Quaresima… non passi invano – Mt 9, 15-16

da un ritiro predicato da P. Francesco Chimienti O.M

Martina Franca  16.02.1997

 

CHE COS’è LA QUARESIMA PER LA MISSIONARIA

(Mt 9, 15)

 

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  1. […]

III. La Missionaria, imitando il Cristo, deve debellare il peccato ed entrare nella gloria

 

In quaresima, che è periodo di penitenza, la Minima che deve fare?

  1. La Missionaria deve deporre tutto ciò che è di peso

La Minima deve deporre tutto ciò che sa di peso: la zavorra delle creature, perché le creature ci appesantiscono, ci distraggono, ci distolgono dal raggiungere la meta che è il paradiso, ci dissipano, ci allontanano da Dio!

Beato chi sa usare le creature! La prima creatura siamo noi stessi. Quindi, dobbiamo deporre tutto ciò che sa di peso. Soltanto voi sapete quali sono le creature che vi appesantiscono, che vi fanno cadere nel peccato mortale o veniale, che vi allontanano da Dio, che non vi fanno fare il bene: il catechismo, la Messa, l’esame di coscienza. Forse sono delle persone in carne ed ossa o forse sono creature inanimate. Potranno essere anche le bambole, o potrà essere la pulizia di casa vostra, che vi allontana da Dio e vi fa commettere tanti peccati. Potrà essere anche il lavoro!

  1. La Missionaria deve deporre il peccato che ci assedia

Il demonio, il mondo e le passioni che abbiamo dentro di noi ci assediano, cioè vogliono divorare l’anima nostra. Sono simili a quel leone di cui parla san Pietro. Noi invece siamo la torre circondata dalla vigna, dal filo spinato, dal muro e dall’antemuro; però i nemici stanno fuori e ci assediano. E allora la seconda cosa che bisogna fare durante la quaresima è deporre tutte quelle occasioni che ci portano al peccato o che ci hanno portato al peccato. Ecco la penitenza mortificazione! Dobbiamo fare i “fioretti” e dobbiamo limitarci nell’uso delle creature.

  1. La Missionaria deve tenere lo sguardo fisso su Gesù autore e perfezionatore della fede

Dobbiamo imitare il Cristo in tutte le cose, ma in modo particolare nelle virtù che lui ha esercitato nella sua passione e morte: la pazienza, la rassegnazione, l’offerta, il sacrificio, la riparazione, l’umiltà, l’ubbidienza, l’amore.

Dice san Paolo che l’amore del Cristo ha superato ogni confine perché non si è offerto in sacrificio per gli amici, ma si è offerto in sacrificio per noi quando noi eravamo peccatori, quindi eravamo suoi nemici.

“Infatti, mentre noi eravamo ancora peccatori, Cristo morì per gli empi nel tempo stabilito. Ora, a stento si trova chi sia disposto a morire per un giusto; forse ci può essere chi ha il coraggio di morire per una persona dabbene. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo morì per noi” (Rm 5, 6-8).

Avanti a voi c’è Gesù, imitatelo! E sappiate che, attraverso la croce Gesù è arrivato alla gloria. Anche voi, attraverso la croce, arriverete alla vita eterna, alla gloria.

“Egli, in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce”(Eb 12, 2).

Anche voi, in cambio della corona di rose che il Cristo vi offre, accettate, come santa Rosa, la corona di spine. Direte:- Sono la tua sposa, e se tu hai la corona di spine, io non posso avere la corona di rose!

“Non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato” (Eb 12, 4).

È vero, non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato! Non siete morte, non avete dato la vostra vita per resistere al peccato!

Quindi non stancatevi nella sofferenza! Accettate non solo i piccoli disagi che incontrate nella vita di ogni giorno, ma accettate tutto!

“Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità da parte dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d’animo” (Eb 12, 3).

Mentre combattete contro il peccato e deponete tutto ciò che sa di peso, mentre correte nella vostra corsa verso la meta dove c’è Gesù nella gloria, assiso alla destra del Padre, ricordatevi che siete circondate da un grande numero di testimoni. Sono i santi che vi hanno preceduto e vi stimolano, vi incitano a continuare, a perseverare nel bene, perché possiate arrivare a contemplare quella stessa gloria, non solo del Figlio di Dio, ma anche la stessa gloria che loro stanno godendo da quando hanno lasciato la terra e sono entrati nell’eternità!

 

CONCLUSIONE

Questo è un periodo di lutto, questo è un periodo di penitenza! Se non volete fare penitenza per tutta la vita, almeno fatela in quaresima.

Ricordatevi che la prima forma di penitenza è distruggere il peccato dalla vostra vita e dalla vita dei vostri fratelli. Questa distruzione deve avvenire con la lotta fino all’ultimo sangue. Non desisteremo da questa lotta fino a quando non avremo sradicato dalla nostra anima ogni sorta di peccato.

Ricordate sempre le parole di Gesù: “Che giova all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde o rovina se stesso?” (Lc 9, 25).

E ancora: “E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l’anima e il corpo nella Geenna” (Mt 10, 28).

Concludo con le parole di san Paolo: “Attendete alla vostra salvezza con timore e tremore!” (Fil 2, 12).