La vera Libertà – Gv 8, 31-42

Gv 8,31-42 – Gesù vuole essere riconosciuto come Messia 13-4-11

Gv 8, 31-42 – Se sarete fedeli alla Parola sarete liberi

Gv 8, 31-42 – Chiunque commette il peccato è schiavo del peccato

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

GLI EFFETTI DELLA FEDELTA’ ALLA PAROLA DI DIO

(Gv 8, 31-42)

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Gesù ha detto: Io sono la parola di Dio. Io sono Dio, uguale al Padre, e sono venuto per manifestarvi quello che il Padre vuole dire a ciascuno di voi.

Ma basta ascoltare la Parola? No, perché dice Gesù: “Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Gv 8, 31-32).

Ecco la potenza della parola di Dio! Però questa parola non bisogna soltanto ascoltarla, bisogna metterla in pratica. Essere fedeli alla parola di Gesù significa appunto metterla in pratica.

Gesù dice: rimanete fedeli alla mia parola, fedeli fino alla morte. Quando uno dà la parola e viene meno, noi diciamo che non è un uomo; se invece dice una parola e rimane fedele alla parola data, noi diciamo che è un uomo tutto di un pezzo. Gesù non vuole da noi solo l’ascolto, ma l’ascolto e le opere che derivano dall’ascolto. La lezione che fa Gesù è diversa dalla lezione che fa l’insegnante a scuola. L’insegnante illumina la mente e dà una cognizione nuova: ciò che tu non sapevi, oggi lo sai; Gesù invece quando insegna vuole che la vita si cambi. Dobbiamo vivere in modo diverso da come vivevamo prima. Dobbiamo vivere secondo quello che Gesù ci dice.

  1. La fedeltà alla Parola rende discepoli di Cristo

Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?, disse Gesù indicando i suoi discepoli. Chi ascolta la mia parola e la mette in pratica, per me è padre, madre, fratello e sorella.

Diventare discepolo di Cristo significa diventare suoi familiari. Quando voi sposate una vostra figlia, diventate familiari della persona con cui vostra figlia si è sposata e di tutti i suoi parenti.

Diventando discepolo di Cristo, io divento suo parente; e poiché Gesù è Figlio di Dio, io divento figlio di Dio. Ascoltando e mettendo in pratica la parola di Dio io divento parente di Gesù, fratello di Gesù, figlio dello stesso Padre e quindi consanguineo con Cristo. Divento madre, padre, fratello, sorella di Gesù.

  1. La fedeltà alla Parola fa conoscere la verità

Gesù dice: “Conoscerete la verità”, perché la conoscenza della verità è dono di Dio. Voi credete che tutti quelli che leggono il vangelo lo capiscono? Che tutti quelli che leggono la Bibbia la capiscono? No. Pensate al grande dramma di coloro che ascoltavano Gesù in persona, di coloro a cui adesso sta dicendo queste parole. Essi ascoltavano la parola di Gesù, la voce di Gesù, vedevano la persona di Gesù da cui emanava un fascino particolare che conquistava, ma poiché non erano sinceri non riconoscono la verità.

Non basta ascoltare per capire, ci vuole un dono di Dio che si chiama intelletto. È un dono dello Spirito Santo, per mezzo del quale Dio ci fa scoprire verità che prima non conoscevamo. Pensate alla parabola del seminatore. Gesù dice: il regno dei cieli è simile ad un seminatore che semina. Che cosa dice? Niente. Invece lui, per mezzo del dono dell’intelletto ti fa capire che il seminatore è Cristo, è Dio, è il sacerdote, è la catechista. Parlando del seme tutti pensano al grano, invece il seme è la parola di Dio. Nuovi orizzonti si scoprono dinanzi all’occhio di colui che ascolta la stessa parola, di colui a cui Dio dà il dono dell’intelletto e che si fa veramente suo discepolo. Chi è sincero scopre verità che non conosceva; invece chi non è sincero, chi non è discepolo di Gesù tutte queste cose non le conosce.

Ecco la grande consolazione di questa mattina. Io posso mettermi dinanzi alla S. Scrittura e dire: Signore, sono un tuo discepolo, sono fedele alla tua parola, fammi conoscere la verità, perché possa amarti di più e possa servirti meglio.

  1. La fedeltà alla Parola rende liberi

“La verità vi farà liberi”, dice Gesù, e quale uomo non vuole la libertà! Però i padroni sono due: o Dio o mammona, o Dio o il demonio. O si sta con l’uno o si sta con l’altro, o si ama l’uno e si odia l’altro o si preferisce l’uno e si disprezza l’altro. Non ci sono vie di mezzo.

Chi non ascolta la parola di Dio, chi non mette in pratica la parola, dice Gesù, commette il peccato e diventa schiavo del peccato. Fate la prova voi a dire a un uomo che si è legato illecitamente con una donna:- Lasciala!, e vedete se è libero di lasciarla. È schiavo.

Mi dicono:- Padre, tutto mi potete chiedere, morrò così, ma questo non lo farò.

Dite a uno che si ubriaca:- Lascia il vino! Dite a uno che ha l’abitudine di bestemmiare:- Lascia la bestemmia! È impossibile, perché è diventato schiavo del peccato.

Invece chi ascolta la mia parola, dice Gesù, non solo diventa mio discepolo, ma la verità lo farà veramente libero.

  1. La fedeltà alla Parola rende figli di Dio

Essere schiavo del peccato significa essere schiavo non solo delle abitudini cattive, ma diventare figlio del diavolo.

Con la grazia si diventa figli di Dio, col peccato si diventa figli del diavolo. Ecco perché Gesù dice ai suoi avversari: Non mi seguite perché siete figli del padre vostro, il diavolo.

– Il nostro padre è Abramo!, gli rispondono.

– Macché Abramo! Abramo ha fatto le opere che io sto insegnando a voi, invece voi siete figli di un altro padre.

Se saremo fedeli alla Sua parola, saremo discepoli del Cristo, conosceremo la verità, saremo liberi e saremo figli di Dio.

conclusione

Che cos’è la verità? La verità non è una parola, è una persona, è il Cristo. L’ha detto espressamente sulla scalinata del tempio: Io sono la Via, la Verità e la Vita. Io sono la Verità.

Il Cristo, che è la verità, ci farà conoscere la verità, ci renderà liberi, ci farà figli di Dio. Come? Per mezzo della luce.

La verità è luce. Ci fa vedere il pericolo e noi non ci andiamo dentro, ci fa vedere l’abisso e noi non ci cadiamo; ci fa vedere il bene e noi lo facciamo.

Cristo è anche forza, cioè grazia, per mezzo della quale faremo come lui dice. Ci farà conoscere, ci farà vedere la verità e ce la farà fare.

Partiamo da Dio e ritorniamo a Dio. Partiamo dal Cristo che ci fa conoscere la verità e arriviamo al Cristo che ce la fa fare. Ecco che cosa significa essere figli di Dio e discepoli del Cristo.

Vale la pena ascoltare Dio, perché diventeremo autentici uomini e autentici figli di Dio.