O Dio, vinci la mia sordità e converti il mio cuore – Lc 3, 1-6

 

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

 

CINQUE MEZZI PER CAMBIARE VITA,

PER CONVERTIRSI

(Lc 3, 4-6)

 

Il vangelo di oggi ci parla del più grande dei profeti: Giovanni Battista, che ha preparato la via al Signore.

Che cosa voleva Giovanni dal popolo che lo ascoltava? Voleva la salvezza delle loro anime.

Come si sarebbe operata questa salvezza? Per mezzo della penitenza e conversione, che consiste nel togliere dalla propria anima il peccato. La conversione porta ad eliminare il peccato, togliendo il quale c’è la salvezza.

Giovanni predicava con un linguaggio figurato, lo stesso linguaggio del profeta Isaia, che vorrei spiegarvi con termini semplici.

“Voce di uno che grida nel deserto: preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sia riempito, ogni monte e ogni colle sia abbassato; i passi tortuosi siano diritti; i luoghi impervi spianati. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!” (Lc 3, 4-6).

Leggendo questo vangelo voi dite: Io non ho nessun sentiero da raddrizzare, nessun burrone, perché non sono contadino; non ho monti, né colline, né passi tortuosi, né luoghi impervi; dunque non faccio niente. Invece no, queste parole sono per ciascuno di noi.

Tra poco arriverà Gesù. Noi vogliamo salvarci, perché Gesù viene a salvarci, che cosa dobbiamo fare? Bisogna cambiare vita. Ciò che facevi prima non lo devi fare più.

Che significa cambiare vita? Lasciare il peccato e accettare la vita di grazia.

I mezzi per cambiare vita sono: la preghiera, la fiducia in Dio, l’umiltà, la rettitudine d’intenzione, la Parola di Dio.

  1. La preghiera

  “Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri”

Nessuno potrà mai preparare l’anima propria a Dio se non prega. Nessuno di noi riuscirà a preparare l’anima degli altri per condurla a Dio se non prega per i fratelli.

La preghiera prepara la strada alla venuta del Signore. Se un’anima è in peccato non potrà accettare la grazia di Dio se non prega, o lei personalmente o noi per lei.

Forse qualcuno di voi che mi sta ascoltando starà dicendo: Padre, io sto in peccato grave, non ho la grazia di Dio,che vengo a fare a Messa?

La Messa è la più grande preghiera. Tu venendo a Messa dici: Signore, dammi la grazia della conversione! Difatti è molto più facile che vi convertiate voi che pregate e partecipate alla Messa, anziché coloro che non pregano e non partecipano alla S. Messa, perché i canali sono tutti ostruiti e l’acqua non passa! Invece i vostri canali sono aperti e l’acqua della grazia può passare e vi può invadere.

Ecco la prima cosa che bisogna fare: pregare. Pregate, pregate di più, per voi e per gli altri.

  1. La fiducia in Dio

  “Ogni burrone sia riempito”

Il secondo mezzo per convertirsi, per fare penitenza, è avere fiducia in Dio.

La nostra anima è riempita dalla grazia solo se abbiamo fiducia in Dio. è la fiducia in Dio, è la fede che trasporta le montagne.

Abbiate fiducia in Dio, non nelle vostre capacità, perché ogni capacità viene da Dio. Tutto è dono di Dio. Abbiatela questa fiducia! Quel Dio che ti ha creato, quello stesso Dio ti può salvare e ti salva se tu gli dici: Signore, io non sono capace, vieni in mio aiuto, salvami! Fatevi mendicanti di amore, mendicanti di Dio. Chiedete, stendete la mano. Nessuno di noi è mendicante, ma di Dio siamo tutti mendicanti, tutti dobbiamo essere mendicanti! Dio ci ha creati, Dio ci salverà! Per questo ha mandato il suo Figlio unigenito sulla terra; l’ha mandato per salvarci.

Diciamogli: Signore salvaci, vieni in nostro aiuto! Sia questo il sospiro più profondo dell’anima nostra.

  1. L’umiltà

 “Ogni monte e colle sia abbassato”

Bisogna distruggere la superbia del nostro cuore! Chi è superbo non si salva; chi è umile si salva. Dio si piega sugli umili, ma resiste ai superbi.

Chi vuole salvarsi deve fare come il pubblicano che si mise in fondo alla chiesa, si batteva il petto e diceva: Signore, io non sono degno nemmeno di guardarti. Ti chiedo perdono dei miei peccati, perché ho peccato. Salvami! Questa è umiltà!

Invece il fariseo, entrato in chiesa, pregava il Signore dicendo: Io ho fatto tanto bene, faccio tanto bene; ho fatto questo e quest’altro! Si aspettava che il Signore gli dicesse: Su, vieni sul mio trono al posto mio!

Chi va da Dio e dice di aver fatto soltanto il bene e non riconosce i suoi peccati, viene detestato dal Signore. Il fariseo uscì dalla chiesa senza essere stato giustificato.

Questa è la grande montagna che dobbiamo togliere dalla nostra anima: la superbia. Il primo sono io ad essere superbo e quindi lo chiederemo insieme al Signore: Signore, abbassa la mia superbia e dammi soprattutto quell’umiltà che piega la tua onnipotenza sulla mia miseria! La Madonna quando arrivò nella casa di santa Elisabetta disse: Ha innalzato gli umili e ha abbassato i superbi. Se il Signore ha fatto grandi cose in me, le ha fatte perché ha visto l’umiltà della sua serva.

  1. La rettitudine d’intenzione

 “I passi tortuosi siano diritti”

Dobbiamo eliminare la stima degli uomini. Dobbiamo fare le nostre azioni per piacere a Dio, non per piacere agli uomini. La stima degli uomini è il tarlo delle nostre buone azioni, distrugge tutte le nostre buone azioni.

Le nostre vie devono essere diritte, la nostra intenzione deve essere retta, il nostro pensiero deve rivolgersi a Dio.

  1. La Parola di Dio

  “I luoghi impervi siano spianati. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio”

Il cuore umano è un guazzabuglio, nel cuore dell’uomo albergano tante cose brutte, ma anche tante cose belle. Ma quale uomo è capace di scandagliare nel profondo del suo cuore e vedere ciò che vi è di bene e ciò che vi è di male? Sono luoghi impervi che non può raggiungere da solo e che non potrà mai raggiungere da solo. Arriverà a scoprire la profondità del suo cuore solo se accenderà una lampada, la lampada più luminosa, la lampada della Parola di Dio.

“Lampada ai miei passi è la tua parola”, diceva il Salmista.

Solo quando scruteremo il nostro cuore alla luce della Parola di Dio, solo allora capiremo questo guazzabuglio che è il cuore umano; capiremo che potremo mettere un poco di ordine; capiremo tutto ciò che è contro Dio e lo toglieremo; capiremo tutto ciò che non è contro Dio e lo coltiveremo, perché ogni cuore umano possiede delle cose buone e delle cose brutte. Le cose brutte devono essere eliminate: Evita il male!, dice il Signore. Le cose belle devono essere potenziate: Fa’ il bene!, dice il Signore. In questo modo ogni uomo avrà la salvezza.

conclusione

 

I mezzi di conversione sono: la preghiera, pregate!; la fiducia in Dio, abbiate fede, la fede muove le montagne; l’umiltà che piega Dio; la rettitudine d’intenzione che fa agire per Dio, non per gli uomini; la Parola di Dio che illumina il nostro cammino.

Chi farà così vedrà la salvezza e il Natale non verrà inutilmente per lui.