In cammino verso la salvezza

da meditazioni sulla settimana santa di P. Francesco Chimienti O.M.

LA SETTIMANA SANTA PER LA MINIMA

 

  1. La Minima trascorre la Settimana Santa nella preghiera

 Se la Minima durante la quaresima fa della preghiera un’attività fondamentale, durante la Settimana Santa prega molto; la sua preghiera è incessante.

Con la preghiera si unisce al Cristo Crocifisso e gli esprime tutti i suoi sentimenti di amore più profondi.

Così ha fatto Gesù la sera del giovedì santo. Nell’orto del Getsemani, all’inizio della sua passione, nell’ora della sua agonia, dice il Vangelo che pregava più intensamente.

            “In preda all’angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra” (Lc 22, 44).

Gesù ha pregato e ha pregato più intensamente; non solo, ma lo ha chiesto insistentemente per tre volte anche agli apostoli. Nell’ora dell’agonia ha detto:– Vegliate e pregate.

            Questo deve fare la Minima durante la Settimana Santa: ascoltare le parole di Gesù e metterle in pratica. Non dormire!

Gesù durante la Settimana Santa per essere uniti a lui che soffre per noi vuole la preghiera.

La prima attività della Minima durante la quaresima e durante la vita è la preghiera.

La prima penitenza è la preghiera. Non voglio altro!

 

 

  1. La Minima trascorre la Settimana Santa con sentimenti di amore verso Gesù che soffre e muore per lei

A che serve pregare e meditare se il tutto non sfocia nell’amore?

Dio è amore. Il Cristo ha sofferto ed è morto in croce per amore nostro. Lo Spirito Santo, amore del Padre e del Figlio, agisce continuamente nell’anima della Minima ispirandole sentimenti di amore. Questi sentimenti di amore scaturiscono dal cuore della Minima quando medita la Passione di Cristo.

Questi sentimenti di amore che scaturiscono dalla meditazione della passione e morte di Cristo, si trasformano praticamente in sentimenti di pentimento per i propri peccati, producendo la contrizione di cuore e la risoluzione sincera di lasciare definitivamente non solo il peccato e ogni sorta di peccato, ma anche tutte le occasioni prossime che inducono al peccato.

È un dono di Dio la contrizione del cuore, ma se la volete dovete partire dall’amore.

Dovete dire: Tu non meritavi di essere offeso, sputato, flagellato e coronato di spine! Tu non dovevi essere messo in croce dal mio peccato, perciò mi pento!

Questi sentimenti di amore si trasformano inoltre, nell’anima della Minima in sentimenti di riparazione, non solo per i propri peccati, ma anche per i peccati dei propri fratelli.