Affida a Lui il tuo cuore, e non temerai – Ap 5, 1-10 – Lc 19, 41-44

Lc 19, 41-44 – Il mistero del pianto di Gesù

da un’omelia di P. Francesco Chimienti, O.M.

Taranto, 18.11.1976

 

 

Se conosceste il valore della preghiera,

stareste sempre a pregare

(Ap 5, 1-10)

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  1. In cielo salgono le preghiere dei Santi

Giovanni vide Dio seduto su di un trono con in mano un rotolo, un libro, su cui era scritto tutto ciò che doveva avvenire, tutta la storia dell’umanità. Ma questo libro era sigillato, nessuno poteva aprirlo, e S. Giovanni piangeva, perché se il  libro rimaneva chiuso non avrebbe potuto conoscere le cose che sarebbero accadute. Poi si presentò l’Agnello immolato, Gesù. Solo lui poté aprire il libro, perché Dio non ha segreti per il Figlio. Gesù conosce tutto il pensiero del Padre, è la Parola di Dio.

Quando  Gesù ebbe preso il libro, si prostrarono dinanzi a lui quattro esseri viventi, gli Evangelisti e ventiquattro anziani, che rappresentano i dodici Patriarchi dell’Antico Testamento e i dodici Apostoli; questa è l’interpretazione degli esegeti, non sappiamo se dinanzi a Dio le cose stanno proprio così.

I ventiquattro vegliardi avevano ciascuno in mano un’arpa e una coppa d’oro colma di profumo, che sono le preghiere dei Santi.

L’arpa è uno strumento che ora sta solo nelle grandi orchestre, prima era uno strumento comunissimo. È formato di tante corde ed ha un suono dolcissimo, delicatissimo. L’arpa è la preghiera dei Santi.

 

  1. La preghiera è un’arpa con cui si toccano le fibre più profonde del cuore di Dio

Con la preghiera si suona la serenata a Dio. Siamo la sposa, che non avendo lo sposo, gli canta la serenata. Dio si commuove alle nostre preghiere, si piega su di noi e ci concede tutto quello che gli domandiamo.

La coppa d’oro è la nostra pisside. I vegliardi avevano in mano anche una coppa d’oro colma di profumi.

 

  1. La preghiera è una coppa piena di profumo delicatissimo

Le donne usano i profumi per attirare l’attenzione di chi ci sta vicino e per coprire i cattivi odori. Poiché noi, mi dovete scusare, puzziamo dinanzi a Dio, perché siamo tutti pieni di peccato, per non far allontanare Dio, perché dinanzi a un cattivo odore ci si allontana, ci mettiamo il profumo della preghiera.

La preghiera è un profumo delicatissimo che ci rende graditi a Dio.

Se voi sapeste il valore della preghiera stareste sempre a pregare. Se vi posso dare un consiglio è questo: pregate, pregate, pregate! Se volete avere Dio vicino a voi, pregate! Gesù ha detto: Dove stanno due persone a pregare, là ci sarò io.

 

           conclusione

           Lo sapevate che la preghiera è un’arpa, che la preghiera è una coppa piena di profumo dinanzi a Dio?

Per credere al valore della preghiera bisogna cambiare mentalità; bisogna vedere le cose così come le vede Dio; bisogna conoscere il mistero di Dio. Gesù dei trentatré anni di vita terrena, trenta li ha dedicati alla preghiera e tre alla predicazione. Quindi tra la predicazione e la preghiera ha dato un ruolo più importante alla preghiera. E gli Apostoli, pieni di Spirito Santo, hanno scelto la predicazione e la preghiera.