occhi ho lo spettacolo di Lourdes. C’è Maria, ma c’è anche Gesù, infatti non trascorre mai una giornata senza che Gesù ci sia. C’è la S. Messa, dove Gesù si immola al Padre per la nostra salvezza; c’è la processione a Gesù Sacramentato, c’è l’adorazione eucaristica.

Quando Maria si fa vedere e parla, lo fa per portarci Gesù. È anche vero che se c’è la presenza di Gesù nella processione eucaristica, nell’Eucaristia certamente c’è anche Maria. Il trionfo di Gesù è il trionfo di Maria. Queste due persone, nell’opera della nostra salvezza, non possono essere separate.

  1. Continuamente la Vergine dice al suo figlio Gesù: “Non hanno più vino”

La Vergine Maria dice al Figlio: Non hanno il necessario, l’utile e il superfluo per salvarsi. Abbi pietà di loro!

“Non hanno più vino”, cioè non hanno il necessario per salvarsi. E Gesù ce l’ha dato, sacrificandosi sulla croce e dandoci i sette sacramenti. Ci ha liberati dal peccato per mezzo del battesimo, ma conoscendo la nostra debolezza ci ha dato il sacramento della penitenza per salvarci ogni qualvolta in un atto di ribellione, lasciamo lui per andare dietro al demonio.

Quando ci manca il necessario per salvarci, cioè la confessione o la penitenza, è Lei che dice a Gesù: “Ricordati di lui”.

Si preoccupa di darci l’utile. Se siamo impegnati nella via della perfezione e ci manca ciò che può rendere più facile il nostro cammino, la Vergine chiede a Gesù per noi l’utile, che sarà l’ispirazione, la presenza del Padre, la lettura della parola di Dio, la lettura di un buon libro, la rilettura degli esercizi spirituali, la voce di un amico, la voce di un nemico.

Si preoccupa di darci anche il superfluo. È lei che muove il figlio Gesù ad interessarsi di me e di voi, affinché la salvezza sia sempre a portata di mano.

Ricordate le sublimi parole del poeta Dante nell’inno alla Vergine: “Liberamente al dimandar precorre”.

Prima che sia tu a chiedere la grazia a Gesù, è lei, senza che tu l’abbia chiesta, a implorarla a Gesù. Si muove senza che noi, interessati, ci siamo preoccupati. Altre volte invece si interessa di noi perché noi le abbiamo chiesto di intercedere per noi presso il Figlio.

La cosa più bella è che ci previene, così come è successo alle nozze di Cana. “Liberamente al dimandar precorre”. Prima che sia io a chiedere la grazia a Gesù, è lei che la chiede per me, nella libertà e nell’amore, perché è mamma.

  1. Continuamente la Madre di Gesù e madre nostra dice a noi: Fate quello che Gesù vi dice e vi dirà

La Madre di Gesù e madre nostra interviene anche nei nostri riguardi e ci dice di fare ciò che Gesù vuole. La nostra gioia e la nostra felicità, la nostra salvezza dipende da Gesù, ma dipende anche da noi. Al Figlio espone le nostre necessità e a noi dice: “Fate!”.

Dice il Signore: “Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli” (Mt 7, 21).

“Chi mi ama osserva i miei comandamenti” (1 Gv 5, 3).

“Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!” (Lc 11, 28).

Il problema della nostra salvezza non lo dovete vedere solo dal punto di vista di Dio, perché Dio quello che doveva fare per salvarci l’ha fatto, lo fa e lo farà; quello che potrebbe mancare, nell’opera della nostra salvezza, ed è la Madonna che ce lo dice, è la nostra collaborazione. Ella ci dice: Fate, senza ragionare, quello che Gesù vi dice o vi dirà, sia che vi convenga sia che non vi convenga.

Su questo concetto voglio insistere, perché quando le cose di Dio ci convengono non c’è bisogno di nessuna grazia, né ordinaria, né straordinaria per farle, siamo noi stessi a volerle, per cui non c’è nessuno sforzo, nessun atto di fede. Invece quando ciò che Gesù ci chiede non ci conviene, è allora che ci vuole la fede, è allora che dobbiamo seguire l’invito della Vergine a fare ciò che Gesù vuole da noi.

 

         conclusione

Attenzione! Tutto dipende non dalla Vergine né da Gesù, ma da quel “fate” che è dell’uomo. Tutto dipende non dalla Vergine, perché è intervenuta senza che noi le abbiamo detto niente; non dipende da Gesù perché è intervenuto per l’intercessione della Mamma; ma dipende da quel “fate” che è proprio dell’uomo. Dice sant’Agostino: Quel Dio che ha creato te senza di te, non può salvare te senza di te. Non manchi mai l’elemento umano!

“Il regno di Dio soffre violenza e solo i violenti se ne impadroniscono” (Mt 11, 12).

Violento è colui che vuole fortemente la propria salvezza.

Tutto ciò che Dio doveva fare, tutto ciò che la Vergine doveva fare, tutto ciò che Gesù deve fare, sono disposti a farlo, a condizione che sia l’uomo ad accettare ciò che Gesù gli dice.

La mancanza non sta nell’aiuto di Dio per la nostra salvezza, ma nel non mettere in pratica quello che lui vuole che si faccia, perché la salvezza sia a portata di mano.

Il Signore ci dà le ispirazioni: Confessati! Vai a messa! Recita il rosario e le lodi! Va’ dal Padre! Fuggi le occasioni prossime di peccato!

La nostra salvezza dipende sì da Dio, e ci consola sapere che la sua parte Dio la fa sempre, ma dipende anche dalla collaborazione dell’uomo. Ciò che è manchevole è la nostra azione, la nostra volontà, e allora diciamo: Signore, ho capito che dove c’è Maria c’è Gesù, dove c’è Gesù c’è Maria, e allora io voglio stare sempre e con Gesù e con Maria!