Maria, la Serva del Signore – Mt 7, 21-24

E il Verbo si fece carne

Non chi dice: Signore, Signore; ma chi fa la volontà di Dio entra nel cielo – Mt 7, 21-29

Il vero e il falso cristiano – Mt 7, 21.24-27

Maria, Virgo fidelis – Mt 7, 21.24-27

L’Immacolata è la Vergine sapiente – Mt 7, 21.24-27

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

 

NECESSITA’ DI FARE LA VOLONTA’ DI DIO PER SALVARSI

(Mt 7, 21-24)

 

 

Benedetto il Signore che viene il 25 dicembre, ma viene per salvarci.

L’uomo per salvarsi deve attuare nelle parole e nelle opere la volontà di Dio, Padre amoroso. Questo è il pensiero di Gesù, e questo è il principio che deve regolare la nostra vita.

….

 

           II. i termini della similitudine

Per farsi capire, Gesù fa una similitudine tra chi ascolta la parola e la mette in pratica e chi ascolta la parola e non la mette in pratica; cioè tra chi attua e chi non attua la Parola di Dio.

Fa un paragone, parla di una casa: L’uomo è simile a colui che costruisce una casa. Fuori paragone, l’uomo deve impegnarsi a salvarsi l’anima. Il fondamento della casa quale deve essere? Gesù dice: o la roccia o la sabbia. Chi costruisce sulla roccia, ossia chi costruisce su Cristo, sulla parola di Cristo e sulla forza di Cristo, non viene mai meno.

Attraverso la S. Scrittura, noi sappiamo che la roccia è il Signore, è Gesù, il Cristo Signore. E la sabbia chi è? È colui che costruisce la propria salvezza sulle proprie forze, sul proprio modo di vedere, per cui si può stare anche con la moglie di un altro e non dar retta a quello che dice Gesù Cristo!

Bisogna salvarsi l’anima, costruire la casa, ma bisogna fondarla sulla forza di Cristo e sulla parola di Cristo, la roccia; perché quando verranno i venti, i fulmini e le acque la casa deve rimanere ferma, non deve crollare.

 

 

         III. le difficoltà

Gesù parla di tre difficoltà dell’uomo attraverso le similitudini della pioggia, dei fiumi e dei venti.

 

  1. La pioggia

A che cosa pensa Gesù quando parla della pioggia? Alle prove, alle tentazioni della vita, alle tentazioni del demonio.

Non piove sempre nella giornata, ma di tanto in tanto; così sono le tentazioni; non è che ogni giorno siamo tentati, ma di tanto in tanto! Ci sono i lutti, viene la malattia, la prova, ma non è di ogni giorno, di tanto in tanto; come di tanto in tanto piove. Così è per le tentazioni del demonio, perché le tentazioni sono procurate dal demonio. Ricordate quello che dice san Giacomo? “Dio non tenta nessuno al male”. Le tentazioni provengono dal demonio o dalle nostre passioni. Non siamo tentati da Dio, Dio ci dà la forza per vincere le tentazioni, ma Dio non ci tenta mai; permette le tentazioni.

 

 

  1. I fiumi che straripano

Il fiume scorre e poi a un certo momento straripa, esce fuori dagli argini. A che cosa intendeva alludere Gesù? Alle passioni.

Noi le passioni le abbiamo sempre: la superbia, l’avarizia, l’ira, l’invidia, l’accidia, la lussuria, la gola. I sette vizi capitali li abbiamo sempre, e scorrono e non ci danno fastidio; di tanto in tanto si gonfiano e straripano. Questo intendeva dire Gesù. È una difficoltà. Ci sono dei momenti in cui chi la ferma quella signorina che vuole andare per forza con quel giovanotto? Chi lo ferma quel giovanotto che vuole andare per forza con quella signorina?

Le passioni sono talmente violente! Chi lo ferma quell’uomo che vuole andare per forza a rubare all’ufficio postale? Si prende la pistola e ammazza chi trova davanti, pur di rubare. Sono le passioni! Così la passione dell’avarizia: possedere, avere moltissimo, subito, senza lavorare. Si gonfiano i fiumi, dice Gesù.

 

  1. I venti

I venti sono le dottrine “varie e peregrine”, dice san Paolo. Ogni secolo tiene i suoi venti. Di tanto in tanto arriva qualcuno e dice: Non si recita più il Rosario! Adesso i monaci, i preti si sposano! Sono dottrine del secolo. Non dovete credere che nel secolo scorso c’erano queste dottrine, no! Volta per volta vengono fuori altre dottrine. Non c’è bisogno di dire rosari, basta un’Ave Maria!, e poi non dicono né il rosario, né l’Ave Maria.

Che significa questo pregare, questo andare in chiesa? Non vi prendono in giro? Ora Gesù Cristo ti dà da mangiare, se non vai a lavorare! E poi vanno a rubare.

Dice san Paolo: State attenti, perché ogni secolo avrà le sue dottrine “varie”, perché oggi dicono in un modo e domani dicono in un altro modo, e poi “peregrine”, strampalate.

La fine, dice Gesù, quale sarà? Che la casa costruita sulla roccia rimane salda, cioè chi ha voluto costruire la salvezza dell’anima propria sul Cristo, sulla sua dottrina e sulla sua forza, anche se viene la tentazione del demonio, anche se le passioni ribollono, anche se vengono queste dottrine varie e peregrine, quelle che noi chiamiamo le massime del mondo, sta fermo.

Un sacerdote mi diceva, dopo aver ascoltato l’Arcivescovo che ci metteva in guardia da tante dottrine che serpeggiano nella Chiesa: di tutte queste cose chi ne sapeva niente, chi ne capiva niente? Io neanche me ne ero accorto. Si vede che noi stiamo in fondo alla nave, stiamo a lavare e non ci accorgiamo di che cosa sta succedendo sulla nave della Chiesa. Però sappiate che chi segue queste dottrine non si salva, è simile a colui che ha costruito la casa sulla sabbia.

Lo sapete come faccio io per non conoscere queste dottrine? Non vedo la televisione, non leggo i giornali, né leggo riviste, né leggo i libri che dicono le ultime novità. Non ci può essere l’ultima novità, perché la novità ce l’ha portata Cristo.

Ecco perché io dico sempre: sapete quanti anni tengo io? Tengo duemila anni, io sono un vecchione, appartengo ai tempi di Gesù Cristo, io seguo il vangelo di Gesù Cristo. Le ultime dottrine allontanano i sacerdoti e i religiosi da Dio, infatti non pregano più; i cristiani non pregano più! Chi segue queste dottrine non prega più, e chi non prega muore.
CONCLUSIONE

Io seguo il Cristo e mi salvo. Me lo aspetto questo Cristo, quando morrò, che dirà: Bravo, servo buono e fedele, sei stato fedele nel poco, adesso ti do il regno che mio Padre, Padre amoroso, ti ha preparato fin dalla creazione del mondo. Quando creava il mondo pensava a te per salvarti. Sei venuto, hai fatto il tuo dovere, hai ascoltato quello che io ho detto, ti sei sforzato di fare quello che io ti ho detto, qualche volta non l’hai fatto, ti sei confessato e mi hai chiesto perdono, io ti ho lavato, bravo, vieni, il paradiso è per te.

Ecco perché in questi giorni, prima che il Signore Gesù venga a nascere nella grotta di Betlemme, noi continueremo sempre a dire: Vieni, Signore Gesù e salvami.