Perdoniamoci e tornerà la pace – Mt 18, 21-35

2007

2011

2013

Mt 18, 23-30 – Se non perdonerete di cuore al vostro fratello

Mt 18, 21-35 – L’amore ai nemici

Mt 18, 21-35 – Un’opera penitenziale – chiedere e dare il perdono – 2011

 

SE NON PERDONERETE

DI CUORE

AL VOSTRO FRATELLO,

 IL PADRE NON VI PERDONERà

(Mt 18, 21-35)

  1. Dio ci perdona sempre

Il vangelo di oggi è il vangelo del perdono. Noi uomini chiediamo sempre il perdono a Dio, e Dio sempre ce lo concede. Ma il vero problema non è quello di chiedere il perdono a Dio, ma è quello di dare il perdono al nostro fratello. Questo non lo facciamo. Noi abbiamo un proverbio che non è cristiano, non è secondo il pensiero di Dio, né di Gesù: “La prima volta ti perdono, la seconda volta ti condono, la terza ti bastono”. Ma questo non è cristiano.

Qualcuno dice: la prima volta ti perdono, la seconda pure ma, mi raccomando, la terza volta no. Invece san Pietro è stato più generoso quando ha detto: Signore, ti bastano sette volte?

Gesù ha detto: tu perdonerai sempre. Come io, se tu mi offendi e mi chiedi perdono te lo do sempre, e anche se me lo chiedi cento volte al giorno io non ti dico mai: ti raccomando, la prossima volta non ti perdono!; come il Padre vostro vi perdona sempre, così anche tu devi perdonare sempre il tuo fratello. Questo ha detto Gesù.

E i nemici? Si prega per i nemici e si fa sempre il bene ai propri nemici. E poi non esistono nemici, siamo tutti fratelli, figli dello stesso Padre!

  1. Con Dio siamo sempre debitori, coi fratelli siamo debitori e creditori

Io penso che il vero problema consiste in questo: noi siamo debitori e creditori. Nei riguardi di Dio siamo sempre debitori, abbiamo sempre dei debiti, i debiti del peccato.

Nei riguardi dei nostri fratelli siamo debitori, e se li abbiamo offesi dobbiamo chiedere perdono; però siamo anche creditori, cioè dobbiamo ricevere. Da Dio mai, perché siamo noi ad offendere lui. Dio non ci offende mai, quindi non abbiamo aperto nessun conto bancario con Dio. Creditori con Dio mai, debitori sempre. Ma nei riguardi dei nostri fratelli siamo debitori e qualche volta anche creditori, cioè dobbiamo ricevere scusa dai nostri fratelli se ci hanno offeso. Basta pensare alla propria casa: quante volte il marito offende la moglie o la moglie offende il marito; i figli offendono i genitori e anche i genitori possono offendere i figli. Quindi, qualche volta siamo anche creditori.

  1. Dobbiamo perdonare sempre

Come ci dobbiamo comportare quando siamo creditori? Dice Gesù: Perdonate sempre se volete ricevere il perdono da Dio; se non volete ricevere il perdono da Dio mantenete le vostre posizioni, però sappiate che se non perdonate, Dio non vi perdona.

Per farci capire questo Gesù ha messo una frase nel Padre nostro. Io quando dico il Padre nostro e non sto in buoni rapporti col mio fratello mi fermo, non vado avanti, non dico la preghiera. Ma se mi fermo, domani sarà la stessa cosa e dopodomani anche. E cosa faccio? Perdono e non se ne parla più.

Gesù ce l’ha messo nel Padre nostro: rimetti a noi i nostri debiti, cioè i nostri peccati, come noi li rimettiamo ai nostri fratelli. Sapete cosa significa? Signore, io mio fratello lo perdono, dunque perdonami. Io mio fratello non lo perdono perché mi ha fatto un’offesa grossa, ebbene, Signore, non mi perdonare nemmeno tu!

Con le parole: Rimetti a noi i nostri debiti, come io li rimetto a mio fratello, io dico: Se io perdono, Signore, perdonami; se io non perdono, nemmeno tu mi devi perdonare.

Poiché in ogni giorno pecco e ogni giorno ho bisogno del perdono di Dio, mi fermo e dico: Signore, va bene, ho capito, ho sbagliato, basta, perdono mio fratello e perdonami anche tu, perché anche io ho bisogno tanto di te.

Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, dice Gesù, se non perdonerete di cuore al vostro fratello.

CONCLUSIONE

Siate debitori solo con Dio, ma con gli altri non abbiate debiti. Allora la preghiera che oggi faremo nella S. Messa sarà veramente efficace: rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori.