A Te levo il mio desiderio e sarò esaudita – Gn 18, 20-32 – Lc 11, 1-13

Taranto 27.06.1977

LA PREGHIERA DI INTERCESSIONE

(Gn 18, 16-33)

  1. Il valore della preghiera del giusto sulla terra

L’episodio di Abramo che intercede presso il Signore a favore dei suoi fratelli è un episodio che mi colpisce sempre molto.

Abramo chiede al Signore: Se a Sodoma ci saranno dieci giusti, tu risparmierai la città per amore di questi giusti? E il Signore risponde: Se ci saranno dieci giusti, risparmierò la città per amore dei dieci giusti.

         Questo brano ci spiega il valore della preghiera del giusto.

L’uomo che pecca può chiedere il perdono dei suoi peccati e ottenerlo. L’uomo giusto può chiedere perdono per i peccati dei fratelli e ottenerlo. Gesù col suo sangue ha ottenuto il perdono di tutti i peccati. Il suo sangue costituisce un grande deposito a cui gli uomini possono attingere per pagare i loro debiti e i debiti di tutti gli uomini. Io ho peccato, ho contratto debiti con Dio, i miei fratelli hanno peccato, hanno contratto un debito con Dio, vado alla banca di Gesù, prelevo i quindici milioni che mi servono e vado a pagare i debiti contratti con Dio da me o dai miei fratelli.

È stato stabilito da Dio che deve essere l’uomo ad andare ad attingere a questa banca.

         Ora io vi faccio una domanda: Ha più valore di intercessione presso Dio la preghiera di un santo in paradiso o la preghiera di un santo sulla terra? Voi pensate che abbia più valore quella di un santo in paradiso, invece ha più valore quella di un santo sulla terra. I santi in paradiso lodano Dio e intercedono per noi, ma non possono più meritare, altrimenti il mondo sarebbe già convertito. I santi invece che vivono sulla terra possono meritare per sé e per gli altri.

  1. Perché i peccatori non sono salvati?

Perché i giusti non si sono messi d’accordo per intercedere per loro. Se Abramo avesse trovato dieci giusti e si fossero messi a pregare, Sodoma, Gomorra e le città della Pentapoli sarebbero state salvate dalla preghiera di questi giusti.

La Madonna a Fatima ha detto che la Russia si convertirà se reciterete il rosario. Perché la Russia non si è ancora convertita? Perché non ci siamo messi a dire il rosario per la Russia. Abbiamo da cambiare la nostra concezione della preghiera. La nostra preghiera vale per pagare i nostri debiti prima di tutto, e poi per pagare i debiti degli altri; per intercedere per noi e per intercedere per i nostri fratelli.

Tutti gli avvenimenti sono sotto il controllo di Dio. “Non si muove foglia che Dio non voglia!”. Se i santi della terra – gli Apostoli così chiamavano i cristiani, e penso che dovremmo tornare a chiamarci così – pregassero per la conversione dei peccatori, i peccatori si convertirebbero. Ecco perché vale più una suora di clausura di un parroco che fa l’apostolato; vale più un parroco che prega di un parroco che si agita per fare tante cose.

3. Gli uomini si salvano con la penitenza

 L’Ordine dei Minimi è importantissimo, perché è un Ordine riparatore. Fa penitenza per sé e per gli altri.

Poiché c’era bisogno nel mondo di uomini che intercedessero per gli altri uomini, il Signore ha suscitato san Francesco di Paola, affinché fondasse quest’Ordine penitenziale, che testimoniasse nella Chiesa che gli uomini si salvano con la penitenza. Finché ci sarà un uomo sulla terra ci sarà l’Ordine dei Minimi, perché l’ultimo uomo sarà un peccatore e sarà salvato dall’ultimo Minimo.

Ecco perché i Minimi sono preziosissimi nel mondo. Ma siamo trecento! Che importa, siamo i trecento uomini di Gedeone, i trecento uomini dell’esercito di Dio. Non importa il numero. I trecento di Gedeone distrussero Madian e tutto l’accampamento armati di brocche, fiaccole e trombe. Noi distruggiamo il regno di satana armati della preghiera, dell’ubbidienza e dell’umiltà.

  

         CONCLUSIONE

Noi Minimi, oggi, ci siamo dimenticati del nostro compito: non viviamo più il nostro carisma.

Preghiera! Ma a che serve la preghiera?

Umiltà! Eh, ancora con l’umiltà? Abbiamo la nostra personalità!

Ubbidienza! Non si ubbidisce più a nessuno, comandiamo noi.

Non testimoniamo più il nostro carisma e siamo diventati insignificanti. Allora il Signore ha suscitato l’Istituto delle Missionarie della Parola di Dio, fondato da san Francesco di Paola perché deve testimoniare nella Chiesa che le anime si salvano con la penitenza, attraverso questi tre mezzi: preghiera, umiltà, ubbidienza.