Perseguitami Gesù, voglio servirti! – At 9, 1-20 – Gv 6, 52-59

Gv 6,52-59 – I diversi effetti dell’Eucaristia in coloro che la mangiano

Gv 6, 52-59 – Gli effetti della comunione

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.m.

Taranto, 14.04.1978

LA STORIA DI OGNI UOMO E DEL MONDO

è NELLE MANI DI DIO

(At 9, 1-20)

Questa sera mi fermerò sulla prima lettura che tratta della conversione di Saulo. Ho letto attentamente la vita di quest’uomo e mi ha molto colpito. In questa vicenda si vedono tre personaggi: Saulo, Anania e il Signore.

 

  1. Saulo è fermato da Dio sulla via di Damasco

 

Saulo sin da giovane era stato discepolo del grande Gamaliele ed era diventato un perfetto fariseo. Lo troviamo da ragazzo presente alla lapidazione di Stefano. Infatti ai suoi piedi deponevano i mantelli coloro che lapidavano Stefano. Poi lo troviamo persecutore della Chiesa di Gerusalemme. Si era fatto dare il permesso di scovare e imprigionare i cristiani dai sommi sacerdoti e aveva messo in prigione uomini e donne della Chiesa di Gerusalemme. Sistemata la Chiesa di Gerusalemme aveva ottenuto il permesso di perseguitare la Chiesa di Damasco, perché anche là c’era un gruppo di cristiani. Voleva sgominare il cristianesimo, ma sulla strada di Damasco Dio lo atterra e gli dice:- Saulo, perché mi perseguiti? E lui:- Chi sei, o Signore? E il Signore a lui:- Tu volevi andare a Damasco. Ci andrai, ma farai quello che dico io. Ti sarà detto lì quello che devi fare.

  1. Anania è inviato da Dio a salvare Saulo

 

L’altro personaggio è Anania. Il Signore gli fa vedere in rivelazione la conversione di Saulo e lo manda da lui. Ma questo cristiano, che doveva essere impegnato nella salvezza dei fratelli e quindi anche dei persecutori, più vede la difficoltà, più si ritira con la scusa di pregare, di pensare ai fatti suoi. Il Signore dovette ingiungergli due volte di andare da Saulo.

La prima volta gli disse di andare da Paolo e di imporgli le mani per ridargli la vista; la seconda volta per rassicurarlo sulla conversione di Saulo. A Paolo, il persecutore, era bastata una rivelazione per convertirsi; ad Anania, l’uomo impegnato nella conversione dei suoi fratelli, ci sono volute due rivelazioni.

  1. Dio ha in mano la storia del mondo

 

Il terzo personaggio è Dio , che interviene nella storia dell’uomo, di tutti gli uomini e cambia il corso della storia. Interviene nella vita di Paolo e trasforma un persecutore in apostolo. Guardate le vicende dell’Italia e del mondo. Non pensate che si preparano tempi oscuri, sono già oscuri, ma quando il Signore vorrà, interverrà e cambierà il corso della storia. Ora lascia libero corso agli avvenimenti, ma quando interverrà, cambierà la situazione dalla sera alla mattina. Voi pensate che le sorti dell’Itali sono in mano di questo o quel partito? No, sono nelle mani di Dio . Dobbiamo spingere Dio ad intervenire con la sua misericordia. E la misericordia di Dio è mossa dalla preghiera e dalla sofferenza.

Non vi offendete, ma io stimo tra i miei fedeli i bambini e i vecchi. Dicono che la parrocchia di San Francesco di Paola è la parrocchia dei vecchi. Magari tutti i vecchi della mia parrocchia stessero qui in chiesa a pregare! Cambieremmo subito le sorti di Taranto e dell’Italia.

            Quanto vale la preghiera dei bambini dinanzi a Dio , perché è la preghiera degli innocenti! Se voi sapeste quanto vale la preghiera dei vostri figli, li fareste sempre pregare dalla mattina alla sera.

L’altra categoria che stimo è quella dei vecchi. I bambini sono gli innocenti, i vecchi sono il buon ladrone, sono quelli che si sono goduti la vita e ora dicono:- Gesù mio, misericordia. Abbiamo peccato, abbi pietà di noi! Quanto vale la preghiera dei vecchi! Io l’altro giorno, lasciando mia madre che ha 89 anni e che voleva ancora preoccuparsi della cucina, le ho detto: Mamma, ora prenditi una corona in mano e recita rosari, non preoccuparti di niente. Di’ rosari, così sarai utile ai tuoi figli, a me che sono tuo figlio, e ai tuoi nipoti. E preparati ad incontrarti con il tuo Dio .

            L’altra arma che piega Dio , che lo costringe ad intervenire è la sofferenza; ma la sofferenza accettata in uniformità alla volontà di Dio e offerta in unione alle sofferenze di Gesù e offerta in espiazione dei peccati nostri (e ce ne abbiamo) e dei peccati dei nostri fratelli. Non pensate che loro hanno peccato e noi no. E i peccati si scontano. Chi rompe paga. I peccati li dobbiamo pagare tutti sulla terra. Non c’è peccato che non sarà pagato. Voi credete
che stiamo facendo la legge sull’aborto e non la pagheremo? Quello che sta succedendo in Italia è una tirata d’orecchie da parte di Dio . Beato chi lo capisce! Alla Camera da una parte si fa la legge contro il terrorismo, contro la violenza, e dall’altra si vota la legge a favore dell’aborto. L’omicidio è sempre omicidio, sia se si spara a un giovane di diciotto anni, sia se si ammazza un bambino nel seno della mamma. Più volte me lo sono chiesto: se io fossi medico mi rifiuterei di praticare l’aborto; non sono mica un macellaio! Dinanzi a Dio è sacra la vita di uno di trent’anni, come è sacra quella di tre mesi.

            conclusione

Dinanzi a Dio non esistono grandi e piccoli, non esiste il partito A e il partito B; dinanzi a Dio siamo tutti figli. Il sangue di Abele grida vendetta al cospetto di Dio . Il sangue di questi innocenti uccisi nel seno della mamma grida giorno e notte vendetta al cospetto di Dio . Questi delitti si devono pagare e li pagano tutti. E allora uniamo le nostre preghiere e le nostre sofferenze, accettate e offerte, per muovere la misericordia di Dio ad intervenire e cambiare il corso della storia.

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