Parla al mio cuore: ti desidero! At 13, 46-52 – Gv 10, 27-30

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.
08.05.1982

VEDERE DIO IN OGNI AVVENIMENTO

(At 13, 44-52)

  1. Non conosciamo il progetto di Dio

 All’inizio di tutto c’è Dio , perché Dio è l’operatore di ogni bene. Noi vogliamo collaborare con Dio , ma il progetto di Dio non lo conosciamo; ecco perché dobbiamo vivere di fede.

Chi crede non vede, perché nell’istante in cui si vede, cessa la fede. Tommaso, tu hai creduto perché hai visto! Ma questa non è fede. Prima dovevi credere, quando gli altri apostoli ti hanno detto che ero risorto, gli disse Gesù. Saranno beati coloro che crederanno senza aver visto. Ecco la nostra fede.

            Il progetto di Dio , voi ed io non lo conosciamo, non lo vediamo. Se non lo conosciamo come facciamo ad eseguirlo? Sarà Dio , volta per volta, che ci farà vedere quello che dobbiamo fare; ma non interviene mai in forma positiva. Non interviene nella vita di un uomo, né mia né vostra, per dirgli ciò che deve fare. Non verrà mai a dirci: sposati con Tizio o sposati con Caio. Se riandate ai vostri matrimoni, vedrete che là c’è stato Dio che vi ha fatto conoscere quell’uomo, quella donna che voi avete sposato.

Dio non verrà mai a rivelarti il suo progetto su di te, se ti devi sposare o non ti devi sposare, lo devi capire tu.

  1. Dio manifesta la sua volontà in forma negativa

 La volontà di Dio si capisce in senso negativo, cioè ti fidanzi con Peppino, dopo dieci giorni, un mese, il fidanzamento si rompe. Significa che non è per te questo uomo. Allora ti fidanzi con un altro giovanotto; neppure questa volta riesci a concludere. Che significa? Che non ti sposerai con questo giovanotto. Passano due anni, cinque anni, sei anni, sette anni, non arriva più nessuno. Significa che non ti sposerai. È inutile che aspetti, non arriverà nessuno, perché Dio non ti ha preparato il giovanotto che invece ha preparato per quell’altra ragazza.

Ma io mi voglio sposare! Aspetta, ma non arriverà più nessuno, perché Dio non ha creato l’uomo per te. Io vedo che qualche mamma si dispera perché la propria figlia non si sposa. Io non mi
sarei disperato per niente. È Dio che ha stabilito se si deve sposare o non si deve sposare. Noi non c’entriamo proprio per niente. Dite: ho lavorato, ho avuto i figli, li ho sistemati, e dieci milioni stanno da parte, caso mai ti sposi. Se non ti sposi te li pigli e te li mangi. Contenta tu e contenta io. Il vero padre e la vera mamma non siete voi. È Lui. Se vivrete così, sarete più felici. Io non mi sarei disperato perché non si sposa una figlia! Avrei mandato a chiamare un complesso di quattro giovani, li avrei pagati, li avrei portati a casa mia e avrei detto: Suonate e cantate, perché mia figlia non si sposa. Si vede che il padre e la madre hanno bisogno dell’assistenza di quella figlia. Invece se si fosse sposata, se ne sarebbe andata a Milano e quelli che avrebbero fatto? Anche alla vostra vecchiaia pensa Dio , e non punisce nessuno, è sempre un atto di bontà infinita verso tutti, anche la morte, anche la malattia!

 

  1. Paolo è andato dai pagani perché perseguitato dagli Ebrei

 San Paolo era stato designato dallo Spirito Santo alla conversione dei pagani. Paolo e Barnaba andarono ad Antiochia, ma non andarono a parlare ai pagani, bensì ai Giudei. Loro, che erano giudei, non pensavano nemmeno lontanamente di andare a parlare ai pagani, per convertirli. Non ci sopportano i Giudei, pensavano, che già conoscono l’Antico Testamento e che sanno che il Cristo deve venire, immaginate i pagani che cosa faranno! Ci prenderanno a sassate! Come potevano dire ai pagani che esisteva un solo Dio , quando loro ne avevano a migliaia? Tra l’altro i loro dei erano divinità che proteggevano i vizi, e i vizi piacciono a tutti! Chi si ubriacava aveva il suo Dio , ed era felice. Chi aveva più mogli o più mariti era felice, perché c’era la divinità che lo proteggeva.

Non sapevano come sarebbe avvenuta la conversione dei pagani, loro vivevano alla giornata. Vanno ad Antiochia, e il sabato Paolo predica agli Ebrei, che però li pigliano a sassate. Scuotono la polvere dai loro calzari e vanno altrove. Lasciano Antiochia di Pisidia e se ne vanno in un altro paese, a Iconio, ma anche da lì devono fuggire. Allora vanno a parlare ai pagani, costretti dal fatto che gli Ebrei non li volevano ascoltare. I pagani invece, mentre Paolo parlava, lo ascoltavano e gli credevano.

È avvenuta la conversione dei pagani, contro le aspettative di Paolo. Si aspettava infatti di essere preso a sassate, invece lo hanno ascoltato, si sono convertiti, hanno creduto, si sono battezzati e hanno ricevuto lo Spirito Santo. Paolo ha capito quello che doveva fare attraverso l’intervento negativo di Dio .

San Paolo doveva parlare ai pagani, ma Dio non glielo ha detto. San Paolo è andato da chi, secondo lui, doveva ascoltarlo. Quelli non lo hanno voluto ascoltare, anzi lo hanno perseguitato, lo hanno cacciato, ed è andato dagli altri. Così manifesta Dio la sua volontà. Noi invece, quando le cose ci vanno male ci mettiamo a gridare: “Signore, Signore!”. Allora Dio deve fare la nostra volontà; non noi la sua!

L’intervento negativo di Dio nella nostra vita significa che questa è la volontà di Dio . Tu avevi stabilito di andare a Roma, un giorno prima si ammala tuo marito. Vuol dire che a Roma non devi andare, ma devi stare a fianco a tuo marito. Se fosse dipeso da te, saresti andata veramente a Roma, ma solo Dio sapeva che andando a Roma, saresti andata a finire sotto una macchina. Tu non lo saprai mai. Solo Dio lo sapeva, e poiché ti vuole bene, ha mandato la malattia a tuo marito e ti sei fermata.

Ecco perché Gesù ha detto: Beati voi quando soffrite. Beati voi quando le cose vanno storte; perché quando una cosa va storta, secondo il nostro pensiero, quello è un atto della bontà infinita di Dio .

            conclusione

Dobbiamo baciare le mani di chi ci ostacola, di chi ci perseguita, di chi ci ferma. Ecco perché non vi capisco più, quando mi dite: “Padre! Padre!”. È grazia di Dio , bisogna vivere di fede. Proprio quando Dio ci nega qualche cosa, proprio allora ci manifesta il suo piano d’amore. Se crediamo vivremo diversamente.

Ve lo dico con tutto il cuore: sappiate vedere Dio in tutti gli avvenimenti, perché Dio sta all’inizio, nello sviluppo e al termine degli avvenimenti.

Diceva san Paolo: “In lui viviamo, ci muoviamo ed esistiamo” (At 17, 28).

Sono parole vere!