Ci ha donato i bambini perchè li amassimo – Mc 10, 13-16

da un’omelia di P.Francesco Chimienti O.M.

Gesù  benedice i bambini

I bambini sono i preferiti o i beniamini del Cuore di Gesù per le belle parole dette da lui nei loro riguardi.

Gesù ha manifestato questa sua preferenza attraverso queste parole: “Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso” (Mc 10, 14-15).

Gesù dice tre cose che dovete tenere presente, perché dovete convincervi che i bambini sono i preferiti del Cuore di Gesù.

 

  1. Favorite in tutti i modi che i bambini vadano da Gesù

Questo lo dico a voi catechisti, a voi come mamme, come sorelle, come donne. Il pensiero di Gesù è che dovete usare tutti i modi per favorire l’incontro dei bambini con Gesù. Ecco la ragione perché bisogna battezzarli, portarli in chiesa, dargli la grazia di Dio, farli pregare, far fare la visita a Gesù Sacramentato, fare il catechismo, custodirli dal male, far conoscere le verità di fede, le verità morali, parlare di Gesù, far sapere loro che cosa ha fatto Gesù, che cosa ha detto Gesù, portarli ai sacramenti, alla Messa. Non abbiate paura di loro, sono i beniamini del Cuore di Gesù. Tutte le volte che entro in chiesa e vedo qualche bambino pregare, mi commuovo. Quando vedo qualche bambino servire la Messa, partecipare alla Messa, mi commuovo. Non vi dico in questo mese, quando vedo qualche bambino che dice il rosario. È una cosa stupenda! Sappiate che il Cuore di Gesù si commuove. Secondo me, abbiamo in mano un’arma potentissima per far braccia nel Cuore di Gesù. L’arma potentissima è la preghiera dei bambini. La Vergine a Lourdes e a Fatima, a chi è apparsa? Ai bambini! A chi ha chiesto la preghiera, il rosario? Ai bambini! A chi ha detto: Volete accettare tutte le croci che il Signore vi vorrà mandare? A tre bambini: una di sette, uno di otto e l’altra di dieci anni. Bernardetta aveva undici anni.

A Fatima abbiamo visto il luogo dove è apparso l’Angelo. Poiché i tre bambini: Lucia, Giacinta e Francesco non avevano fatto la Prima Comunione, la Madonna mandò l’Angelo ad istruirli per prepararli al sacramento dell’Eucaristia. E voi che preparate i bambini in modo particolare alla Prima Confessione, alla Prima Comunione e alla Cresima, voi siete gli angeli mandati dalla Vergine a catechizzare i bambini, che sono i beniamini del Cuore di Gesù.

Vi ho detto che mi commuovo, ma si commuove il Cuore di Gesù a vedere questi bambini che pregano e vuole che preghino. Infatti le parole di Gesù sono queste: “Lasciate che i piccoli vengano a me”. Quindi non li disturbate.

Io non accetto la teoria di non far dire il rosario ai bambini, perché si stancano. Ve lo dico sottovoce: Ci stanchiamo e ci secchiamo noi, e poiché il rosario non lo vogliamo dire, diciamo che sono i bambini che si stancano. Io vedo questi ragazzi che si preparano alla Prima Comunione, ai quali la catechista ha insegnato a dire il rosario, se ne vengono due ore prima e li vedi giocare con queste corone perché vogliono dire il rosario.

Una delle cose che io ricordo con piacere nella mia vita di piccolino è proprio questa. Non ricordo che classe frequentavo; la mia catechista non solo m’insegnò a dire il rosario, ma volle che io lo dicessi in chiesa con i fedeli. Il parroco gioiva nel vedere me sopra il presbiterio, di fronte ai fedeli, che recitavo queste Ave Maria con grande piacere, ed era meravigliato.

Quindi non è vero che i bambini si stancano nel dire il rosario o nel partecipare alla Messa. E poi, anche se durante la Messa sembrano distratti, in realtà sono attenti. Essi esprimono i loro sentimenti di amore, di riconoscenza, di venerazione, di adorazione così come li esprime un bambino. Così si comportano loro!

Quando i genitori hanno portato i bambini da Gesù, cosa hanno fatto? Si sono gettati addosso a Gesù, gli hanno tirato i capelli, hanno lisciato la sua barba, l’hanno baciato, l’hanno sporcato. Così fanno festa i bambini! Così i bambini dimostrano il loro amore. Io non vi dico: Non togliete dal loro cuore quel Cristo che hanno dentro, quella grazia di Dio che hanno ricevuto nel santo battesimo, perché lo so che vi guardate bene dal togliere la grazia di Dio ai bambini, però difendeteli se c’è qualcuno che vuole togliere loro la Grazia.

 

  1. Non impedite mai e per nessun motivo che i bambini vadano da Gesù

Al mio paese la chiesa è sulla strada. Bisogna salire solo il marciapiede e si entra in chiesa. Noi abbiamo avuto un santo Arciprete, che io ricordo con grande venerazione, il quale diceva sempre, quando predicava la domenica: Lasciate che i piccoli entrino in chiesa. Voi mamme, quando portate i vostri bambini, affacciatevi in chiesa, salutate Gesù anche due secondi, cinque secondi, non importa.

Io più di una volta mi sono trovato davanti alla chiesa a vedere queste mamme che portavano i loro bambini a mano a mano. Passavano in fretta con la preoccupazione di arrivare presto a casa, senza entrare in chiesa. Ma il bambino voleva andare da Gesù, a salutare Gesù. La mamma, seccata perché non si poteva andare avanti, tornava indietro, entrava in chiesa e faceva salutare Gesù.

I bambini sentono l’odore di Gesù. Sono veramente gli angeli delle nostre case, sono veramente i parafulmini delle nostre case. Se l’iniziativa la prendono loro, non impedite mai, per nessun motivo, che i bambini vadano da Gesù.

 

  1. La salvezza eterna è sicura per tutti i bambini

Non abbiate paura quando i vostri figli o parenti o amici muoiono da piccoli. Sono angeli, vanno in paradiso; avete degli intercessori. La salvezza eterna è per loro, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. Così dice Gesù.

Se vi volete salvare, dovete avere le stesse qualità e le stesse virtù dei bambini: la semplicità, la fede, l’amore, la sincerità. La loro è fede genuina. Io ho avuto tanta esperienza con questi bambini, soprattutto col catechismo che facevo a scuola. Le migliori risposte teologiche me le hanno date i fanciulli della scuola elementare. Sono convinto che né io né i teologi sappiamo rispondere a certe domande così come rispondono i bambini con tanta semplicità. Hanno una sapienza che è divina, ecco perché Gesù dice: Se non diventerete come loro non entrerete nel regno dei cieli.

La loro fede genuina, che è fede dono, deve diventare fede convinzione. Noi, con la convinzione, dobbiamo esercitare quella fede che loro esercitano come dono.

 

conclusione

 

Vi voglio lasciare quattro ricordi, perché forse è l’ultimo Ritiro che faccio a voi, perché il mio insegnamento è questo: a sessantacinque anni bisogna ritirarsi. Io li ho superati da diversi anni. Voi avete fatto pressione verso di me perché vi facessi queste meditazioni, ma contro Dio non mi voglio mettere.

Vi lascio questi quattro ricordi:

 

  1. Voi, catechisti, dovete mostrare il vostro amore verso i bambini come Gesù

Voi siete le fotocopie di Gesù. Dovete far vedere ai ragazzi come Gesù li ama, con questi tre sentimenti: indignatevi quando vedete che c’è qualcuno che non tratta bene i ragazzi; dite le più belle parole, come le ha dette Gesù, nei riguardi dei vostri bambini, e soprattutto fate vedere a tutti come li amate, attraverso dei gesti. Anche quelli sono necessari, anzi io vi dico che di questi gesti ne hanno tanto bisogno i nostri bambini.

Ve lo lascio come ricordo!

 

  1. I bambini rappresentano l’avvenire della Chiesa

Voi col catechismo ai bambini costruite la Chiesa. Queste non sono parole di P. Chimienti, ma sono parole testuali di san Paolo. Il profeta, il catechista, dice san Paolo, costruisce la Chiesa.

Il grande compito, di cui dovete andare orgogliosi, che il Signore vi ha affidato è questo: Costruire la Chiesa di domani.

Non sono i giovani, ma sono i piccoli l’avvenire. I giovani sono la Chiesa di oggi, ma l’avvenire di domani è dei bambini. Ciò che voi date ai bambini, l’avete dato alla Chiesa di domani. Ciò che mettete dentro il cuore dei bambini lo troverete nel cuore dei giovani e degli adulti di domani.

Adesso posso dire che sono testimone di queste parole che vi ho detto. I bambini di ieri sono le mamme di oggi. I bambini affezionati alla Chiesa, ai sacramenti, a Gesù, al catechismo sono le mamme che oggi frequentano il catechismo, che vengono in chiesa e insegnano a loro volta quello che hanno avuto da me. Si costruisce la Chiesa!

Io vorrei che questa idea entrasse nel vostro cuore e diventasse un’idea madre. Questo lavoro apostolico deve essere fatto con entusiasmo e con impegno massimo, perché tutto ciò che date oggi ve lo troverete domani e se lo troverà la Chiesa di domani. Ciò che fate ai bambini di oggi lo state facendo alla Chiesa di domani. L’apostolato catechistico ai bambini è il migliore apostolato, che crea l’avvenire della Chiesa. Ecco perché mi addoloro quando vedo una catechista che, invece di fare catechismo, si mette a giocare con i bambini. Hanno una vita per giocare!

L’apostolato catechistico non deve essere cambiato in gioco, né in una suonata di flauto o di chitarra. Deve essere comunicazione di vita o di verità che devono diventare vita.

Con piacere vedo le catechiste che lasciano la propria aula e portano i bambini da Gesù. Così si fa la pratica: ecco, qui c’è Gesù, preghiamo con Gesù, si dice così, questo significa …

L’ora di catechismo è l’ora di Dio. Costruite il Cristo nelle anime. Costruite la Chiesa di domani.

 

Una risposta a “Ci ha donato i bambini perchè li amassimo – Mc 10, 13-16”

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