Sei il mio Dio, il mio Tutto – Es 34, 29-35 – Mt 13, 44-46

Es 34, 29-35 – Gli effetti della preghiera

Mt 13, 44-52 – La preziosità del Regno dei cieli

Mt 13, 44- 46 – Il Regno dei cieli

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

Martina Franca 30.7.2003

 

IL PARADISO è  UN TESORO INESTIMABILE

(Mt 13,44-46)

 

 

Mi fermo sul Vangelo: “Il regno dei cieli è un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di pietre preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra” (Mt 13,44-46).

Questo è il pensiero di Gesù, ma io per farmi capire , e soprattutto per parlare al mio e vostro cuore, e perché questa parola abbia un effetto di cambiamento di vita, vi traduco i termini della parabola.

 

  1. Il regno dei cieli

 

Per Gesù il Regno dei cieli è il Paradiso, il regno dell’aldilà, come è anche è il regno dell’aldiquà, per cui il Regno dei cieli è simile a tante cose. Dai Santi Padri il regno dei cieli è stato interpretato in tanti modi, e così anche voi potete interpretarlo in mille modi.

Per esempio una delle applicazioni è la grazia di Dio, un’altra è l’amore di Dio, oppure la carità verso Dio e verso il prossimo. Cioè ci sono delle realtà nella vita spirituale, che sono talmente necessarie, e non solo utili, che vale la pena di paragonarle a un tesoro nascosto o ad una perla molto preziosa.

Un’altra applicazione è la vocazione alla consacrazione come la vostra, o alla vita religiosa o al sacerdozio come la mia. La vocazione è simile ad un tesoro! Si fanno queste applicazioni secondo l’ispirazione dello Spirito Santo, che interpreta questa parola per noi. Non dovete perciò meravigliarvi se vi dico che il regno dei cieli significa il Paradiso. Ognuno può fare un’applicazione diversa dal Paradiso. Adesso noi parliamo di Paradiso.

 

  1. La salvezza eterna è un bene inestimabile di cui non possiamo fare a meno

 

È simile a un tesoro, a una perla di grande valore, perché si tratta di una necessità della vita spirituale, per cui se c’è il raggiungimento di questo fine abbiamo conseguito la vita eterna, se invece non c’è il conseguimento di questo fine non abbiamo conseguito la vita eterna.

Che si tratti di un tesoro di un valore inestimabile è indicato proprio dall’atteggiamento di questo uomo, che va, vende tutto quello che ha per comprare quel pezzo di terra dove si trova il tesoro, o per comprare quella perla preziosa che finalmente ha trovato.

Si tratta di necessità. La salvezza eterna è una necessità vitale. Si tratta di una cosa preziosissima. Il raggiungimento della salvezza eterna deve entrare nella nostra mente e nelle nostre convinzioni come una cosa della quale non possiamo fare a meno; tanto, che dovendo paragonare questo tesoro ad altri tesori, gli altri tesori li dobbiamo mettere da parte e dobbiamo conseguire questo. Dunque si tratta di un tesoro inestimabile e da conseguire prima di ogni altra cosa.

Gesù, in un’altra occasione, disse: Cercate prima di tutto il Regno di Dio, cioè il Paradiso, e la sua giustizia, cioè l’osservanza della legge di Dio! Il Regno dei cieli è il Paradiso, che bisogna conseguire innanzi tutto.

 

  1. Il Regno dei cieli è un tesoro nascosto in un campo

 

Il conseguimento della vita eterna e della nostra salvezza è un tesoro nascosto: infatti non tutti gli uomini conoscono questa realtà, o la preziosità di questa realtà.

È  un tesoro nascosto in un campo: è nascosto nel campo della Chiesa e della vera religione, quella che dà il vero Paradiso, perché tutte le altre religioni promettono il paradiso ma non lo danno!

È nascosto, e poiché è nascosto bisogna cercarlo per trovarlo. Un uomo lo trova perché lo cerca. Cercate e troverete. Ha detto Gesù: chi cerca trova, chi non cerca non trova.

La salvezza quindi è nascosta nella vera Chiesa, quella fondata da Gesù Cristo, che adora e ringrazia il vero Dio, che riconosce il vero Dio e il suo Figlio Gesù Cristo, morto e risorto per noi.

Il conseguimento della salvezza eterna però è legato a una ricerca dell’uomo. Capite ora perché dovete frequentare la teologia per laici, perché dovete ascoltare la Parola di Dio, perché le prediche sono essenziali, perché la lettura della Parola di Dio, la meditazione sono essenziali? Vi fanno, o cercare per trovare, o una volta trovato il tesoro ve lo fanno stimare.

Tutti i cristiani hanno trovato nella Chiesa cattolica il tesoro che è la vita eterna; ma lo stimano tutti come tesoro inestimabile e come pietra preziosa? Voi stimate la vita eterna come l’unica realtà a cui aspirare e che si deve conseguire, per cui vale la pena vivere una vita di disagi e di mortificazioni sulla terra per ottenere quel tesoro, quella perla preziosa?

La vita eterna è un bene tanto prezioso, che nella seconda parabola Gesù dice che questo mercante, che pur aveva delle perle preziose, quando trova questa vende tutto pur di ottenerla. Significa che il conseguimento, o il trovare questa realtà che noi chiamiamo paradiso, vita eterna o salvezza eterna, deve essere la nostra preoccupazione in ogni momento. Adesso capite il valore della grazia, il valore di eliminare il peccato mortale, e che la grazia vale più della vita? Che vale la pena lasciare tutto per conseguire questo bene inestimabile della vita eterna?

Quindi un uomo trova la salvezza, ma la trova solo a condizione che la cerchi e che dopo averla cercata e trovata, la stimi per il suo vero valore, perché se non ne conosce il vero valore è come se non avesse trovato nessun tesoro e nessuna perla, e bistratterà la vita eterna come cosa di nessun valore.

 

  1. è un tesoro da custodire

 

Dopo aver trovato il tesoro, quell’uomo lo nasconde di nuovo. Significa che vive nel nascondimento. Vive la vita di grazia, la vita di salvezza eterna, ma la vive nel nascondimento, come l’ha vissuta la Madonna e come l’ha vissuta il nostro San Francesco, che l’ha scelta, l’ha capita come una cosa preziosa ed ha lasciato tutto.

Gesù disse agli apostoli: Voi che avete lasciato tutto per causa mia e del Vangelo, riceverete cento volte tanto e in eredità la vita eterna. E al giovane ricco che gli chiedeva che cosa doveva fare per conseguire la vita eterna, Gesù rispose: Osserva i comandamenti. Vedendo poi che voleva fare di più, perché pensava che la vita eterna meritava di essere conseguita anche a scapito di altri valori pur utili, validi e necessari, Gesù gli disse: Va’, vendi tutto quello che hai, dallo ai poveri, poi vieni e seguimi!

E’ quello che fece l’uomo della parabola: vendette tutti i suoi averi per comprare quel campo.

Quell’uomo nasconde di nuovo il tesoro trovato, lo vive nel nascondimento, perché se lo vivesse in un’altra maniera ci sarebbe il pericolo di perderlo.

 

  1. è un tesoro che dà gioia

 

“Poi va pieno di gioia” dice il Vangelo. La gioia viene dalla donazione a Dio, ed è un dono dello Spirito.

San Paolo, tra i doni dello Spirito, mette anche la gioia. È quello che è capitato a me ed è capitato a voi, quando avete offerto al Signore tutto voi stesse e tutte le vostre cose. La gioia è stata il sigillo di Dio, sia per aver detto di sì alla chiamata di Dio, alla consacrazione e all’apostolato. La gioia è una conseguenza logica per aver dato tutto per amore di Dio.

 

 

 

 

 

 

  1. Richiede di rinunciare a tutto

 

 “Vende tutti i suoi averi”

Questa è la condizione che ha messo Gesù ai suoi discepoli: Chi vuole venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua! Chi non avrà rinunciato ai suoi averi non può essere suo discepolo.

Vendere tutto è una delle condizioni messe da Gesù per seguirlo, ed io lo sottolineo sempre, perché anche voi seguite gli apostoli, e l’unica condizione che Gesù ha messo agli apostoli, affinché il nostro apostolato sia fecondo, è la povertà: vendere tutto, non disporre di niente, affidarsi alla divina provvidenza.

 

  1. La ricompensa è la vita eterna

 

Che serve all’uomo guadagnare il mondo intero, dice Gesù, se poi perde l’anima sua? Quindi il valore della salvezza eterna è di gran lunga superiore alla conquista di tutti beni che l’uomo possa avere su questa terra. Ecco perché Gesù, in senso positivo, dice:  Va’, vendi tutto quello che hai, dallo ai poveri!

Però che cosa mi darai se avrò rinunciato a tutto? Qui è il problema!

Gesù risponde: Ti darò il centuplo su questa terra e la vita eterna nell’altra. Quindi la vita eterna ci è assicurata, cioè siamo predestinati, noi che abbiamo rinunciato a tutto e abbiamo creduto al nostro Gesù. È vero, siamo predestinati! Chi si consacra a Dio è predestinato, cioè con certezza ha la vita eterna, “compra quel campo”.

Il campo io lo paragono alla Chiesa e anche all’Istituto. Compri quel campo quando entri a far parte effettiva e attiva della Chiesa e dell’Istituto, perché hai venduto tutto per entrare in  questa piccola Chiesa che si chiama Istituto, e che ti assicura la vita eterna. Infatti le parole che io dico quando vi consegno le Costituzioni sono: “Se osserverai queste cose ti prometto, nel nome della Chiesa, la vita eterna”.

 

 

CONCLUSIONE

 

  1. La salvezza si ottiene attraverso la partecipazione attiva alla Chiesa, l’ascolto della Parola di Dio, il cibo dell’Eucaristia, la pratica dei Comandamenti, dei consigli evangelici.

 

  1. Voi aggiungete, oltre alla partecipazione, anche l’annuncio.

Voi dite: vivrò una vita di nascondimento, ma non voglio essere solo io a godere della promessa della vita eterna per coloro che seguono Gesù, vorrei che anche gli altri partecipassero dello stesso bene, perché così ha detto Gesù: Andate per il mondo intero e predicate il Vangelo ad ogni creatura, perché chi crederà si salverà.

Dunque, la preoccupazione di Gesù per me e per gli altri è la salvezza eterna, perché è un tesoro di valore inestimabile.

 

  1. Noi che abbiamo trovato questo tesoro lo dobbiamo testimoniare e annunciare.

Tutti coloro che ci avvicinano devono capire che al di sopra di tutto e di tutti c’è la salvezza eterna. Questa è la ragione che, pur avendo dei soldi, camminate con una macchina utilitaria; pur avendo i soldi, non vi comprate la pelliccia di visone!, perché seguite il vostro Cristo, perché al di sopra delle ricchezze che lasciate c’è la salvezza eterna, che è il tesoro dei tesori, è la perla più preziosa, che Dio ha messo a disposizione degli uomini.

In altri termini, se perderemo la salvezza eterna, avremo perduto tutto!