l’obbedienza è un atto di amore

“E in questo sta l’amore:

nel camminare secondo i suoi comandamenti” 

(2 Gv 1, 6)

1. Chi ama Dio osserva i suoi comandamenti

“Se mi amate, osserverete i miei comandamenti” (Gv 14, 15).

Chi osserva i comandamenti di Dio, ama Dio; chi non li osserva, non lo ama. è l’amore    che ci spinge all’obbedienza, diversamente non vale la pena consacrarsi. Noi non siamo   dei forzati, noi siamo degli amanti. Ubbidiamo a Dio perchè lo amiamo. L’obbedienza è sì,   un sacrificio gradito a Dio, ma è essenzialmente un atto di amore.

L’amore consiste nel volere le stesse cose e nel non volere le stesse cose. Nell’amore con Dio è sempre la creatura che deve uniformarsi al Creatore. Ecco perchè chi si consacra all’amore di Dio si mette a sua disposizione e gli dice:- Signore, cosa devo fare? Farò come tu vuoi, perchè ti amo!

La vostra mamma perchè fa mille sacrifici per voi? Perchè vi ama. L’obbedienza, per noi, non è l’obbedienza dei soldati, nè l’obbedienza degli schiavi, è un atto di amore.

Chi mi ama osserva i comandamenti. Il peccato è essenzialmente mancanza di amore.      Il peccato si manifesta come disobbedienza a Dio, come ribellione, ma all’origine c’è la mancanza di amore. Chi ama Dio fa la sua volontà. Chi più ama, più ubbidisce. Per questo    io vi chiedo l’obbedienza. Quando mi dite di amarmi, ma non fate come io dico, non  mi amate. Chi mi ama esegue ciò che io dico. La misura dell’amore è data dall’uniformità alla volontà della persona amata.

2.  L’amore di Dio consiste nell’osservanza dei comandamenti

“In questo consiste l’amore di Dio, nell’osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi” (1 Gv 5, 3).

Non si ama Dio a parole, ma con i fatti. Chi vuole sapere in che cosa consiste l’amore         di Dio, dice S. Giovanni, sappia che esso consiste nell’osservanza dei comandamenti, non in un sentimento di pietà o in una emozione.

Io ricordo che questo era il mio tormento, quando ero giovane. Poiché il mio amore non era affettivo, dato che il mio cuore non batteva a cento all’ora, mentre vedevo tanti altri confratelli pieni di fervore, pensavo di non amare Dio, e mi crucciavo.

Mi venne incontro la S. Scrittura: ti poni il problema se ami o non ami Dio? Poniti un altro problema: se osservi o non osservi i suoi comandamenti. Se li osservi, lo ami;  se non li osservi non lo ami.

Questo passo di S. Giovanni dette la soluzione al mio problema. In questo consiste l’amore di Dio: nell’osservare i suoi comandamenti. S. Giovanni aggiunge: e i suoi comandamenti non sono gravosi! Quindi si può amare con facilità questo nostro Dio, perchè non ci chiede mai una cosa superiore alle nostre forze, ma ci dà sempre la grazia di poter fare con facilità ciò che ci chiede. Se io volessi sposarmi, il matrimonio per me sarebbe gravoso, perchè non ho la grazia di affrontare il matrimonio! Così, se mio fratello volesse farsi monaco, la vita     di convento gli sarebbe gravosa, ossia impossibile, perchè non ha avuto il dono.

I comandamenti di Dio quindi non sono gravosi, tutti possono osservarli, ci vuole solo l’amore.

3. Chi osserva i comandamenti rimane nell’amore

“Se osserverete i miei comandamenti rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore” (Gv 15, 10).

Con queste parole il Cristo ci ha detto qualcosa in più. Se osserveremo i comandamenti non solo ameremo, ma resteremo nell’amore.

L’amore per noi non sarà un atto, ma uno stato di vita. Vivremo sempre nell’amore, ossia saremo uniti a Dio. E’ bello sapere questo!