L’Eucaristia è il nostro farmaco per santificarci… gettiamo in ginocchio davanti a Lui – Lc 5, 1-11

LA VOCAZIONE E I SUOI DUE ELEMENTI FONDAMENTALI

(Lc 5, 1-11)

  1. Gesù chiama alla sua sequela

Nella prima parte di questo vangelo Gesù dice: “Convertitevi e credete al vangelo”; nella seconda parte invece parla della vocazione, della chiamata dei primi apostoli: Pietro e Andrea, Giacomo e Giovanni. Si tratta di chiamata nel senso stretto della parola, cioè alla sequela di Gesù.

Per gli apostoli c’è stato Gesù in persona che li ha chiamati: Seguitemi! Seguimi! Vieni! Per noi ci vuole una chiamata esplicita di Gesù; ma è manifestata attraverso i segni: Seguimi! Chi è chiamato può controllare, può toccare con mano, tanto i segni sono evidenti.

  1. Idue elementi per avere una vocazione

Primo elemento fondamentale: la chiamata di Dio, la chiamata di Gesù.

Secondo elemento fondamentale: la risposta affermativa dell’uomo chiamato.

          Gesù è il Re dei re; ha fondato un regno sulla terra, non di questo mondo è chiaro, ma ha fondato un regno. Ha a sua disposizione un esercito di soldati; questi soldati hanno bisogno di ufficiali che accettino gli ordini del Re dei re, e li trasmettano ai propri soldati. Sono degli uomini scelti, delle donne scelte, sono degli ufficiali.

Non tutti sono chiamati ad essere ufficiali. Per poter seguire Gesù occorre la chiamata. Questa chiamata deve essere ascoltata ed eseguita, perché se non è ascoltata ed eseguita, oppure è ascoltata ma non eseguita, non è possibile che si concretizzi la vocazione.

  1. Alcuni interrogativi

  1. Dio oggi chiama? I sacerdoti sono diminuiti e diminuiscono, i religiosi sono diminuiti e diminuiscono. Dio oggi chiama? Sì, altrimenti sarebbe un re da burla, se avendo un esercito, facesse mancare gli ufficiali al proprio esercito.
  1. Ma gli uomini accettano questa chiamata di Dio? Non tutti accettano la chiamata di Dio. Secondo san Giovanni Bosco, su tre giovani, due sono chiamati al sacerdozio e alla vita religiosa. Su tre signorine, due sono chiamate e una no; cioè il 66% della gioventù è chiamata per arruolarsi e diventare ufficiale dell’esercito di Gesù.
  1. Perché sono tanto pochi i religiosi, i sacerdoti e le suore? Perché ai chiamati manca il coraggio, manca la generosità. Il vangelo dice che Pietro e Andrea, subito, lasciate le reti, lo seguirono. Degli altri due, Giacomo e Giovanni dice: lasciato il loro padre Zebedeo, subito lo seguirono.

La vocazione è un’avventura; si parte e non si sa dove si arriva; non c’è nessuna sicurezza, né economica, né sociale. C’è solo la parola di Gesù: Seguimi! Vieni e vedi!

  1. Uomini generosi ce ne sono? Purtroppo vi devo dire che uomini generosi non              ce ne sono; sono pochissimi. Nella mia parrocchia Dio chiama alla vita religiosa i giovani e le signorine, ve lo posso assicurare, li chiama e li ha chiamati, ma purtroppo si pensa al papà, alla mamma, all’eredità, al portafoglio, alla casa, al caldo, al freddo, all’età, al sesso, ma non si               pensa a Gesù.

Gesù è stato di una chiarezza estrema: Chi ama suo padre e sua madre più di me non è degno di me. Lasciate che i morti seppelliscano i morti, a te dico: Vieni e seguimi! Chi ama di più i campi, la mamma, il papà, i fratelli, le sorelle, le ricchezze più di me non è degno di me!

Mancando la generosità, manca la sequela.

  1. Avremo noi i sacerdoti, i religiosi, le religiose? Sì, li avremo, ma ci vuole coraggio, ci vuole generosità.

Chi guarda le sue cose e non il regno di Dio e la gloria di Dio, non potrà mai fare una scelta per il regno di Dio e per la gloria di Dio. Bisogna pensare a Dio e a Dio soltanto, alle anime e alle anime soltanto, poi viene tutto il resto.

conclusione

A voi dico: Pregate il padrone della messe, pregate il Signore affinché ci mandi operai per la messe, quindi ci mandi i sacerdoti e i religiosi. Però se sarete chiamati o se qualcuno di famiglia è chiamato, rispondete di sì o aiutateli a rispondere di sì.

Gesù ha bisogno di uomini. Ricordatelo sempre: per salvare l’uomo usa un altro uomo. L’uomo salva l’uomo; la donna salva la donna. La sua azione, che poteva essere diretta, è indiretta ed è subordinata all’azione dell’uomo.

Se ci saranno degli uomini che predicheranno, ci saranno degli uomini che ascolteranno e avranno la fede. Ma se non ci sono degli uomini che predicano non ci saranno dei fedeli che ascoltano, che si convertono, hanno la fede e si salvano. È un processo lento ma inesorabile. La salvezza viene attraverso la fede; ma la fede viene attraverso la parola, e la parola viene attraverso i missionari, i sacerdoti, coloro che parlano in nome di Dio.

Preghiamo il Signore, ma sappiamo rispondere all’invito di Dio.