Se il mondo vi odia, che importa? E’ segno di appartenenza a Cristo! Lc 6, 20-26

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O. M.

LE BEATITUDINI

(Lc 6, 22-26)

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Questa sera mi fermerò su questo pensiero di Gesù: “Beati voi quando gli uomini vi metteranno al bando e v’insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell’uomo”, cioè a causa della fede. “Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi” (Lc 6, 22. 26).

Ecco i due pensieri. Il primo pensiero è positivo, il secondo è negativo.

 

  1. Beati voi quando v’insulteranno

Lo dico a voi cristiani, e lo dico a me che sono il pastore vostro. La persecuzione, l’odio, la calunnia deve essere di casa per un cristiano. Non si può immaginare un cristiano senza che sia odiato dagli altri, da coloro che odiano Dio.

Voi dite un proverbio: il demonio e l’acqua santa non vanno d’accordo. Vuol dire che il cristiano e il demonio non possono andare d’accordo, come non può andare d’accordo con tutti coloro che la pensano come il demonio.

Poiché noi cristiani non la pensiamo come loro, sapete cosa fanno? Mentre loro dicono: rispettateci nella nostra personalità, loro ci sputano in faccia.

Un cristiano che non sia perseguitato non è cristiano. Non ve l’ho detto io, l’ha detto Gesù.

 

  1. Guai a voi se tutti gli uomini dicono bene di voi

Guai se voi non siete perseguitati, se non siete calunniati, se non trovate nemmeno una persona che parla male di voi, significa che non siete cristiani.

San Paolo traduceva queste parole con altre parole. Diceva così: Se io fossi lodato, applaudito dagli uomini, non sarei un servitore di Cristo. San Paolo da un carcere andava a finire in un altro carcere. Non faceva niente di male, ma predicava il bene, faceva anche i miracoli.

L’odio, la persecuzione che ha avuto Gesù, non l’ha avuta nessun uomo sulla terra. L’odio è stato talmente grande che l’hanno messo in croce come il più grande dei malfattori, mentre tutti quanti noi sappiamo, e la storia lo sta cantando in tutti i modi, che Cristo è il Figlio di Dio, il Santo dei santi, ha fatto bene ogni cosa. La fine di Gesù è stata la croce.

Dovete aver paura se vi battono le mani; ma se vi odiano perché siete cristiani, dovete dire: Beato me! Gesù dice: Beati voi, rallegratevi perché la vostra ricompensa nel cielo è grande(Lc 6, 23).

Sant’Ignazio di Antiochia, mentre era portato al Colosseo, dove le bestie feroci, i leoni lo avrebbero sbranato, diceva ai cristiani che erano molto influenti presso l’Imperatore, tramite lettera: Fratelli miei, non fatemi nessuna raccomandazione presso l’Imperatore per liberarmi dalle fauci dei leoni, perché solo così maciullato potrò diventare frumento di Cristo, pane di vita eterna.

Non temete, abbiamo un’anima immortale, abbiamo un Dio che ha vinto la morte e ci ha dato la certezza della risurrezione, dell’aldilà. La nostra vita dell’aldilà è in funzione della vita dell’al di qua. Qui incominciamo e lì non finiremo mai più. Qui piangiamo, ma lì gioiamo; qui nel dolore, ma lì nella gioia; qui nell’odio, lì nell’amore. Vi dico queste cose perché le sento. Sono orgoglioso di essere cristiano; sono orgoglioso di essere religioso, di essere sacerdote di Cristo crocifisso.

 

conclusione

Anch’io piango quando soffro nella mia carne l’odio, la persecuzione, la calunnia; sono di carne anch’io come voi, ma queste parole mi hanno sempre confortato.

Signore, tu sei la mia gioia; Signore tu sei la mia forza. Benedetto l’uomo che confida nel Signore; il Signore è la sua fiducia. Maledetto l’uomo che confida nell’uomo! Chi confida in Dio vivrà; chi confida nell’uomo morrà. Io ho scelto Dio; se voi non avete ancora scelto, scegliete questa sera.