Accogliamo il Cristo nella nostra vita -Mt 4, 12-23

Mt 4, 18-22 – La fede viene dall’ascolto della Parola di Cristo – 2011

Mt 4,12-17.23-25 – Gesù è la luce del mondo – 2012

Mt 4, 12-17.23-25 – Gesù predica la buona novella

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

Martina Franca 27.01.2002

CONVERTITEVI

(Mt 4, 12-23)

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La parola che oggi mi ha colpito, leggendo il vangelo di Matteo, è: “Convertitevi”.

Gesù dice: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino” (Mt 4, 17).

A me ha colpito la parola “Convertitevi”, e ciò che il Signore ha detto a me lo dico a voi.

Vi darò quattro messaggi che spiegano il comando di Gesù: “Convertitevi”.

 

  1. Vi invito a guardare profondamente nel vostro cuore per vedere se c’è una creatura che contende il posto a Cristo

Dovete farvi un esame di coscienza; ma prima di tutto dovete chiedere al Signore la grazia di poter guardare profondamente nel vostro cuore.

Siate crudeli nell’esame di coscienza e vedete se c’è una creatura, animata o inanimata, che contende il posto a Cristo. Io questa creatura l’ho trovata. Qualcuno ne ha più di una; ma una c’è certamente. Io ho una creatura che contende il posto al Cristo, infatti la penso più di quanto penso al Cristo; mi rifugio in questa creatura.

  1. Siete ancora legate alle cose terrene e poco alla vita spirituale

Ci sono in voi delle creature che contendono il posto a Cristo; siete ancora legate alle cose della terra. Le creature cui siete legate possono trovarsi tra gli uomini, tra gli animali, nel regno vegetale e nel regno animale.

Chi è legato alla vita spirituale risolve tutti i problemi dando la precedenza alla vita spirituale. Questa è la ragione per cui io non sono riuscito ancora a capire chi viene a chiedermi il permesso di non fare gli Esercizi spirituali, di non fare il Ritiro, di non partecipare agli incontri di famiglia o di aggiornamento!

Fatevi l’esame di coscienza, e se ci sta nel vostro cuore una creatura che contende il posto al Cristo cacciatela.

Ci siamo consacrati a Dio! A Cristo abbiamo detto: Tu sei il mio sposo!, perciò non possiamo stare a discutere.

Bisogna decidersi una volta per sempre e tagliare tutti i legami che ci legano alle cose terrene, e riallacciare tutti i legami che ci legano alla nostra vita spirituale. Dobbiamo, come dice il Papa, prendere il largo e mirare alla santità.

  1. Vi invito a decidervi per la conversione quotidiana per Iddio e per la preghiera

La preghiera è il mezzo principale che ci unisce a Dio.

Decidiamoci per Iddio; ma prima dobbiamo deciderci per la conversione quotidiana. Ogni giorno ci dobbiamo convertire, e soprattutto lo dobbiamo fare noi Minimi che abbiamo come carisma la penitenza. Il primo aspetto fondamentale della penitenza è la conversione, non di una volta all’anno, ma di ogni giorno.

Dovete decidervi, perché ancora non vi siete decise! Non vedo che avete messo al primo posto Dio. Lo dovete porre al primo posto. Al secondo posto potete mettere chi volete, ma prima viene Dio. E poiché Dio non sta al primo posto, dobbiamo convertirci, cambiare rotta.

Avremo, da parte delle passioni, del mondo e del demonio, la tentazione di mettere altre cose al posto di Dio, ecco perché la conversione deve essere di ogni giorno.

Al primo posto dobbiamo mettere Dio, e per arrivare a Dio il mezzo dei mezzi è la preghiera.

  1. Per convertirsi è necessario lasciare il peccato e amare Dio con tutto il cuore e il prossimo come se stessi

Io non vi chiedo né la mortificazione né la riparazione, ma vi chiedo di dare a Dio almeno il primo aspetto fondamentale della penitenza, che si chiama conversione.

Convertirsi significa lasciare il peccato. Se c’è una creatura che toglie il posto a Cristo, significa che non abbiamo lasciato il peccato. è inutile dirvi: Amate Dio; amate il prossimo!, se poi amate le creature prima di Dio. Questa è la caricatura dell’amore.

Per convertirsi bisogna lasciare il peccato e osservare i due comandamenti dell’amore:

“Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente. Amerai il prossimo tuo come te stesso” (Mt 22, 37-39).

         CONCLUSIONE

Questa conversione dovete realizzarla in voi e questa conversione dovete annunziare agli altri. Bisogna lasciare il peccato e amare Dio, bisogna decidersi una volta per sempre di convertirsi!

Il lavoro di conversione deve essere quotidiano, il mezzo per raggiungere il fine deve essere la preghiera.

Tutto potete lasciare, ma non la preghiera. Potete lasciare anche il digiuno o la mortificazione, ma la preghiera no.

Questa conversione dovete realizzare in voi e questa conversione dovete annunziare agli altri.

Figlie mie, dobbiamo compiere questo atto di umiltà e riconoscere che non siamo stati di parola. E se non siamo stati di parola, da oggi dobbiamo essere di parola almeno nell’essenziale.