Tra le braccia della Vergine! – Gv 14, 6

da un ritiro ai catechisti tenuto da P. Francesco Chimienti O.M.

Grottaglie, 23.05.1993 

 

LA DEVOZIONE ALLA VERGINE

PORTA AL CRISTO CHE SALVA

(Gv 14, 6)

 

 

Voglio  parlarvi della Madonna nel mese di maggio.

Nel vangelo si legge: “Disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me»” (Gv 14, 6). Queste parole si possono applicare anche alla Madonna, perché non solo Gesù è la via, la verità e la vita, e non solo per mezzo di Gesù si arriva al Padre, ma anche la Madonna è la via per arrivare al cielo, è la verità da ascoltare per arrivare al cielo, è la vita da accogliere per arrivare al cielo. Queste parole sono vere quando sono applicate al Cristo in rapporto al Padre, però sono anche vere quando sono applicate alla Vergine in rapporto al Cristo.

Vi indicherò la Vergine come Via per andare al Cristo.

 

la Vergine è la via per andare al Cristo

Come nessuno perviene al Padre se non per mezzo del Cristo, così nessuno perviene al Cristo se non per mezzo della Vergine.

Permettetemi di ricordarvi prima un fatto storico e poi un ricordo personale.

Il fatto storico è questo: Lucia a Fatima vedeva la Vergine. Lei ha scritto: Vedevo come una lunga strada, una via piccola piccola che si sperdeva nei confini del cielo, ma man mano che si avvicinava si allargava e io la vedevo luminosa con i colori dell’arcobaleno, bellissima. Poi il cielo si apriva e appariva la Vergine, piccola piccola che si avvicinava su questa strada e si avvicinava a me, luminosa come il sole. Quando finiva di parlare, la Vergine ripartiva su questa strada che man mano si rimpiccioliva. La Vergine camminava fino a sparire nel sole. Un giorno, il tredici ottobre, Lucia vide la Vergine per l’ultima volta. Mentre avviandosi per questa strada, si allontanava lentamente, Lucia gridò: Salutate la Vergine che va via verso il cielo! Da queste 75.000 persone si alzò un grido: Ciao, ciao, ciao! Poi ognuno di loro prese fazzoletti, cappelli, giacche in mano per salutare la Vergine che partiva e andava via.

Questo episodio mi ha fatto ricordare quando sono stato a Fatima, il 13 luglio, e si è ripetuta questa scena.

Abbiamo preso la Madonna, l’abbiamo portata sull’altare, abbiamo celebrato la Messa, eravamo 75 sacerdoti ed erano presenti 160.000 persone devote della Madonna. C’era un sole che spaccava le pietre. Quando hanno preso la Madonna dall’altare, una voce al microfono ha ripetuto le stesse parole che disse Lucia il 13 ottobre: Salutate la Vergine, perché va via. Quando vidi questa gente che salutava la Madonna e la Madonna che partiva, mi misi a piangere come un bambino, e dissi tra le lacrime:- Mamma mia cara, se tu te ne vai come farò a stare senza di te? Me la sentii strappare dal cuore. Finalmente la portammo nella cappella e poi nella nicchia dove si mette usualmente. Quando vidi che la Madonna ritornò al suo posto e quindi ritornò anche nel mio cuore, cessarono le lacrime. Subito dopo mi incontrai con l’Arcivescovo del Cairo al quale dissi: La giornata di oggi mi ha straziato il cuore, perché non potevo sopportare che la Vergine andasse via al cielo e ci lasciasse sulla terra.

Mi rispose: Padre, è la quinta volta che io vengo a Fatima e anche a me produce lo stesso effetto. Questo effetto lo produce in tutti i presenti che hanno un po’ di fede.

Anche lui aveva pianto come un bambino, perché la Madonna andava via verso il cielo. Però andando via ci ha lasciato questa grande verità: che lei, proprio lei, è la via che conduce al cielo, che porta il Cristo, è la mediatrice di tutte le grazie. Dio Padre comunica con i suoi figli, gli uomini, per mezzo del Figlio, unico e solo mediatore tra il cielo e la terra. E ogni uomo arriva a Dio Padre tramite questo ponte così grande che ha un’arcata gettata sull’umanità e un’altra gettata sulla divinità, per mezzo del Cristo. Lui è la via. Quindi non si arriva al cielo, in paradiso se non per mezzo del Cristo. Però Gesù, che come uomo è Figlio di Maria, ha voluto associare a sé la Mamma. A chi vuole arrivare al Cristo e dal Cristo al Padre ha dato un altro mezzo che porta a lui con facilità: la Mamma sua e nostra.

Non si arriva al Cristo se non per mezzo della Madonna, e non perché l’ho detto io, non perché lo credete voi, ma perché l’ha voluto il Cristo. Lo poteva fare e l’ha fatto, non per necessità ma per convenienza, o se volete per amore. Le ha voluto tanto bene che ha detto: Adesso sarai tu a prendere gli uomini per mano e a portarli a me; poi io li prenderò per mano e li porterò al Padre.

 

conclusione

 

Concludo con le parole di san Giovanni Bosco ai suoi giovani.

San Giovanni Bosco è prima della Madonna di Fatima. Egli non ha conosciuto la rivelazione di Fatima perché è morto prima del 1917, è morto nel 1888.

San Giovanni Bosco, che era devotissimo della Madonna, e nel nome di Maria ha fatto tutte le sue opere, come il mio san Francesco, diceva ai suoi giovani: Se reciterete ogni giorno con perseveranza, ogni mattina e ogni sera, tre Ave Maria alla Madonna, vi assicuro la vita eterna.

La pratica di tre Ave Maria al mattino e alla sera è segno di predestinazione, perché in un anno per duemila volte avete detto: “Prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte”. Può la Mamma non pregare per te, quando stai per morire, e ottenere dal Figlio la tua salvezza eterna?

Per il mio san Francesco di Paola segno di predestinazione era la recita del rosario. Egli dal Papa ebbe la facoltà di benedire i rosari e quando andava incontro ai fedeli che chiedevano grazie, lui diceva sempre: Rivolgetevi alla Madonna, che è la vostra mamma. Benediceva e distribuiva rosari, perché voleva che i suoi fedeli recitassero ogni giorno il rosario. Siamo nel 1400. Nel 1917 è arrivata la Madonna di Fatima e come segno di devozione a lei e come segno di predestinazione per noi ha chiesto il rosario: “Recitate ogni giorno il rosario”. Poi ai tre pastorelli dirà: “Recitate molti rosari”. Hanno incominciato con uno, poi due, poi tre, e così via, poi stavano dalla mattina alla sera a recitare sempre il rosario.

Non si incomincia con molti, si incomincia con uno; così dovete fare voi con i vostri ragazzi, i vostri bambini.

Diceva la Madonna: Recitate il rosario se mi volete bene, ma recitate il rosario perché è segno di predestinazione per voi e per coloro per i quali recitate il rosario.

Segno di predestinazione significa che ci salveremo. Chi recita il rosario diventa caro alla Vergine, a Dio Padre, a Dio Figlio e a Dio Spirito Santo, perché se il rosario lo gradisce la Vergine significa che lo gradisce Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo.

Che cosa è il rosario? È una preghiera. E Gesù ha detto: Pregate, pregate continuamente. Non c’è una preghiera più facile, più semplice, più alla portata di tutti del rosario, tanto è vero che la Chiesa l’ha chiamato la preghiera degli umili, dei poveri, cioè la preghiera di coloro che non sanno pregare. Si tratta di dire il Padre nostro, l’Ave Maria e il Gloria al Padre. Col rosario diventeremo cari alla Vergine, diventeremo cari al Signore e avremo messo alla banca di Dio questa grande assicurazione della salvezza eterna. Credetemi, un giorno senza rosario è un giorno perduto.

 

 

 

2 Risposte a “Tra le braccia della Vergine! – Gv 14, 6”

  1. Grazie Padre mio. Nella Vergine Gesù ci ha donato una “Mammina ” che ha ogni premura per ciascuno dei suoi figli…e, con la recita del Santo Rosario, camminiamo stretti tra le sue braccia, certi di arrivare al cielo.

  2. Totus tuus è stato il motto apostolico di San Giovanni Paolo II (Papa). Durante tutto il suo lungo pontificato riecheggiava continuamente nella mia mente l’importanza ed il valor di Maria e assaporavo man mano il tutto. Poi gli insegnamenti ricevuti di recente e le pillole di saggezza del Padre ricevuti attraverso il sito e gli incontri, hanno valorizzato ancor più l’importanza della preghiera ma maggiormente l’importanza del Rosario. Confesso che nella quotidianità della recitazione sempre più attenta c’è ristoro, tranquillità, certezza, fiducia, trasporto e benessere, che nutre il cuore e l’anima.

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