Non tengo chiuse le labbra… Tu lo sai – At 11- 19-26

da un’0melia di P. Francesco Chimienti O.M.

L’ORDINE DA SEGUIRE

NELL’ANNUNZIO DELLA PAROLA DI DIO

(At  11, 19-26)

 

Gli Atti degli Apostoli per noi sono una via da percorrere. Come è stato fatto nei primi decenni della Chiesa nascente, così dobbiamo fare in tutti i secoli della Storia della Chiesa: non solo oggi, ma anche nel 2000, nel 3000, nel 4000; sempre così. Oggi lo Spirito Santo ci dice che non ci può essere Chiesa senza annunzio della Parola di Dio . Su questo siamo d’accordo. Però il problema che si pone oggi è questo: a chi per primo bisogna annunziare la Parola di Dio ?

  1. Annunziare la Parola di Dio prima ai vicini

 Nell’annuncio della Parola di Dio  c’è da seguire un ordine? Sì. Prima ai vicini poi ai lontani, prima agli amici poi ai nemici, prima agli ebrei poi ai pagani. Questo metodo lo ha usato Gesù  non è uscito fuori dai confini della Palestina ad annunziare il regno di Dio , e quando è stato invitato ad uscire dalla Palestina, ha detto: “Non sono stato inviato che alle pecore perdute d’Israele” (Mt 15, 24).

“Non è bene prendere il pane dei figli per darlo ai cagnolini” (Mt 15, 26).

Voi genitori non fate così? Prima ai figli, poi agli estranei; non prima agli estranei e poi ai figli.

 

  1. Se i vicini rifiutano la Parola di Dio, andare dai lontani

 Se però i figli rifiutano il pane, che cosa bisogna fare? Bisogna lasciare i figli ed andare dagli estranei. È una cosa che noi non sapevamo. Se un figlio rifiuta l’annunzio della Parola di Dio , bisogna lasciare il figlio, bisogna lasciare il vicino, lasciare il credente e andare dagli infedeli, dai pagani, da coloro che non hanno avuto mai l’annuncio della Parola di Dio . Era necessario, dice san Paolo con franchezza agli Ebrei, che fosse annunziata prima a voi la Parola di Dio , ma siccome voi la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, noi ci rivolgiamo ai pagani, perché così ci ha ordinato il Signore (cfr. At  18, 6). Come ha fatto Gesù, così hanno fatto gli Apostoli. Oggi è la stessa cosa. Vedete, è un delitto per me sacerdote, non istruire voi nella fede. Non posso non darvi il nutrimento della fede, giorno per giorno, siete i primi, siete i fedeli, coloro che fanno dei sacrifici per poter offrire a Dio  il sacrificio della Messa e per poter avere il nutrimento della Parola e il nutrimento del Corpo di Cristo; ma è altrettanto un delitto insistere ad annunziare la Parola a coloro che la rifiutano. Se la rifiutano bisogna lasciarli e andare dagli altri.

Voi avete la vostra esperienza. Chissà quante volte il pensiero di Dio  che voi avete comunicato è stato rifiutato! Allora andate dagli altri, ma un cristiano non può stare senza annunziare la Parola di Dio .

 

  1. Chi accoglie la Parola di Dio è ripieno di gioia

 L’effetto che si produce in chi ascolta la Parola di Dio , lo dico per vostra consolazione, è la gioia.

I discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo. Dopo aver ascoltato la Parola di Dio  anche voi siete pieni di gioia e siete pieni di Spirito Santo. Voi non lo vedete, ma c’è. La gioia che voi sentite è il dono dello Spirito Santo; quindi anche oggi si ripetono gli stessi miracoli che si ripetevano ai tempi di Pietro e di Paolo. La Chiesa di oggi è identica alla Chiesa di ieri; la Chiesa di ieri è identica alla Chiesa di oggi. Ieri, quando ascoltavano Pietro e Paolo, erano pieni di gioia e di Spirito Santo. Quindi continuate su questa strada.

 

conclusione

 Un consiglio solo vi do: non temete di dare la gioia che avete dentro, anche agli altri che non ce l’hanno. Andate avanti nel nome di Dio  e non temete nessuno.

Paolo e Barnaba fecero come aveva detto Gesù: “Se non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi” (Mc 6, 11). Dicono gli Atti degli Apostoli che Paolo e Barnaba scossero contro di loro la polvere dei piedi e andarono in un altro paese dove c’erano i pagani.

Abbandonarono anche quelli che avevano creduto? No. Essi erano apostoli itineranti, per cui andarono altrove. Lì lasciarono gli altri sacerdoti, quelli del posto, per cui i discepoli avrebbero continuato ogni giorno a nutrirsi della Parola che li riempiva di gioia e di Spirito Santo. Loro andarono altrove a fondare la Chiesa in altri luoghi, dove c’erano altre anime che potevano salvarsi.