Non temere di rimanere solo con Dio! – Mt 14, 13-21

tratto da una meditazione introduttiva agli Esercizi Spirituali

di P. Francesco Chimienti O.M.

LA SOLITUDINE

“si ritirò in disparte in un luogo deserto” (Mt 14, 13)

L’abitudine di Gesù di ritirarsi nella solitudine per entrare in intimo colloquio col Padre era così frequente, che gli Evangelisti non hanno potuto non rimarcarla nei loro Vangeli.

  • Necessità della solitudine

1. Nella solitudine Dio parla al cuore dell’uomo

“si ritirò in disparte in un luogo deserto” (Mt 14, 13)

“Ecco l’attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore” (Os 2, 16).

“Ha trovato grazia nel deserto un popolo di scampati alla spada”(Ger 31, 2).

C’è un luogo dove Dio parla, e questo luogo è la solitudine, il deserto. Quando sono in molti a parlare, difficilmente comprendiamo quello che ciascuno dice; ma quando è uno solo a parlare, è facile capire tutto il discorso di colui che parla.

Nella solitudine tacciono le voci degli uomini e si ode e parla solo Dio. Poiché Dio è purissimo spirito, e parla all’anima che è spirito, ha bisogno di un silenzio assoluto, di un luogo solitario. I rumori, i suoni, le parole possono essere percepiti dalle nostre orecchie, ma la Parola di Dio può essere percepita solo nell’intimo del nostro cuore, per cui non può essere ascoltata se non nella solitudine e nel silenzio. Ricordate l’episodio del profeta Elia che spaventato dalle minacce della regina Gezabele fugge, attraversa il deserto e raggiunge il monte di Dio, l’Oreb, per ascoltare la sua voce?

“Ci fu un vento impetuoso… ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento ci fu un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto ci fu un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco ci fu il mormorio di un vento leggero. Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna. Ed ecco sentì una voce che gli diceva:- Che fai qui Elia?” (1 Re 19, 11-13).

La solitudine è il luogo privilegiato dove Dio parla.

“La parola di Dio, dice il Vangelo, scese su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto” (Lc 3, 2).

  • Soltanto nel silenzio e nel raccoglimento Dio fa sentire la sua voce

“Quando preghi, dice Gesù, entra nella tua camera, e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo che vede nel segreto, ti ricompenserà” (Mt 6, 6).

Quando viene a mancare il silenzio esterno, dobbiamo crearci il silenzio interiore; dobbiamo farci nel nostro cuore una cella segregata da tutti i rumori, perchè solo lì Dio può parlare al nostro cuore.

2. Chi è generoso con Dio prova il gusto della solitudine

La solitudine è rifuggita da tutti. Tutti si lamentano della solitudine, mentre è un dono che Dio ci fa per incontrarci con Lui.

Soltanto chi ama Dio e lo ama generosamente, soltanto chi segue Dio e lo segue generosamente senza mettere limiti alla sua donazione, cerca la solitudine, e una volta trovatala la gusta.

     2. Francesco gustava la solitudine perchè il suo amore verso Dio era totale, e poiché la gustava, la cercava.

Vi auguro di gustare sempre la solitudine; sarete autentiche figlie di S. Francesco.