Non trascuriamo il più bel dono di Dio… Lc 36-40

Lc 2, 36-40 – La vita della profetessa Anna è il programma di vita degli anziani

 

da un’omelia di P. Francesco Chimienti o.m,

Grottaglie, 02.02.1986 (Ritiro alle catechiste)

 

 

NELLA SANTA MESSA OFFRIAMO IL CRISTO A DIO

[…]


Il catechista è un uomo di preghiera

Qual è il compito del catechista? Dice la S. Scrittura: “Anna serviva Dio notte e giorno con digiuni e preghiere e parlava del Bambino Gesù a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme” (Lc 2, 37-38).

Il catechista deve imitare la profetessa Anna. Prima di tutto deve pregare con la S. Messa. Anna pregava giorno e notte. Con la preghiera l’uomo diventa onnipotente, può fare tutto, perché Dio gli presta la sua onnipotenza; per questo se pregate, potete ottenere tutto, se non pregate non ottenete niente.

La più grande delle preghiere è la S. Messa, perché nella Messa chi prega è il Cristo, il Figlio di Dio.

Gesù ci ha detto: Tutto ciò che chiederete al Padre nel mio nome, l’otterrete. Poiché nella Messa tutto ciò che chiediamo al Padre, lo chiediamo con Cristo, in Cristo e per Cristo, l’otteniamo.

Nella S. Messa col Cristo adoriamo, col Cristo ringraziamo, chiediamo perdono dei nostri peccati e quindi otteniamo tutto.

Qualsiasi cosa voi chiediate a Dio nella S. Messa, vi verrà concessa, perché chi chiede al posto nostro è il Cristo, e Dio Padre al Cristo non nega niente.

La prima preghiera che deve fare la catechista ogni giorno è partecipare alla S. Messa. Se non dite il rosario, vi perdono! Anche se non dite le preghiere del mattino, della sera, del mezzogiorno, del pomeriggio, vi perdono; ma non vi perdono se non andate a Messa, non solo la domenica, ma ogni giorno!

Se partecipate alla S. Messa e non dite le altre preghiere, con la Messa avete supplito a tutto. In altri termini la Messa è la sedia, la preghiera del mattino è un piede della sedia, la preghiera della sera è un altro piede, la preghiera del mezzogiorno è la spalliera; ma quando si ascolta la S. Messa , la sedia si ha tutta intera.

Il catechista tutto chiede nella S. Messa, tutto fa nella S. Messa, tutto pensa e tutto opera nella S. Messa.

È chiaro che c’è il principio morale secondo il quale all’impossibile nessuno è tenuto.

 

Spiegate ai bambini la S. Messa

Il catechista deve parlare della S. Messa ai bambini, sempre. La lezione di catechismo ai bambini deve essere divisa in tre parti: dieci minuti di lezione; dieci minuti di interrogazione o di domande; un quarto d’ora di preghiere, perché un cristiano che non prega è un cristiano senza polmoni. In questo tempo o li fate pregare o spiegate le preghiere, ma un quarto d’ora deve essere consacrato sempre in ogni lezione alle preghiere. Poi l’altro quarto d’ora, alla S. Messa: a ripetere le risposte della Messa, a spiegare le parti della Messa, a ricevere le risposte della Messa. I bambini devono portare sempre tre libretti: quello del catechismo, quello delle preghiere e quello della S. Messa, perché un cristiano, se non si convince che deve pregare, è come se fosse privo di polmoni; ma se non si convince che deve partecipare alla Messa ogni giorno, è un morto, ha un corpo senz’anima, perché chi dà l’anima al cristiano è la Messa.

Senza la preghiera il cristiano è senza polmoni; ma senza la Messa il cristiano è senz’anima.

Il catechista deve parlare ogni giorno della S. Messa, perché la sua vita sarà la S. Messa. Nella Messa imparerà ad adorare Dio, a ringraziarlo, a chiedergli perdono, a chiedergli grazie, a rinnovare la vita, a convertirsi, a migliorarsi, a santificarsi. Col Cristo capirà che cosa significa il sacrificio, perché se il Signore ha dato la sua vita per lui, può risparmiarsi di andarlo a trovare solo perché fa caldo o freddo? Solo perché è tardi o presto, o perché si deve alzare un quarto d’ora prima o mezz’ora prima?

I genitori sono uomini che si sacrificano perché amano i figli. Se tu sei un cristiano, che ami il Cristo, che ami Dio, per te il sacrificio deve essere sempre testimonianza d’amore; perché un cristiano che non ama non è un cristiano, è un carcerato! Il cristiano che ama è il martire di ogni giorno, è il testimone di ogni giorno! Il cristiano, dinanzi al modello del Cristo, non deve mai indietreggiare, ma deve seguirlo.

 

         conclusione

Facciamo un breve esame di coscienza:

Ogni giorno offri a Dio le tue sofferenze? Se non le offri, la tua sofferenza è acqua che cade in mare; quindi non feconda la terra.

Hai mai offerto il tuo lavoro al Signore al mattino, a mezzogiorno, o alla sera, o mentre lavori?

Tu che vai a scuola hai mai detto: Signore, ti offro il mio lavoro e le sofferenze della scuola?

Quando fai il compito, dici mai: Signore, te l’offro? Se lo hai offerto al Signore, te lo trovi, hai scritto una lettera con l’indirizzo; se non l’hai offerto, hai scritto una lettera, ma sta nel tuo cassetto, non arriva a destinazione, perché alla lettera manca l’indirizzo.

Hai offerto a Dio il tuo peccato? Glielo hai fatto lavare? I tuoi panni li hai puliti nella grande lavatrice del sangue preziosissimo di Cristo?

Hai fatto il bagno nel mare della misericordia infinita di Dio?

Ti sei gettato nel fiume che scorre dai piedi della croce e che inonda il mondo intero?

Fino a questo momento sei andato a Messa tutte le domeniche e le feste comandate? Sei andato ogni giorno?

Quando hai partecipato alla S. Messa hai unito le tue sofferenze a quelle di Cristo? Hai detto al Cristo: Lavami? Hai detto al Cristo: Purificami, santificami?

Tutte le cose che ti mancavano le hai chieste a Gesù, perché le chiedesse a Dio Padre? Se ti mancano, ti mancano perché Dio non te le vuole dare o perché tu non hai fatto il pezzente e non hai steso la mano per chiederle?

Quando vai a Messa la domenica, partecipi attivamente? Ti alzi con quelli che si alzano, ti siedi con quelli che si siedono, ti metti in ginocchio con quelli che si mettono in ginocchio? Rispondi alle domande che fa il sacerdote?

Ti sei confessato?

Hai partecipato al banchetto eucaristico stando in grazia di Dio?

Hai avuto gli stessi sentimenti che ha il Cristo, quando si offre al Padre?

Ti sei fermato dall’andare in chiesa perché costava sacrificio?

Il sacrificio del Cristo niente ti dice? Che cosa aspetta il Cristo da te? Che cosa tu vuoi dare a Lui?

Con chi ti sei schierato? Con quelli che si vogliono rovinare o con quelli che si vogliono salvare?

Al catechismo hai insegnato ai bambini la S. Messa?

Sei testimone di queste verità? Hai accettato la fede e l’hai portata a livello d’intelletto, cioè l’hai capita e creduta con la mente, oppure l’hai portata a livello di opere?

La tua fede è una fede morta o viva?

Credi nel Cristo, Figlio di Dio, che sta nel tabernacolo? Credi nel Cristo che sta nello stato di vittima nel tabernacolo e che rinnova il sacrificio della croce ogni giorno durante la Messa?

Ti sei sforzato di far credere ciò anche a coloro ai quali porti questo annuncio?