Se c’è l’Amore, c’è la pace! – Mt 19, 19

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

Martina Franca, 29.08.1995

 

AMARE GLI UOMINI COME LI HA AMATI IL CRISTO

Risultati immagini per amatevi come io vi ho amato

 

[…]

Prima di Cristo, Dio aveva detto di amare il prossimo come se stessi, dopo il Cristo dobbiamo amare il prossimo come lo ha amato lui.

Mi fermerò su tre aspetti dell’amore del Cristo verso gli uomini.

 

 

il primo aspetto dell’amore di Dio verso gli uomini:

il figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire

 

Il Cristo ci ha insegnato che l’amore è servizio. Egli ci dice: Io vi ho amato e sono sceso dal cielo sulla terra. Non sono venuto però per essere servito, ma per servire.

Ci sono due specie di amore: l’amore affettivo e l’amore effettivo. Gli studiosi di ascetica parlano di questi due amori.

L’amore affettivo è fatto di baci, di strette di mano, di sospiri prolungati, ecc… Questo amore spesso è falso. Diciamo:- Ti voglio bene! Tu sei il mio sole! Senza di te la mia vita è spenta!, poi con i fatti non amiamo.

[…]

L’amore effettivo, l’amore genuino, quello di ventiquattro carati, consiste nell’ubbidire alla persona amata.

[…]            Io da voi non voglio l’amore affettivo, voglio l’amore effettivo, fatto di ubbidienza. Chi mi ubbidisce mi ama; chi non mi ubbidisce non mi ama, anche se viene sotto la finestra della mia stanza e con la chitarra si mette a cantare: Padre, io vi amo!

[,,,]

 

il secondo aspetto dell’amore del Cristo verso gli uomini:

amare i nemici

 

L’amore non si dimostra con gli abbracci e i baci, l’amore è servizio, l’amore è ubbidienza, l’amore è sacrificio!

La seconda cartina di tornasole del vero amore è l’amore ai nemici.

[,,,]

 

il terzo aspetto dell’amore del Cristo verso gli uomini:

dare la vita per i propri amici e per i propri nemici

 

Per esercitarsi in questo aspetto dell’amore, bisogna amare il prossimo fino al supremo sacrificio della propria vita.

L’amore non ha limiti. Se dite: Fino a questo punto amo, da questo punto in poi no, non dimostrate l’amore! L’amore non ha confini, l’amore non ha limiti.

Gesù dice: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici”                  (Gv 15, 13).

E san Paolo aggiunge: Gesù non ha dato la vita per i suoi amici, ma per i suoi nemici!

Espressione più alta di questo amore non c’è. Qui stiamo nella follia, nella pazzia dell’amore!

“Mentre noi eravamo ancora peccatori, Cristo morì per gli empi nel tempo stabilito. Ora, a stento si trova chi sia disposto a morire per un giusto; forse ci può essere chi ha il coraggio di morire per una persona dabbene. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi, perché mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi” (Rm 5, 6-8).

Il Cristo è morto per noi, quando eravamo col peccato, quindi suoi nemici. Noi abbiamo l’esperienza di chi dona la vita per una persona dabbene, come Padre Kolbe, invece il Cristo è morto per noi quando eravamo ancora peccatori.

Il terzo aspetto dell’amore del Cristo verso gli uomini è il sacrificio. Quando non vi fermerete per amore dinanzi al sacrificio, allora il vostro amore per i fratelli sarà vero.

Gesù però non si è fermato qui. È andato oltre. Si è incarnato, quando eravamo suoi nemici e noi abbiamo visto un uomo, un bambino. Sulla croce abbiamo visto un uomo trasfigurato, calpestato, inchiodato. Abbiamo visto un verme di uomo, una larva di uomo. Ma io non c’ero quel giorno sul Calvario e nemmeno voi c’eravate! Egli ha detto: Come farò ad amare P. Chimienti? Come farò a dimostrare a lui e a ciascun uomo che io li ho amati fino al sacrificio? Ha inventato un amore al di là dei confini, un amore sconfinato ed ha detto: Io diventerò pane. Moltiplicherò la mia presenza in tutti i luoghi della terra e attraverso tutti i secoli, perché ogni uomo dovrà vedere e toccare con mano il mio amore per lui. Non mi vedrà bambino, non mi vedrà uomo, non mi vedrà sfigurato, mi vedrà pane; ma capirà che io lo amo. Mi darò a lui; lui mi maciullerà con i suoi denti, ma toccherà con mano che io lo amo!

 

 

conclusione

 

Ditemi voi che cos’è il nostro amore dinanzi all’amore del Cristo! Il nostro amore nei riguardi del Cristo, che ci ha amati fino a diventare pane, è piccola cosa!

Nel pane consacrato noi non vediamo niente; ma crediamo che lui è vivente, presente e sofferente, perché Egli ci ha dato la sua parola d’onore. Che cos’è il nostro amore per lui?

Io mi commuovo quando mi chiedete l’adorazione solenne di almeno un’ora, di Gesù Eucaristia!

Siete state dinanzi a lui per ore intere, per adorarlo, per ringraziarlo! Questo vostro atto d’amore è ricompensato dal Cristo!

Io ho sempre immaginato Gesù Eucaristia nello splendore della sua luce, perché Dio è luce, e Gesù Eucaristia è Dio, sta in paradiso. Nello splendore della sua luce egli ci avvolge di luce e noi stiamo nella luce più splendida, quando lo adoriamo solennemente esposto nell’Ostensorio. Ci inonda di luce, e in quella luce c’è tutto il Cristo, con i suoi doni: il dono della scienza, della sapienza, dell’amore, della fortezza.

Il Cristo vuole e desidera anche che voi rispondiate al suo amore con l’amore, per cui, quando vi vedo in adorazione dinanzi a Gesù Sacramentato, solennemente esposto, penso che anche dal vostro cuore escano dei raggi di luce che avvolgono il Cristo, e non sono simili alla lancia di Longino, che squarcia il cuore del Cristo, ma sono raggi di amore di una creatura limitata e finita che conosce tutti i limiti del suo amore, ma che vuole attestare il suo eterno amore al Cristo, e che dice: Signore, mi hai amato. Grazie! Ti voglio amare!

E Gesù risponde: Grazie!