Io sono l’Immacolata Concezione – Gn 3, 15

Lc 1, 26-38 – L’Immacolata Concezione – 2011

Lc 1, 26-38 – Immacolata Concezione – 2012

Taranto 08.12.1979

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

FESTA DELL’IMMACOLATA

“Io porrò inimicizia tra te e la donna”

(Gn 3, 15)

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Oggi ricordiamo tre avvenimenti e vi dirò tre brevi pensieri:

 

  1. Oggi è la festa della Madonna Immacolata, la tutta pura, la tutta santa, la tutta bella.

Il significato di questo titolo è che la Madonna ha vissuto sempre nell’intimità con Dio, nella grazia di Dio e non ha mai permesso nella sua anima il sopravvento al nemico di Dio, il demonio.

Per una grazia speciale da parte di Dio è stata concepita senza il peccato originale, però la grazia avuta da Dio, la bellezza della sua anima, l’ha conservata intatta fino all’ultimo istante della sua esistenza. E oggi, dopo la sua morte, gode per questa sua collaborazione alla grazia di Dio; gode in paradiso non solo con l’anima, ma anche col corpo.

Adamo ed Eva, con la creazione, avevano avuto la stessa grazia di Maria, però non hanno collaborato con la grazia di Dio, e purtroppo sono caduti nel peccato.

La grandezza di Maria SS. consiste nell’aver accettato il dono di Dio, nell’averlo conservato per tutta la vita e nell’aver collaborato con Dio per l’edificazione del regno di Dio nella sua anima e nell’anima dei suoi fratelli.

Io e voi che cosa dobbiamo fare? Dobbiamo avere sempre dinanzi ai nostri occhi Maria SS. come modello. Anche noi con la grazia del Battesimo abbiamo avuto la possibilità di poter vivere nell’interezza la bellezza della grazia dell’unione con Dio, ma purtroppo siamo stati deboli e questa grazia del Battesimo l’abbiamo perduta. Abbiamo ricevuto il sacramento della Penitenza e per         le nostre cadute abbiamo avuto bisogno della misericordia divina. Sia Lei a comprendere questa nostra debolezza; sia Lei ad aiutarci fino all’ultimo istante della nostra vita.

Dinanzi ai nostri occhi la Vergine rimanga sempre modello di purezza, di verginità e di grazia.

 

  1. Oggi ricordiamo le vocazioni sacerdotali e religiose

Oltre ad una giornata di preghiera è necessario raccogliere delle offerte per il seminario e per queste vocazioni.

Anche questi figli, figli autentici della Madonna e figli autentici della Chiesa devono avere dinanzi a sé come modello la Vergine Immacolata.

Volontariamente accettano l’invito di Gesù e volontariamente accettano anche la castità verginale. Non può esserci, oggi, sacerdote nella Chiesa di rito latino senza che sia anche un uomo casto, non sposato; come non c’è vocazione religiosa senza il voto di castità.

Con questo voto, questi giovani, questi uomini prendono come modello la Madonna tutta pura, tutta bella, la piena di grazia. Sia Lei ad aiutarli lungo il corso della loro vita, perché la vita di castità, anche se è bella, prospetta sempre tante difficoltà che devono essere superate con la grazia di Dio e con l’aiuto della preghiera dei fedeli.

Che il Signore ce ne mandi tante di queste vocazioni, in modo che nella Chiesa non vengano mai a mancare.

 

3. Oggi le nostre associazioni intendono consacrarsi alla Madonna e intendono rinnovare il loro impegno di santità e di apostolato

A nome della Chiesa, io dico grazie a queste anime generose che intendono seguire Cristo più da vicino e che intendono aiutarlo non soltanto per la realizzazione del regno di Dio nella propria anima, ma soprattutto per realizzare il regno di Dio nell’anima dei fratelli.

Non di tutti è la generosità! Ma ci sono, per grazia di Dio, anche oggi delle anime generose, le quali intendono veramente aiutare Dio nella dilatazione del suo regno.

Sia la Madonna, la regina degli apostoli, il modello di queste anime generose, e soprattutto il loro conforto lungo il corso della vita.

CONCLUSIONE

Rinnoviamo il nostro atto di consacrazione alla Madonna, quell’atto di consacrazione dell’Italia e di tutti quanti noi che facemmo il 20 settembre del 1959 a Catania e che il nostro Arcivescovo ha voluto che si rinnovasse oggi, alla distanza di venti anni.