Scruta il mio cuore… e togli la malizia – Gn 22, 1-19

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

02.07.1987

 

DIO PROVA L’AMORE DELL’UOMO

(Gn 22, 1-19)

 

Oggi mi fermo sul libro della Genesi, che parla della prova di Dio per l’uomo. Lo dice la S. Scrittura nel libro del Deuteronomio: Dio prova l’uomo per vedere se veramente lo ama.

Qui ci troviamo dinanzi alla prova di Abramo.

 

  1. Dio mette l’uomo alla prova

Abramo aveva aspettato tanto un figlio. Ebbe alla fine questo unico figlio: Isacco! Dio si fa vedere e gli dice: “Prendi tuo figlio, il tuo unico figlio che ami, Isacco, va’ nel territorio di Moria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò” (Gn 22, 2).

Ecco la prova: Dio chiede all’uomo la cosa che più ama. Perché lo fa? Perché “Io sono il Signore Dio tuo e non avrai altro Dio di fronte a me”. Vuole vedere se quest’uomo lo ama, se ha messo al primo posto nell’amore Dio o il figlio. Se sacrificherà il figlio, Dio è al primo posto; se non sacrificherà il figlio, Dio è al secondo posto, e al primo posto c’è il figlio.

Due sono gli atteggiamenti dell’uomo: o crede e fa come Dio dice, e allora la prova dell’amore è superata; oppure ragiona da uomo e non fa ciò che Dio dice, cioè non crede: ragiona da uomo, non da uomo di fede.

L’uomo di fede dice: Tu lo dici e io lo faccio!

L’uomo che non ha fede dice: Tu lo dici, ma sbagli. Ho aspettato cinquant’anni, cento anni per avere un figlio, me lo hai dato, e ora mi chiedi di ammazzarlo? Mi stai chiedendo una cosa impossibile!

Questo ragionamento è il ragionamento dell’uomo che non ha fede.

“Non chi dice: Signore, Signore, ha detto Gesù, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio” (Mt 7, 21).

Questa è la volontà di Dio per Abramo, la prova: Dammi il tuo figlio, l’unico, l’unico tuo figlio, quello che ami!

Abramo fa questo ragionamento: Questo figlio non è mio, perché me lo hai dato tu – ogni bene che l’uomo possiede non è suo, è dato da Dio – tu me l’hai dato, tu me lo chiedi e io te lo do.

Abramo ragionando così dimostra di essere uomo di fede.

 

  1. Dio gli restituisce il centuplo

Cosa fa Dio dinanzi al ragionamento di Abramo? Gli ridà il figlio, non se lo prende. Dovete credere!

Quando ti dice: Dammi la laurea!, e tu gliela dai, la laurea non se la prende e vi dà cento lauree.

Quando ti dice: Dammi la mamma!, la mamma non se la prende, la fa guarire e te la conserva per cento anni. Quando vi chiede il papà, quando vi chiede la sorella, quando vi chiede il fratello e voi glieli date, ve li ridà. Quando vi chiede la casa, gli affetti, i vostri beni, basta che glieli date, non se li prende.

Gesù dice: Chi rinunzierà al papà, alla mamma, al fratello, alla sorella, ai poderi, a tutto ciò che ha, avrà cento volte tanto qui sulla terra e la vita eterna nell’altra (cfr. Mt 19, 29).

Dovete credere! Quando l’angelo si presentò a Maria Santissima per chiederle di diventare mamma, Dio le chiedeva un bene che lei aveva tanto caro: la verginità. Dio, chiedendole la maternità le chiedeva di rinunziare alla verginità. Ma dinanzi alla disponibilità di Maria Santissima a fare la sua volontà, Dio le conservò la verginità. Pur diventando mamma, conservò la verginità, non perdette niente, anzi guadagnò ciò che non aveva, cioè la maternità divina. Diventò mamma di Dio e poi mamma di tutti gli uomini, e quindi mamma mia e mamma vostra.

Dio chiede qualcosa in sacrificio, ma se voi gliela date ve la ridà moltiplicato cento. Questa è la prova!

 

  1. Chi supera la prova sarà benedetto

Dio dice ad Abramo: “Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli alcun male! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio” (Gn 22, 12).

Quando l’uomo offre la cosa più cara e dice: Signore, tu al primo posto e tutte le creature all’ultimo posto!, il Signore lo benedice: “Perché hai fatto questo, io ti benedirò con ogni benedizione” (Gn 22, 16-17).

Lo dico a voi: Lo vedrete, perché sono vere le parole di Dio, non le mie! Io ripeto le parole di Dio: “Io ti benedirò con ogni benedizione. Saranno benedette per la tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce” (Gn 22, 17-18).

Quindi sarai benedetta tu con tutte le benedizioni e sarà benedetta la tua famiglia, i tuoi parenti, i tuoi nipoti, i tuoi cugini, la tua parrocchia, il tuo paese, tutti. In te saranno tutti benedetti.

 

CONCLUSIONE

Quando Dio vi prova, accettate la prova. Non perderete niente, avrete solo da guadagnare, perché Dio non vi prenderà quello che vi chiede, non solo, ma accetterà il vostro sacrificio, solo d’intenzione, non di fatto, vi benedirà e in voi benedirà ogni famiglia. L’ho visto nella mia vita: Dio ha benedetto la mia famiglia, benedice il convento dove io vado, benedice tutti coloro che parlano con me, che hanno a che fare con me. Dove arrivo, arriva la benedizione di Dio.

Così sarà per voi: benedirà voi, benedirà la famiglia in cui state, benedirà la classe di catechismo a voi affidata, benedirà la parrocchia, benedirà il parroco.

Poiché tu hai obbedito alla mia voce, dice Dio, io ti benedirò con ogni benedizione, saranno benedette in te tutte le nazioni della terra.

Meglio di così non vi poteva andare, sempre se gli crederete!, perché se non gli crederete sarà tutto il contrario. La scelta è vostra.

 

 

2 Risposte a “Scruta il mio cuore… e togli la malizia – Gn 22, 1-19”

  1. Ogni volta che mi trovo di fronte a questo brano……mi commuovo profondamente. Nella mia vita e nelle diverse vicissitudini mi sono sempre ricordata di Abramo di fronte a questa richiesta inaudita…….Non ha compreso…..ha sofferto in silenzio in modo indicibile ma ha aderito pienamente a ciò che Dio gli chiedeva perchè la sua fede e la sua fiducia in Dio erano davvero grandi. SIgnore aiutami a compiere senza discussioni la tua volontà , soprattutto quando mi chiederai ciò che non comprendo, ciò che è contro ogni logica umana, ciò che fa soffrire terribilmente ……..Mi fido di Te , Mio Signore e nelle tue mani rimetto la mia vita.

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