Laudato sii, Signore mio per tutte le tue creature! – Rm 1, 16.25

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

La presenza di Dio nelle creature

(Rm 1, 16.25)

  1. Chi nega l’esistenza di Dio è inescusabile

 Dalla grandezza delle cose create gli uomini dovevano capire che c’è uno più grande di loro, la grandezza per essenza, il nostro Dio. Per questo S. Paolo dirà:. “Siete inescusabili”, cioè nessuno vi può scusare quando negate l’esistenza di Dio, perché Dio ha profuso nelle sue creature qualche cosa della sua grandezza, della sua potenza e bellezza.

I sapienti di questo mondo che negano Dio sono inescusabili, perchè se hanno potuto scrutare l’universo, come mai non hanno trovato il creatore dell’universo?

Come vedete, non c’è bisogno del marxismo per dire che Dio non esiste!

Il libro della Sapienza è stato scritto tanti secoli prima di Gesù Cristo; quindi anche allora c’era chi diceva che Dio non esiste. Ma Dio ha detto: Stolti, non vedete! Basta guardare attorno per vedermi. Gesù poi dirà: Dio è dentro di te; tu sei il tempio dello Spirito Santo, tu sei la casa di Dio. Ecco la risposta di Dio!

Ma errori ci furono, errori ci sono e errori ci saranno. Dobbiamo pregare il Signore perché anche a loro apra gli occhi, perché possano vedere.

  1. Gustate la bellezza dell’universo

 Abbiate gli occhi aperti, guardate l’universo, ammirate il cielo stellato di notte e il cielo illuminato di giorno, guardate la grandezza e l’immensità del mare, la bellezza dei fiori, l’altezza dei monti, la profondità delle valli. è qualche cosa di meraviglioso; è stupendo!

Voi tarantini siete abituati a stare a Taranto, e non sapete che state in un lembo di paradiso. Chi viene per la prima volta a Taranto rimane sbalordito per la bellezza di questi due mari che s’incrociano e della città che si riflette nel mare.

Siete in un lembo di paradiso. Gustate questa bellezza, gustatela!

Dio quando ha creato le cose le ha create per noi. Io gusto i prati, le viti, i frutteti, la montagna, l’erbetta, perché lì c’è la mano di Dio.

  1. Sappiate vedere Dio nelle bellezze della creazione

 Sappiate vedere Dio, sappiate innalzarvi. Il tramonto che avete qui a Taranto è qualche cosa di spettacolare. Sappiatelo ammirare, sappiatelo gustare perché al di là di questa bellezza c’è un Dio molto più bello e molto più grande.

Sappiate andare dalle creature al Creatore; dalla bellezza del creato alla Bellezza Increata; dalla grandezza creata alla Grandezza Increata.

Conclusione

 Lodate Dio, come diceva giustamente il salmista Davide, in eterno sulla cetra.

Lodatelo col canto, lodatelo con gli strumenti, ma lodatelo soprattutto con la preghiera.