Chiamati a diffondere l’amore – Mt 10, 1-7

Gn 42, 21-22 – Grava su di noi la colpa del nostro male

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

Martina Franca  08.07.1992

LA MISSIONE DELLA MISSIONARIA DELLA PAROLA:

SCACCIARE I DEMONI, GUARIRE LE MALATTIE, ANDARE DAI BAMBINI

(Mt 10, 1-7)

  • Il Signore affida ai discepoli il duplice potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e di infermità

 

  1. Il potere di scacciare i demoni

Scacciare i demoni significa liberare il prossimo dal peccato mortale; perché chi commette il peccato mortale, come dice Gesù, è figlio del diavolo (cfr. 1 Gv 3, 8).

Quando annunziate la Parola di Dio, annunziate il regno di Dio, quindi ci deve essere la lotta contro il demonio. Ma prima di eliminare il peccato mortale dall’anima del prossimo, è necessario rimuoverlo dall’anima nostra, altrimenti il nostro apostolato è infruttuoso perché non unito a Cristo.

Se è in grazia, l’apostolo è unito a Dio e opera come il Signore vuole; ma se non lo è, parla a vuoto senza concludere nulla.

È bene ricordare sempre che il primo gradino della penitenza è proprio la conversione totale, il rifiuto del peccato e la scelta del campo di Dio. A questa scelta dovete indurre coloro ai quali vi rivolgete nel nome di Dio. Ma prima dovete testimoniare questa scelta nella vostra vita, perché l’apostolo che non paga di persona, opera invano. Senza la grazia di Dio, dice san Paolo, siamo dei tamburi, siamo degli strumenti musicali che tintinnano (cfr. 1 Cor 13, 1), perché lo Spirito Santo non può soffiare e produrre i suoni che lui vuole se lo strumento non è nelle mani del Cristo.

Una volta che lo strumento si è staccato dalle mani del Cristo non suona più.

Io, come Padre, da voi voglio solo che lasciate il peccato e viviate in grazia di Dio. Una volta che vivete in grazia di Dio, dovete percorrere tutta la strada della santità.

La penitenza mortificazione, che è il secondo gradino della penitenza, ve la chiede san Francesco; la penitenza riparazione, che è il terzo gradino, ve la chiede Gesù Cristo. Io desidero da voi che saliate il primo gradino, che è quello della penitenza conversione: lasciare il peccato e vivere in grazia.

Se volete accontentare san Francesco dovete prima attuare la penitenza conversione e poi la penitenza mortificazione.

Nel Vangelo, Matteo sottolinea che: “Chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi” (Mt 10, 1).

In effetti con la Parola di Dio, che è sapienza e potenza di Dio, ci è stato dato lo strumento più efficace per ottenere la conversione, purché rimaniamo uniti al Cristo.

  1. Il potere di guarire ogni sorta di malattie e di infermità

Ci è stato concesso il potere di guarire ogni sorta di malattie ed infermità.

Il peccato mortale è la morte dell’anima, mentre le malattie sono prodotte principalmente dalle tre concupiscenze: superbia, avarizia, lussuria, ma in genere dai sette vizi capitali, patrimonio di tutti gli uomini.

Le malattie spirituali, come tutte le malattie, se trascurate possono debilitare l’anima sino a portarla alla morte, ovvero al peccato mortale. Non bisogna combattere dunque solo la superbia, l’avarizia e la lussuria, ma anche tutti e sette i vizi capitali, perché ciascuno di essi è una breccia a vantaggio del demonio, nel grande muro della nostra santità.

L’autentico apostolo deve impegnarsi non solo ad eliminare il peccato dalla sua anima, ma ugualmente anche a combattere ogni vizio, per incamminarsi sulla via della perfezione.

Per fare ciò è necessario percorrere tre strade: la purgativa, cioè l’eliminazione delle imperfezioni; la illuminativa, che consiste nell’esercizio delle virtù; la unitiva, che consiste nella perfetta conformità al Cristo. Naturalmente non si può giungere alla via unitiva senza passare dall’illuminativa, e prima ancora dalla via purgativa.

È sottolineato, nel passo di Matteo, che il Signore diede ai discepoli il potere di guarire ogni sorta di malattie e di infermità.

Voi Missionarie della Parola di Dio avete effettivamente un mezzo straordinario: la Parola di Dio, che è l’arma del vostro apostolato, con la quale avete il potere di guarire ogni sorta di infermità.

  • Il Signore inviò i discepoli dicendo loro di non rivolgersi ai pagani e ai samaritani, ma alle pecore perdute di Israele

Le pecore perdute d’Israele erano gli Israeliti di Gerusalemme e quelli dispersi in altre parti del mondo.

Il Signore dice alle Missionarie della Parola di Dio di rivolgere le loro cure ai fanciulli e ai preadolescenti, più che agli adulti o ad altre categorie bisognose, per non disperdere le proprie energie e per essere fedeli alla precisa scelta apostolica che hanno fatto. Ciò non comporta una minore collaborazione nel proprio ambiente parrocchiale, bensì dà ad essa un taglio specialistico.

Come in un esercito ben organizzato non si può ricoprire più di un ruolo, ma se ne assume uno ben specifico che richiede il massimo della competenza, così anche Dio “ha posto nella Chiesa in primo luogo alcuni come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi vengono i miracoli, poi i doni di far guarigioni, i doni di assistenza, di governare, delle lingue” (1 Cor 12, 28).

Nella Chiesa il Signore vi ha affidato un compito specifico, che è quello di essere profeti.

Se si rompe un tavolino bisogna rivolgersi al falegname e non al sarto, perché il primo è in grado di intervenire efficacemente per riparare il danno, il secondo no; così è per voi.

È bene che le Missionarie della Parola di Dio considerino con maggiore scrupolo la missione loro affidata e le rimangano fedeli! San Paolo ci teneva a dire di essere stato inviato a convertire i pagani, mentre Pietro doveva portare la salvezza ai circoncisi, e ciò per volontà di Dio (cfr. Gal 2, 7).

Voi, Missionarie della Parola di Dio, non vi dovete occupare di qualsiasi tipo di apostolato, anche se vi viene richiesto dal Vescovo o dal Parroco, ma dovete attenervi al vostro apostolato specifico, difendendolo a denti stretti, perché così fate la volontà di Dio.

La fedeltà alla propria missione ha per voi una motivazione particolare. Nella nostra società i più trascurati, i più abbandonati sono proprio i fanciulli e i preadolescenti, mentre maggiore attenzione è rivolta agli adulti.

In realtà, il patrimonio umano e spirituale degli adulti è la conseguenza logica dell’istruzione che è stata data loro da bambini. L’esperienza infatti insegna che ciò che si comunica ai bambini rimane nel loro bagaglio di conoscenze per tutta la vita; ciò che invece si partecipa agli adulti è spesso dimenticato.

Il vostro apostolato specifico ha poi un significato ed un più valido fondamento nell’amore di predilezione di Gesù per i piccoli, che ha circondato di tenerezza e di affetto. È per questo che quando i bambini andavano a disturbarlo mentre predicava, incurante delle proteste degli apostoli li accarezzava e poi zittiva gli apostoli con autorità dicendo: “Lasciate che i bambini vengano a me” (Mc 10, 14).

CONCLUSIONE

La gloria e il gradimento di Gesù erano i piccoli, cosicché le Missionarie della Parola di Dio, accettando questo atteggiamento di Gesù, lo perpetuano nei secoli, facendone la propria gloria.

Le Missionarie della Parola di Dio hanno, infatti, un apostolato di gran valore, quello profetico, secondo solo a quello sacerdotale. E come campo apostolico, secondo la concezione di Gesù, il migliore è quello dei bambini, dei fanciulli e dei preadolescenti.