La Parola produca la conversione – Mc 4, 1-20

2009

2013

Mc 4, 1-2’0 – Dio per mezzo della sua Parola continua a parlare ancora

da un Ritiro alle Aspiranti, tenuto da P. Francesco Chimienti O.M. 08.02.1981

 

OSTACOLI

CHE NON FANNO FRUTTIFICARE

LA PAROLA DI DIO

(Mc 4, 15-19)

 

 

 

 Un ostacolo è costituito dalle persecuzioni del mondo, dall’inganno delle ricchezze e da tutte le altre bramosie

Le preoccupazioni del mondo soffocano il seme della parola di Dio.

Una delle nostre grandi preoccupazioni è la stima degli uomini. Le donne per conquistarle non ci vuole niente, basta una lode. Le vostre azioni sono minate dal desiderio di essere lodate. Vi guardate bene dal dire che fate le azioni per gli uomini, dite che le fate sempre per amore di Dio, ma poi allungate il muso quando non siete lodate. Quando vedo questo mi accorgo subito che non agite per amore di Dio.

La stima degli uomini è un grande ostacolo, tante opere buone non le fate, perché temete che gli uomini vi giudichino, e soprattutto vi giudichino male. Quindi non guardate il fine: Dio, che deve dirigere le vostre azioni, ma guardate gli uomini che vi giudicano. Questo però è contro il pensiero di Dio. L’unico giudice è Dio. Nessuno mi può giudicare, diceva giustamente san Paolo.

Questo desiderio di essere lodate, di essere amate, di essere stimate, di essere venerate, di essere messe sul candelabro vi rovina.

Le preoccupazioni del mondo sono le preoccupazioni di chi è preoccupata di ieri, è preoccupata del domani, è preoccupata dell’oggi, è preoccupata della Chiesa, è preoccupata del padre, del fratello, della cognata, delle sorelle, dei parenti. C’è da rimanere schiacciati!

Dice Gesù che le preoccupazioni del mondo sono simili alle spine che soffocano il seme. L’anima crede a Dio, ma crede a tante altre persone, per cui quella piantina che deve spuntare, germogliare e granire, non granisce, le spine la soffocano.

Quel giovane ricco, chiamato alla consacrazione, a cui Gesù dice: Vai, vendi quello che hai!, non è andato e non ha venduto. Avete sotto gli occhi l’esempio di quelle che dovevano essere sorelle vostre e non lo sono, perché sono state ingannate dalla ricchezza; stanno comode a casa loro. Dovevano lasciare e prendere, e non hanno lasciato né preso; hanno lasciato Gesù. Non hanno voluto rinunziare a quelle comodità (è l’inganno delle ricchezze) per avere altre ricchezze molto più grandi e più belle. Non hanno creduto a Gesù che ha detto: se tu lascerai tuo padre e tua madre, i fratelli e le sorelle, i tuoi poderi, riceverai il centuplo su questa terra.

Non lasciano e non ricevono. Perché non lasciano? Perché non credono che riceveranno il centuplo, purtroppo. Manca la generosità, e la vocazione non si realizza.

Ci sono poi tutte le altre bramosie, tutti gli altri desideri della carne, di grandezza, di onore che soffocano il seme della parola di Dio.

 

conclusione

Dovete superare la tribolazione, la persecuzione a causa della vostra vocazione; dovete superare le preoccupazioni del mondo e tutti gli altri desideri.

Possiamo superarli? Sì! Io sono quello che sono, quindi non sono capace di fare niente, però nel nome del Signore – diceva Paolo – sono capace di fare questo e altro.

Io adesso vi lancio nel mondo, ma vi lancio nel nome del Signore.