Eccomi, manda me – Is 6, 1-8

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

Taranto 06.02.1977

 

IL SIGNORE CONTINUA A CHIAMARE ANCHE OGGI

(Is 6, 1-2. 3-8)

 

Il profeta Isaia ebbe la visione del paradiso. Vide gli angeli che cantavano:

“Santo, santo, santo” (Is 6, 3).

Poi udì la voce del Signore che diceva: “Chi manderò? Chi andrà per noi?” (Is 6, 8).

Dio: Padre, Figlio e Spirito Santo dicono: Chi andrà per noi? Dio ha tre miliardi di uomini; sono tutti suoi figli, li vuole salvare, ma ha bisogno di altri uomini. Lui non può andare: il Padre e lo Spirito Santo sono purissimo spirito, il Figlio è inchiodato mani e piedi alla croce. Occorre che ci sia qualcuno che vada.

Il Signore ha legato la salvezza del mondo agli uomini. Egli ha detto:

“Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura” (Mc 16, 15).

Il Signore continua a chiamare anche oggi, anche nella nostra parrocchia, anime che si consacrino a lui? Sì.

Perché da vent’anni a questa parte non ci sono vocazioni sacerdotali e religiose nella nostra parrocchia? Ve lo dico io: perché manca la generosità.

Il Signore chiama, ma gli uomini non vogliono lasciare la casa, la mamma, il lavoro, la loro sicurezza.

Se san Pietro non fosse stato generoso e avesse lasciato tutto, anche la moglie e i figli, sarebbe diventato capo della Chiesa? No. Sarebbe rimasto un pescatore di cui nessuno avrebbe parlato.

Io mi auguro che molti giovani e molte signorine abbiano a rispondere di sì al Signore che chiama.