Non rifiutiamo l’aiuto al Cristo – II Domenica di Quaresima

LA CROCE SENZA IL CROCIFISSO,

MA CON I SEGNI DELLA SOFFERENZA,

è LA CONSEGNA CHE IL CRISTO,

 SAN FRANCESCO E IL PADRE

FANNO ALLE MISSIONARIE DELLA PAROLA DI DIO

 

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INTRODUZIONE

 

La consegna mi è stata fatta il Venerdì Santo di quest’anno, il 05.04.1996, con la lettura della Passione di Gesù secondo San Giovanni, perché il Giovedì Santo lo passo nel ringraziamento e nella gioia, mentre il Venerdì Santo lo passo nella contemplazione della passione e morte di Gesù.

Ho preso quest’anno il Vangelo di San Giovanni e mentre lo leggevo il Signore mi indicava i segni della passione, e mi diceva: Figlio mio, devi avere queste virtù!

Ciò che lo Spirito ha detto a me, io adesso lo dico a voi, perché è un regalo fatto a me anche per voi.

[…]

È un regalo, accoglietelo come regalo; non sciupatelo, sfruttatelo!

È un regalo perché questo è il cammino della Minima: portare nel proprio volto i segni gloriosi della Passione di Gesù.

Questa è la consegna che il Cristo, San Francesco e il Padre fanno a voi, Missionarie della Parola di Dio di spiritualità minima.

Ve l’ho detto a Lourdes, a Fatima e in Palestina, ma non vi avevo mai approfondito queste parole. Se voi ricordate, vi dissi: Figlie mie, il Padre vi chiede la prima forma della penitenza, che è la conversione: lasciare il male; e poi l’impegno nella via della santità: fare il bene. Però vi ho detto anche che nel bene non dovete mai fermarvi, ma passare dal bene al meglio, dal meglio all’ottimo, dall’ottimo al santo, dal santo al perfetto, per seguire Gesù che ha detto: “Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste” (Mt 5, 48).

È la prima forma di penitenza, cioè il primo gradino della santità o dell’esercizio del carisma penitenziale, che vi chiedo. Quando avrete fatto questo, sarò contento di voi. Non vi chiedo di più.

San Francesco vi chiede la seconda forma di penitenza. Una volta che avete lasciato il male e vi siete impegnate a fare il bene, San Francesco vi dice: Recingete la vostra anima con la siepe, con il reticolato, con il muro e l’antemurale, e costruite  pure nella vostra vigna quella torre alla quale  sarete aggrappate e dalla quale sorveglierete  il demonio che vi circuirà, come un leone ruggente, per togliervi questo grande bene.

San Francesco quindi vi suggerisce di non fermarvi alla prima forma della penitenza, perché se non costruirete attorno alla vostra vigna questo baluardo di difesa che si chiama penitenza mortificazione qualsiasi animale selvatico potrà entrarvi e devastarla.

Dopo la prima e la seconda forma di penitenza, richieste da San Francesco, c’è una terza  richiesta che viene dal Cristo.

Il Cristo vi chiede la terza forma della penitenza. Vi dice: Figlie mie, non basta non fare il male, non basta fare il bene, non basta custodirvi dal male per fare il bene; io vi chiedo la penitenza riparazione. È il terzo gradino nella via della santità per una Minima, non per gli altri, che andranno in cielo per un’altra strada.

Io vi chiedo la riparazione, dice Gesù. Vi ho voluto Missionarie della Parola di Dio perché non solo dovete essere preoccupate dell’anima vostra, ma dovete essere preoccupate dell’anima degli altri. Non basta che vi salviate  voi, dovete salvare gli altri. Vedete in quali condizioni mi ha ridotto il peccato? Vedete che cosa ho dovuto far per salvare gli uomini dal peccato? Adesso lo devi fare tu. Io mi tolgo dalla croce; ora salirai tu su quella croce, starai tu al mio fianco nell’orto del Getsemani per aiutarmi. Ecco il significato della croce senza il Crocifisso che San Francesco ha consegnato ai suoi figli e che io consegno a voi.

Nell’orto del Getsemani e sul Calvario il Signore continuamente mi diceva: Di’ alle tue figlie che mi aiutino a salvare le anime!

Signore, ti aiuteremo e staremo qui con l’animo, o sul Calvario o nell’orto del Getsemani, perché non possiamo vederti soffrire senza soffrire anche noi con te.

Ecco che cosa chiede Gesù: la riparazione e la consolazione.

Nell’orto del Getsemani Gesù ebbe un momento di sconforto, tanto da dire: “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice” (Lc 22, 42).

Guardò lontano da lui i suoi più cari amici: Pietro, Giacomo e Giovanni, ma tutti e tre stavano dormendo. Non avevano capito il dolore e la sofferenza di Gesù per la salvezza delle anime.

Il Padre ascoltò la preghiera del Figlio: non lo liberò dal calice della passione e morte, quindi dovette accettare la passione e la morte, però gli mandò l’angelo consolatore che gli fece vedere tutto il bene che sarebbe venuto, lungo il corso dei secoli, dalla sofferenza della sua passione e morte e della sua crocifissione. Allora il Signore accettò.

Gesù vi chiede l’aiuto della riparazione e della consolazione. Vi dice: Aiutatemi a fare quello che sto facendo! Se ci sarai tu al mio fianco ogni cosa la farò con più facilità.

Sappiate che fino a quando non arriverete all’esercizio del terzo grado della penitenza, che è quello della consolazione e della riparazione, non sarete Minime. Secondo me, siamo Minimi se ripariamo e se consoliamo il cuore di Gesù; se ripariamo i nostri peccati e quelli dei nostri fratelli.

Quindi per essere Minime dovete esercitarvi nella penitenza conversione, ma così lo sarete solo per un terzo; dovete esercitarvi nella penitenza mortificazione e lo sarete per due terzi; ma per essere completamente Minime dovete arrivare al terzo grado ed esercitarvi in esso. Solo allora potrete dire: Adesso sono Minima.

La domanda che questa mattina vi faccio è: Volete aiutare il Cristo a salvare le anime? Se la vostra risposta è sì dovete accettare  la consegna della croce senza il Crocifisso, ma con tutti i segni della passione. Non si può accontentare il Cristo  se non si accetta la consegna della croce senza il Crocifisso, poiché il Crocifisso è Lui, il Cristo che soffre. Questa volta tu devi salire sulla croce, tu devi essere messa sulla croce con tutti i segni della passione.

Mi avete consegnato una croce senza il Crocifisso e con molti segni della passione. Non ci sono tutti i segni e non ve li darò nemmeno io tutti; ma solo alcuni, quelli che il Signore mi ha suggerito il Venerdì Santo. Significa che questi segni vuole il Signore da me e da voi.

Dovete prima accettare la consegna della croce senza il  Crocifisso, ma con tutti i segni della passione, e poi con gli stessi segni e gli stessi significati dovete aiutarlo a riparare i peccati vostri e dei vostri fratelli. Così facendo consolerete Gesù nelle sue sofferenze di ogni giorno.

Ho elencato quattordici segni della sofferenza di Cristo nella sua passione del Venerdì Santo. Non sono andato a cercarli; me li ha indicati lo Spirito Santo mentre leggevo il Vangelo della Passione di Gesù. Ad ognuno ho dato un significato spirituale, ma anche il significato spirituale me lo ha suggerito lo Spirito Santo. Accettate come dono dello Spirito sia il segno, sia il significato del segno.

Il significato spirituale  è una consegna da parte di Cristo ed è un aiuto che voi offrite al Cristo per la salvezza delle anime. Non sarà più solo a soffrire. Vuole soffrire insieme a voi. Voi siete le spose; non vuole che lo contempliate ai piedi della croce, ma desidera che ognuna di voi dica: Signore, scendi tu dalla croce, perché voglio salire io sulla croce. D’altra parte, la sposa non può stare su un letto diverso da quello dello Sposo. Se il letto del Cristo è la croce, il letto della sposa deve essere la croce. Se la corona del Cristo è stata una corona di spine, la corona della sposa deve essere una corona di spine.