Tu mi vuoi felice, grazie Signore! – Ez 36, 23-28 – Mt 22, 1-14

Ez 36, 23-28 – L’iniziativa di Dio nell’opera della santificazione

Mt 22, 1-14 – Il mistero della libertà dell’uomo

Mt 22, 1-14 – La mensa è preparata per la sua sposa, venite e partecipate

Mt 22, 1-14 – Il banchetto delle nozze dell’Agnello.

Mt 22, 1-14 – Gli Esercizi Spirituali sono un invito a nozze

Mt 22, 1-14 – Ho preparato il mio pranzo, venite

da un’omelia di P. Francesco Chimienti o.m.

Oria  21.08.1980

 

NELL’OPERA DELLA CONVERSIONE

L’INIZIATIVA è DI DIO

(Ez 36, 23-28)

 

 

Questa mattina mi fermerò sul passo del profeta Ezechiele, nel quale il Signore dice che la conversione dell’uomo è operata da Lui. Quindi l’iniziativa è di Dio. Il Signore dice: “Santificherò il mio nome… mostrerò la mia santità in voi… vi prenderò…vi radunerò… vi condurrò… vi aspergerò… vi purificherò… vi darò… toglierò… porrò il mio spirito… vi farò vivere…vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi” (Ez 36, 23-27).

Sono tutte espressioni che indicano l’azione di Dio.

 

  1. Dio vuole distruggere il peccato che è nell’uomo, lo vuole convertire perché lo vuole salvare

Dio ci vuole salvare e ci salverà. Sappiate che ciò che deve fare il Signore lo farà. Voi non dovete affatto preoccuparvi del Signore, né dovete insegnargli quello che deve fare, perché sa fare bene la sua parte, anzi la sa fare benissimo. Egli è un ottimo professore di Università!

Dio ci ha creati per farci felici, per cui quando vede che sulla terra noi ci allontaniamo dalla strada della felicità, si preoccupa molto più di quanto ci preoccupiamo noi, perché noi dormiamo sulla nostra salvezza eterna, mentre Lui no.

Dio è veramente preoccupato della nostra salvezza, tanto è vero che, l’opera della salvezza è opera di Dio, non è opera nostra. Voi ed io non capiamo niente, eppure ci permettiamo di giudicare l’operato di Dio. Noi dobbiamo risolvere i nostri problemi, non quelli del Signore! Voi dovete fare la parte vostra, non quella di Dio!

Vedete quante iniziative di una sfumatura immensa ha Dio: vi prenderò, vi radunerò, vi aspergerò, vi purificherò, vi darò, vi metterò, vi toglierò, vi porrò, vi farò? Che altro volete da Dio? Avete ancora altre cose da aggiungere a queste iniziative di Dio? Questo è Dio, lasciatelo in santa pace! Voi ponetevi i vostri problemi e non quelli degli altri, né quelli di Dio, perché i suoi Dio li sa risolvere abbastanza bene.

 

  1. L’uomo deve dare il permesso a Dio di operare in lui

Dio vuole risolvere i nostri problemi. Noi dobbiamo dargli il permesso di agire in noi, perché Dio, pur essendo Onnipotente e pur volendo operare in noi, quando arriva all’anima nostra si ferma, perché ci ha creati liberi e vuole che liberamente andiamo in paradiso. Per forza Dio non vuole nessuno; ecco perché quando mi dite: Padre, questo io lo devo fare per forza?, vi dico sempre che non esiste il per forza. Anche la stessa ubbidienza è un atto libero di amore. Nell’Istituto non voglio delle forzate, ma voglio delle amanti, che fanno le cose per amore e che stanno con gli occhi aperti, con il cuore aperto, con le mani aperte e con i piedi pronti per partire, aspettando che si manifesti il pensiero di Dio per metterlo subito in esecuzione e per dimostrargli così il proprio amore. Qui non stiamo nel regno della violenza e della imposizione, stiamo nel regno dell’amore!

Dio, che vuole costruire nel vostro cuore il regno dell’amore, arrivato alla porta dell’anima vostra si ferma e vi chiede il permesso di entrare. “Sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me”         (Ap 4, 20).

Dio, anche se ha la potenza di entrare senza aprire, dinanzi all’anima vostra si ferma e chiede il permesso di entrare. Se aprirete Lui entrerà, si siederà a mensa, mangerà con voi e metterà a disposizione vostra tutti i suoi beni, che sono i beni dell’infinito. Voi starete benissimo e la terra si trasformerà in paradiso! Ma se direte: Signore, per favore rimani fuori la porta, altrimenti se entri mi disturbi, perché dovrei rinunciare a tante cose a cui non voglio rinunciare, Dio non entra!

Dio vuole dall’uomo il permesso di entrare. È questo il problema che dovete risolvere stamattina. Dovete dare il permesso a Dio di entrare nell’anima vostra per fare tutte le cose che lui ha detto, cioè per santificarvi. Ma se non gli date questo permesso, purtroppo non potrà fare proprio niente.

 

  1. L’uomo deve accettare qualsiasi azione di Dio senza ribellarsi

Se nella preghiera esprimete il desiderio di diventare sante, date a Dio il permesso di operare in voi, per cui prende un’accetta e taglia, piglia una sega e sega, prende una pialla e pialla.

Se avete dato il permesso a Dio di agire, dovete fargli fare quello che deve fare per trasformarvi, e non dovete lamentarvi.

Dio dice: “Toglierò da voi il cuore di pietra”. Sapete che significa togliere il cuore di pietra? Che dovete andare nella sala operatoria, dovete stendervi sul tavolo operatorio e il chirurgo, che è Dio, deve spaccarvi il petto, deve prendere il cuore di pietra, un cuore attaccato alle creature e a questa terra fatta di pietra, e ve lo deve togliere. Questa è un’operazione che porta dolore immenso! E dopo che ve lo ha tolto, prenderà un altro cuore, il cuore di carne, che è un cuore pieno di amore, e ve lo metterà. Quindi vi darà un cuore spirituale che anela alle cose spirituali e che ama Dio e le cose di Dio. Dio è un autentico chirurgo, le sue operazioni riescono tutte! L’operazione di togliere un cuore per metterne un altro è un’operazione che fa sanguinare.

È capace Dio di fare questo? Sì! Voi da sole non sareste capaci di fare questo. Solo Dio può operare tutto questo, col vostro permesso.

 

 

          CONCLUSIONE

Dio vuole distruggere il peccato che è in voi, perché è l’unico male che ostacola l’avvento di Dio nel vostro cuore e nelle persone che vi circondano.

Voi dovete dargli il permesso di agire in voi, chiedendo nella preghiera la grazia della conversione e della penitenza conversione.

Dopo che avete chiesto questa grazia, e Dio ve la dà, vi dovete stare zitte e non dovete fuggire, ma rimanere al vostro posto. Non è vero che in questo posto non ti fai santa e in quell’altro sì. Dio sta in ogni luogo! Se salite in cielo là lo troverete, se scendete nell’abisso là ci sta. Se andate sulle ali del vento fino all’estremità della terra, è Lui che vi porta. Dove vi volgete lì c’è Dio. Quindi non è il luogo che vi rende sante! Stare ad Oria o stare a san Paolo è la stessa cosa per diventare santi! Stare a Taranto o stare a Trepuzzi è la stessa cosa.

Non è il luogo che vi farà sante; quello che conta è fare la volontà di Dio. L’unico ostacolo alla santità non è il luogo, ma è la testa che non funziona, e fino a quando la testa non funziona Dio non può entrare in noi, perché l’unico ostacolo alla nostra santità è la volontà.

Troverete Dio dovunque! S. Francesco di Paola l’ha trovato in una grotta e san Francesco d’Assisi l’ha trovato su una montagna. Dio sta in ogni luogo.

Fare il catechismo qua o fare il catechismo nel Congo Belga è la stessa cosa, ma bisogna farlo per bene.

Il vostro impegno personale deve essere la distruzione della vostra volontà, per fare la volontà di Dio, la quale vi viene manifestata sempre attraverso i superiori. Dovete distruggere la vostra volontà; dovete dare il permesso a Dio di entrare nell’anima vostra, dovete mettere l’anima vostra a disposizione di Dio, così la santità sarà facilissima.

Ti santificherò, dice il Signore. “Le genti sapranno che io sono il Signore quando mostrerò la mia santità in voi” (Ez 36, 23).

La soddisfazione più grande che potete dare a Dio è santificarvi, dimostrare la sua santità in voi dinanzi a tutte le genti, che si chiama testimonianza. Gesù ha detto: Andate per il mondo intero e siate miei testimoni!

Darete questo permesso al Signore?

Vi raccomando, dategli questo permesso, e guai a voi se fate qualche cosa! Dovete soltanto dare il permesso a Dio di fare quello che vuole in voi! Voi dovete solo corrispondere; dovete continuare a dargli il permesso di fare quello che vuole, senza ostacolare questa o quell’altra sua azione, anche se dovete piangere. Saranno sante lacrime di purificazione, poi ci saranno le fiamme dell’amore che bruceranno ogni cosa e noi loderemo Dio.

          L’augurio più bello che vi voglio fare, e che è l’aspirazione più grande del Signore, è proprio questo: Date il permesso al Signore di santificarvi, perché le genti devono sapere che Dio è un Dio santo. Le genti glorificheranno il nome del Signore, quando vedranno la santità di Dio riflessa nel vostro cuore.