La Parola è feconda sempre… anche con me? – Mc 4, 26-34

  • LA PAROLA DI DIO EDIFICA IL REGNO

  • (Mc 4, 26-34)

  • Il mistero della fecondità dell’apostolato

 

Io sono sacerdote e vorrei che le anime si convertano e crescano spiritualmente, che lascino il peccato, o che vivano nella grazia con una spinta maggiore. Intanto predico, predico, predico e non raccolgo niente.

Prima mi abbattevo, mi scoraggiavo, entravo in crisi; dicevo: che cosa devo fare? Non devi fare proprio niente, non è un problema tuo, Gesù mi ha risposto. Il problema tuo è solo questo:
ripetere la parola che io ho detto una volta, a questi fedeli di Grottaglie che sono venuti a messa.

Anche voi ora dovete ripetere agli altri la parola che udite, perché Gesù ha detto: non esiste luogo dove questa parola non debba essere ripetuta. Potete andare in piazza, al mercato, in casa, per la strada, di giorno, di notte, nel salotto, sul posto di lavoro, dove volete, ma ripetete la parola di Gesù.

L’avete ripetuta ma non vi hanno ascoltato? Non è problema mio, né problema vostro; è problema di quell’anima che ha ascoltato la parola, ed è problema dello Spirito Santo che deve fecondare quella parola; ma non è un problema del seminatore. A me Gesù ha chiesto solo questo: di seminare e poi ritirarmi, perché all’attecchimento del seme, allo sviluppo del seme e alla mietitura ci penserà Lui; io non c’entro per niente.

Stamattina io dico: Grazie, Signore, perché mi hai chiamato a collaborare con te alla conversione delle anime e alla loro salvezza. Poteva fare Lui anche la semina, invece no. Una volta l’ha fatta Lui, poi si è ritirato e ha detto: aiutami tu! Ecco l’apostolato. Però dopo che io ho fatto questo non mi devo più scoraggiare. Se le anime si salvano o non si salvano, non è un problema mio. Ecco perché devo pregare, ecco perché devo soffrire. È invece problema mio ascoltare la stessa parola, e mettere in pratica docilmente quello che Dio ha detto a me. Questo è problema mio.

 

Io tengo due problemi: uno è per voi, uno è per me.

 

  1. Per voi io devo parlare, e lo faccio; lo faccio pure in campagna quando incontro qualche contadino. Non mi ascolta? Non è problema mio, se la vede lui, io gliel’ho detto.

A voi ho detto che durante la messa non dovete dire il rosario. Voi continuate a dirlo? Non è problema mio, io dovevo solo dirvi: guardate che la Messa è preghiera, quindi se fate la preghiera della messa non potete fare la preghiera del rosario. Voi continuate a farlo? Fatelo, non è problema mio; ve la vedete con Gesù Cristo. Il mio problema era dirvelo.

Quando voi parlate, chiacchierate e riducete la chiesa ad un mercato, io vi ho ripreso, ma voi continuate a parlare? Non è problema mio; il mio problema era di dirvi che Gesù è presente nel tabernacolo e che per rispetto dovuto a Lui dovete stare in preghiera, non a chiacchierare. Uscite fuori e chiacchierate pure; ma chiacchierare con Gesù significa pregare. E poi, se non volete pregare voi, non dovete disturbare gli altri che vogliono pregare.

 

  1. Il secondo problema è che anch’io devo leggere la parola di Dio, anch’io devo meditarla, anch’io devo ascoltarla e stare attento.

Dice il Signore: accogliete docilmente la parola che è stata seminata, perché questa parola può salvare la vostra vita. Se l’ascoltate o non l’ascoltate, sarà questa parola a giudicarvi. Non sarò io, alla fine dei tempi, ha detto Gesù, a venire da te e a chiederti conto di ciò che hai combinato; sarà la mia parola a giudicarti, perché non hai fatto quello che ti ho detto.

Ecco i due compiti di ciascuno di noi: ascoltare Dio e parlare agli altri nel nome di Dio. Ascoltare Dio per convertirsi, e dare agli altri, in modo che anche gli altri si convertano.

A me chi mi salva? La parola di Dio con la potenza dello Spirito Santo. A voi chi vi salva? La parola di Dio con la potenza dello Spirito Santo.

Io, apostolo, posso mai dire: ho convertito Grottaglie? No. Posso dire: ho convertito voi? No. Io non converto. Vedete da quanto tempo sto parlando? E voi come eravate siete rimaste. Ma non mi devo scoraggiare, perché ho fatto il mio dovere: quello che vi dovevo dire l’ho detto; adesso ve la vedete voi con lo Spirito Santo.

Se tu rispondi allo Spirito Santo ti salvi, se non rispondi allo Spirito Santo non ti salvi; però non gli potrai dire: Perché non me l’hai detto?, perché lo Spirito Santo ti dirà: Io, per mezzo di P. Chimienti, ti ho detto come dovevi fare.

 

conclusione

 

Aiutiamo Gesù a seminare. Aiutiamo Gesù a dire la sua parola nel suo nome, perché lui non salverà nessuno, se non c’è un uomo che parli nel suo nome.