Maria, concepita senza peccato originale – Lc 1, 26-38

Da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M

Ostuni, 25.08.1963

MARIA, MADRE DI DIO, È LA PREDILETTA DI DIO E LA NOSTRA PREDILETTA
(Lc 1, 26-38)

I. PREDILETTA DI DIO

La Vergine è la prediletta di Dio perché l’ha resa:
1. Madre
La Madonna è stata fin dall’eternità, perché fin dall’eternità il piano divino prevedeva
che il Figlio di Dio si sarebbe incarnato, e incarnandosi avrebbe assunto l’umana natura da una
donna. Questa donna doveva essere Maria Santissima.
La predilezione di Dio verso questa creatura è fondata sul fatto che doveva essere “Mater Dei”, la
madre di Dio. Tutti i privilegi che ha avuto questa creatura sono venuti in base a questa dignità
altissima a cui Dio l’aveva destinata: la maternità divina

2. Concepita senza peccato originale 
Un altro segno di predilezione è che Maria Santissima è stata concepita senza peccato originale.
Tutto quello che Dio poteva mettere in una creatura l’ha messo in Maria Santissima. Non
troveremo mai più, in un’altra creatura quello che ha avuto Maria Santissima.
Il privilegio dell’immacolato concepimento è un privilegio eccezionale, avuto dalla Vergine in
virtù dei meriti di nostro Signore Gesù Cristo, perché tutti i nati da donna nascono col peccato
originale. Maria Santissima è nata da donna, quindi doveva non soltanto nascere, ma anche essere
concepita nel peccato. Dal primo istante dell’infusione dell’anima nel corpo, preparato dai
genitori, doveva avere questa macchia, che poi poteva essere cancellata, come in san Giovanni e
nel profeta Geremia, nel seno materno; poteva, come a noi, essere cancellata dopo la nascita; ma la
concezione doveva avvenire nel peccato.
Dice il profeta Davide: Nel peccato sono stato concepito. Questa espressione la possiamo e la
dobbiamo dire per tutti gli uomini, eccetto per Maria Santissima, per un privilegio speciale. Quindi
Dio per lei ha fatto un’eccezione.
C’è stata una grande discussione tra gli studiosi per poter definire questo dogma, ma l’ultima
parola è stata quella di Duns Scoto, francescano, che ha concluso tutto il suo ragionamento con le
parole: “Voluit, potuit, ergo fecit”. Lo volle, lo potè, dunque l’ha fatto. Poteva volerlo Dio? Sì.
Aveva la possibilità di poterlo fare? Sì. Quindi l’ha fatto. Questo dogma dell’Immacolato
Concepimento di Maria Santissima è stato definito dalla Chiesa, da Pio IX, nel 1854.
Nel 1858 ci furono le apparizioni di Lourdes, che furono la risposta della Madonna all’umanità. I
più accaniti oppositori del dogma dell’Immacolato Concepimento erano stati i Vescovi e i teologi
francesi; e la Madonna fece loro questo bel privilegio, questo bel regalo, apparve proprio in
Francia a Bernadette Soubirou.
Quando Bernadette le domandò:- Come ti chiami? La bella Signora rispose:- Io sono l’Immacolata
Concezione!
Veramente la Madonna è la beniamina, la prediletta di Dio; le ha dato tutto.

3. Piena di grazia
Un altro privilegio di Dio alla Vergine è stato la pienezza della grazia.
L’angelo che le disse: “Ave, piena di grazia”, era sceso dal cielo per comunicarle il piano di Dio: 

doveva diventare la madre di Dio.

“Ave, piena di grazia”! La Madonna è la piena di grazia. Tutto quello che Dio poteva mettere in
una creatura l’ha messo in Maria Santissima. Questa espressione: “piena di grazia”, significa pure,
che tutte le grazie che vengono da Dio sull’umanità passano attraverso Maria Santissima, la
mamma di Dio. Ecco perché nella storia della Chiesa Maria Santissima ha una parte preminente.
Maria Santissima non ha conosciuto il peccato, né il fomite del peccato. Ha potuto avere qualche
tentazione, come l’ha avuta Gesù, tentazioni esterne, ma non ha avuto lo squilibrio interiore che
abbiamo noi, per cui tante volte sentiamo veramente di essere inclinati al male e dobbiamo
combattere, chiedere l’aiuto di Dio per poter uscire fuori dalla lotta e poter vincere.
Maria SS. non ha avuto il fomite del peccato, era la piena di grazia, ed è questo uno dei titoli che
veneriamo di più. Quando recitiamo l’Ave Maria ne celebriamo due: nella prima parte, in cui
ripetiamo il saluto dell’Angelo: Ave Maria piena di grazia, la consideriamo veramente la tutta
bella, la tutta pura, la tutta piena delle benedizioni di Dio; nella seconda parte la consideriamo
Madre di Dio, che è il presupposto principale di tutti i privilegi che ha avuto Maria Santissima.

4. Assunta in cielo
L’ultimo privilegio ricevuto dalla Vergine è stato quello dell’Assunzione, cosa che non ha avuto
nessuna creatura.
Adamo ed Eva, se non avessero commesso il peccato originale, non sarebbero morti: sarebbero
passati dalla terra al cielo con un placido sonno. Era un dono preternaturale.
Quello che non si è potuto avverare negli uomini, eccezionalmente si è avverato in Maria
Santissima, perché non aveva mai conosciuto la colpa, e perché era la Madre di Dio. Il Figlio in
paradiso e anche la Madre in paradiso!
È vero che la Madonna è morta, ma la sua morte non è stata la separazione dell’anima dal corpo,
con tutto quel travaglio, con tutta quella lotta che accompagna tutti gli uomini; per Maria SS. è
stata un dolce sonno.
Gli apostoli presero il suo corpo e lo deposero in una tomba. Secondo la tradizione, tutti gli
apostoli stavano attorno alla loro Mamma, Regina Apostolorum, ma mancava Tommaso. Poiché
Tommaso voleva vedere il corpo della Madonna scoprirono la tomba, ma la trovarono vuota.
Trovarono dei gigli, delle rose profumate, ma non trovarono il corpo della Madonna. Quindi tutti
hanno creduto sempre che la Vergine fu presa nel suo corpo e assunta in cielo.
Mentre questo prima era una tradizione, oggi è dogma di fede, proclamato da Pio XII nell’anno
santo, il primo novembre 1950. Quindi in cielo ci sono due creature: una è l’Uomo-Dio, l’altra è la
madre di Dio, Maria Santissima; san Giuseppe no, prenderà il suo corpo quando lo prenderemo
noi, alla fine dei tempi, alla risurrezione dei corpi.
L’assunzione è un privilegio veramente eccezionale. Glielo poteva fare? Sì che glielo poteva fare!
Quindi la Madonna è stata la beniamina di Gesù.

II. LA PREDILETTA DI GESÙ

Quando noi amiamo una persona, se l’amiamo veramente dobbiamo amare anche le persone che
lei ama.
Gesù ha amato in una maniera particolare, particolarissima la sua mamma Maria santissima, tanto
che noi per poter determinare questo amore di Dio per la Madonna dobbiamo dire: è stata la sua
prediletta. Ebbene, se noi amiamo veramente Gesù dobbiamo amare tutte le creature che Lui ha
amato.
Egli ama tutte le creature, però esiste una gradazione nell’amore: alcune si amano di più, senza
offendere le altre; altre si amano di meno. Tutte si amano, ma alcune sono le privilegiate, le
beniamine. Gesù ha amato in una maniera particolare, particolarissima Giovanni, infatti lo si
chiama il discepolo prediletto; quindi ha avuto i suoi beniamini. Non vi spaventate, non vi
ingelosite quando una persona ama in una maniera particolare un’altra; né quando voi amate in una
maniera particolare un’altra vi dovete allarmare, l’ha fatto Gesù, l’ha fatto la Madonna!

La Madonna aveva un discepolo prediletto, era lo stesso discepolo prediletto di Gesù, san
Giovanni. E se ha amato delle persone di più delle altre, anche se noi siamo tutti figli, queste sono
state gli apostoli. Sotto il manto della Madonna, ai suoi piedi, stretti, stanno i dodici apostoli.
Quando Pietro peccò, non andò da Gesù, andò dalla Madonna, andò dalla mamma, e fu la
Madonna che lo prese sotto il suo manto e lo confortò assicurandogli il perdono del Figlio.
Quando Gesù è risuscitato, la prima persona da cui si è fatto vedere è stata la Madonna; e dice la
tradizione che la Madonna gli abbia parlato di Pietro, di questo figlio prediletto. Gesù dopo essere
apparso alla Maddalena e alle pie donne è apparso a Pietro. Noi sappiamo solo questo dal vangelo:
“apparve anche a Pietro”, ma che cosa Gesù abbia detto a Pietro, e Pietro a Gesù nessuno lo sa;
tutti dicono che non abbiano detto niente: si siano soltanto incontrati e si siano parlati con gli occhi
e con le lacrime. L’uno con le lacrime e l’altro con le carezze. Pietro si sarà gettato ai piedi di
Gesù e non avrà avuto la forza di dire niente; sarà stata tanta l’effusione del suo cuore che si sarà
soltanto messo a piangere. Gesù gli avrà potuto dire: Coraggio, alzati! L’avrà accarezzato, gli avrà
detto: Non ti preoccupare, vai avanti, perché se grande sei stato nella colpa, grande devi essere
nell’amore! E difatti grande è stato poi nell’amore. È stato condannato a morire come è morto
Gesù, ma lui ha detto: Non sono degno di morire come è morto il mio Maestro, mettetemi in croce,
però a testa in giù.

III. LA NOSTRA PREDILETTA
Se noi dobbiamo amare tutte le creature che ama Dio, dobbiamo amare gli amici e i nemici, ma in
modo particolarissimo, poiché esiste una gradazione nell’amore, dobbiamo amare la Madonna,
perché l’ha amata Dio in una maniera particolarissima. Quindi deve essere la nostra prediletta.
Prediligere significa diligere più degli altri, amare più degli altri, questo è il termine latino.

1. La dobbiamo prediligere perché è la nostra mamma
Madre di Dio e degli uomini! Quando si ama il Figlio si ama la Mamma; quando si ama la
Mamma si ama il Figlio.
Perché si ama la Madonna? Una ragione teologica è perché lì, ai piedi della croce, è diventata la
madre degli uomini.
La realtà del cristianesimo è la realtà del corpo mistico di Cristo di cui il capo è Gesù, e per alcuni
santi la Madonna è il collo, per altri è il cuore, secondo i punti di vista.
Quando dicono “collo” vogliono significare che tutti gli ordini che emana il cervello, quindi il
Capo, li emana attraverso il collo; in altri termini, non arrivano grazie sulla terra che non passino
per le mani della Madonna.
Altri la paragonano al “cuore”, come la parte più nobile e come la forza propulsiva della vita di un
uomo. Il cuore manda il sangue in tutte le parti del corpo, così la Madonna manda le grazie a tutti
gli uomini. Sono due paragoni che dicono la stessa realtà: la Madonna viene subito dopo Gesù.

2. La dobbiamo prediligere perché è la mediatrice di tutte le grazie
Il Concilio Vaticano II, se definirà una verità di fede, forse definirà proprio questa: la Madonna
mediatrice di tutte le grazie. È una frase prossima alla fede, ma non è di fede.
La Madonna è la mediatrice di tutte le grazie. Quindi ogni qualvolta abbiamo bisogno di qualche
grazia speciale possiamo ricorrere alla Madonna; è la persona più cara, sta proprio in mezzo tra il
Padre e il Figlio; è la regina incoronata, ai suoi piedi stanno tutti, eccetto il Padre e il Figlio. Ora
voi capite, se questa Mamma tiene tra le sue braccia questo Figlio, qualunque cosa gli chiede non
gliela può negare.
Ricordate quel bellissimo episodio tanto commovente del vangelo, quando alle nozze di Cana
venne a mancare il vino. La Madonna, nella sua gentilezza e delicatezza, pur non essendo stata
chiamata, né pregata, si accorse che c’era un disguido in quella festa, e rivolta al Figlio, che non aveva ancora operato nemmeno un miracolo, disse: Non hanno più vino! E Gesù rispose: Che
importa a me e a te, o donna?
La mamma, che conosceva il figlio, dinanzi a quella risposta non si scoraggiò, né si offese, ma
chiamò i servitori e disse: Fate quello che lui vi dirà.
“Non hanno più vino!”. Una semplice parola dice la Madonna, e Gesù le concede il miracolo.

3. La dobbiamo prediligere perché siamo suoi figli
Sempre figli della Madonna siamo! Per cui, quando le cose sembrano disperate, c’è questa
Mamma tanto bella, tanto buona che ci viene incontro. Voi avete l’esempio delle vostre famiglie,
quando non riuscite a spuntarla col papà, c’è la mamma che la spunta. Quella che protegge
veramente i figli è sempre la mamma, per cui la Madonna è veramente quella donna che copre
tutto col suo manto.
Nella mia vita ho visto tanti miracoli; ma ve ne racconto uno che mi è rimasto tanto impresso e che
potrebbe essere utile anche a voi.
Fui chiamato, una sera, al capezzale di un moribondo. Arrivai verso le otto, convinto che questo
vecchio di una ottantina d’anni volesse confessarsi.
Gli dissi:- Ti vuoi confessare? Rispose di no.
Io credevo che scherzasse:- Come no, stai per morire! Come ti devi presentare davanti a Dio?
– No, non mi voglio confessare. Difatti si voltò dalla parte opposta e mi diede le spalle. Non
sapevo cosa fare. Ero sacerdote novello. Avevo sentito nella mia formazione sacerdotale che basta
rivolgersi alla Madonna per ottenere qualsiasi miracolo; allora dissi ai familiari:- Recitiamo il
rosario, chiediamo alla Madonna questa grazia.
Ci mettemmo a recitare il rosario con questa intenzione. Quando finì il quarto mistero, il vecchio si
voltò verso di me e disse:- Confessami!
Non era finito nemmeno il rosario. Quaranta Ave Maria avevamo detto! Tutti uscirono dalla stanza
e si confessò, ma proprio con tutte le disposizioni. Ricevette gli ultimi sacramenti e poi seppi che
alle due di notte era morto. Questo è un miracolo proprio constatato da me.
Quando qualche volta mi va male qualche cosa, io faccio sempre così, e l’ho consigliato anche a
voi, mi rivolgo alla mia Madonna del Miracolo. La nostra è la Madonna del Miracolo. Quando
abbiamo bisogno di miracoli dobbiamo rivolgerci alla Madonna. Qualche volta dilaziona la sua
azione, la rimanda nel tempo, ma la concede sempre. Si tratta di aspettare un po’; ma veramente
per noi è la Madonna del Miracolo.
La stessa conquista delle altre sorelle non sarà frutto della nostra capacità intellettiva, né del nostro
saper fare, ma sarà frutto dell’intervento della Madonna. Datela questa soddisfazione alla
Madonna. Io vi pregai e anche oggi vi prego nuovamente di continuare a recitare il vostro rosario
per l’Istituto, per le vocazioni, saprà lei come fare!
È tanto bello poter dare questo onore alla nostra Madonna del Miracolo. È lei che è stata all’inizio
della nostra vocazione, e se è stata all’inizio della vocazione, deve proteggere tutta la vocazione.
Quando viene il demonio a chi vi dovete rivolgere? Alla Madonna, a colei che ha schiacciato il
capo del serpente. Lei verrà e vi libererà da ogni cosa.

CONCLUSIONE
1. Dobbiamo imitarla
L’imitazione verterà in modo particolare sull’umiltà e sulla carità.
“L’anima mia magnifica il Signore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva”. Ed era Madre
di Dio!
“Mi ha fatto grande colui che è potente”. Non io! Io per me sono niente. Coloro che non
avevano niente li ha riempiti di tutte le grazie, invece coloro che erano pieni di doni li ha mandati a mani vuote.

2. Dobbiamo pregarla
L’amore si manifesta andando a portare un fiore a questa Mamma tanto buona, tanto bella. E il
fiore si porta soprattutto pregandola, riconoscendola come Mamma e rivolgendosi a lei tutte le
volte che si ha bisogno.
Non c’è preghiera migliore, manifestazione di amore più grande per la Madonna, se non quella di
recitare ogni giorno il santo rosario, e noi ci siamo impegnati a recitare ogni giorno il santo rosario.
Chiudo questa meditazione con le parole che dico sempre ai miei fedeli: “Un giorno senza
rosario è un giorno perduto”.