Cristo ha vinto il demonio… per te! – Mt 4, 1-11

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.m.

 

CON LA PAROLA DI DIO

SI VINCE LA TENTAZIONE

(Mt 4, 4)

 

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  1. Gesù fu tentato dal demonio

Quando noi siamo tentati viene spontanea questa domanda: E Gesù fu tentato come siamo tentati noi? Gesù ebbe la tentazione? Sì, anche lui fu tentato.

Ma chi tentò Gesù: Dio o il diavolo? Il diavolo.

  Gesù vinse la tentazione con la Parola di Dio.

Al diavolo Gesù risponde, sia la prima volta che la seconda e la terza volta, con la Parola di Dio. Fa così come Dio ha detto nella S. Scrittura, e vince il diavolo, che infatti se ne va.

Noi potremo vincere le tentazioni del demonio? Sì, anche noi, orientandoci e mettendo in pratica la Parola di Dio, seguendo ciò che Dio dice e non ciò che il demonio e il mondo dicono.

Questa mattina mi fermo sulle prime parole che ha detto Gesù, che sono di un’importanza straordinaria: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” (Mt 4, 4).

 

  1. Non di solo pane vive l’uomo!

È la grande preoccupazione di tutti gli uomini: mangiare, vivere, stare bene, stare sempre meglio. Ma Gesù cosa ne pensa?

Gesù dice: Figlio mio, non di solo pane vive l’uomo. Tu ti preoccupi di molte cose, ma una sola cosa è necessaria: amare Dio e servirlo, perché potrai avere anche la pancia piena, ma dopo morrai, e quando ti presenterai dinanzi a Dio, il Signore non ti chiederà se la pancia è piena o è vuota; e se è piena ti darà il paradiso o se è vuota l’inferno. Gesù ha detto: Non preoccupatevi di che mangerete e di che vestirete, guardate gli uccelli dell’aria: non seminano e non raccolgono, eppure il Padre vostro che è nei cieli pensa a loro, nessuno di loro infatti muore di fame; guardate i gigli del campo: non filano, non tessono, eppure chi di voi veste meglio dei gigli del campo? Non preoccupatevi del mangiare e del vestire, perché di queste cose si preoccupa il Padre vostro che è nei cieli (cfr. Mt 8, 25-32).

Allora gli apostoli domandano: Signore, di che cosa dobbiamo preoccuparci?

Gesù risponde: Preoccupatevi del regno di Dio e della sua giustizia, e tutto il resto, il vestire e il mangiare, vi verrà come sovrappiù (cfr. Mt 8, 33).

Unica preoccupazione deve essere quella di servire Dio.

 

  1. Ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio

Non dobbiamo preoccuparci neanche del domani, perché dice Gesù: “A ciascun giorno basta la sua pena” (Mt 8, 34).

Ecco perché, avendo fame, al diavolo che gli dice di cambiare le pietre in pane, Gesù risponde: Non di solo pane vive l’uomo!

E allora di che cosa vive? Di ogni parola che esce dalla bocca di Dio!

L’uomo è certamente composto di corpo, e il corpo deve essere sostenuto, ma Gesù è arrivato a dire queste parole, che possono sembrare assurde per noi: Se tu lascerai tuo padre, tua madre, i poderi, le tue proprietà, le tue ricchezze, riceverai sulla terra il centuplo, cento volte tanto, e poi nell’altra vita l’eternità (cfr. Mt 19, 29).

Ebbene di che cosa dobbiamo essere preoccupati? Di ogni parola che esce dalla bocca di Dio, perché è vero che siamo composti di corpo, e a questo ci pensa il Signore, ma siamo anche anima, che è la parte più bella e più nobile di noi stessi. Inoltre mentre il corpo per il peccato è destinato alla morte per un periodo di tempo fino alla risurrezione dei corpi, l’anima è destinata a vivere immortale: l’anima non morrà mai, si separerà dal corpo, ma non morrà mai. L’anima perciò deve vivere sulla terra secondo Dio, deve amare Dio, deve servire Dio.

Come farà a servire Dio ed amare Dio? Ha bisogno di una luce, che è la Parola di Dio.

“Lampada per i miei passi, diceva il profeta Davide, è la tua parola, luce sul mio cammino” (Sal 118, 105).

Quando non so che cosa devo fare, mi rivolgo a Te, Signore, perché tu la risposta me l’hai già data: è nella S. Scrittura. Se farò come tu dici mi salverò.

Beati coloro che ascoltano la parola di Dio; beati coloro che la leggono, che la meditano, perché attraverso la sua Parola il Signore ci illumina e ci dà la possibilità di risolvere i vari problemi della nostra vita secondo il suo pensiero; quindi nella forma migliore.

La mattina quando ti alzi che devi fare? Mangiare o pregare? Pregare! E chi ti dice che devi pregare? Gesù.

Se un tuo compagno ti tira uno schiaffo, che devi fare? Perdonare o tirargli un altro schiaffo? Perdonare! E chi te lo dice? Gesù. È la Parola di Dio che ti dice come ti devi comportare.

Se a scuola hai rubato una matita al tuo compagno, che cosa devi fare? Restituirla o portarla a casa? Restituirla! Chi te lo dice? Gesù. E chi è Gesù? È la Parola di Dio.

Sei sposato con una donna e te ne piace un’altra; puoi lasciare tua moglie e prendere un’altra donna? No!

Hai concepito un figlio; lo puoi uccidere o lo devi far nascere? Lo devi far nascere, ti dice Gesù. Vedete cosa significa: Non di solo pane vive l’uomo?

Uno ti ha fatto del male; devi pregare per lui oppure devi odiarlo? Devi pregare, ti dice Gesù.

 

         CONCLUSIONE

 Tutti i problemi umani possono essere risolti alla luce della Parola di Dio. Se faremo così come suggerisce saremo veramente felici. Pensate al problema della sofferenza, che prima o poi si presenta a tutti!

Cosa dice la Parola di Dio a proposito della sofferenza? Che è una benedizione di Dio, perché Gesù ha detto: “Beati gli afflitti, perché saranno consolati” (Mt 5, 4).

È chiaro che tu soffri, ma queste parole di gioia e di consolazione ti sostengono nel dolore, altrimenti saresti un disperato. Invece anche nella sofferenza c’è una gioia profonda, come la gioia di Gesù che saliva il Calvario, perché sapeva che con la croce avrebbe redento tutti gli uomini e li avrebbe resi felici.

Non vi porto altri esempi, potete trovarli voi, ma sappiate che per ogni situazione della giornata c’è sempre una parola che è luce alla nostra mente e forza alla nostra volontà.