Ti attirerò nel deserto e là parlerò al tuo cuore…. lasciati attirare – Lc 4, 42

19-08-1993 – La preghiera solitaria

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

LA PREGHIERA SOLITARIA 

“Sul far del giorno uscì e si ritirò in un luogo deserto” (Lc 4, 42)

I— la preghiera solitaria è la preghiera specifica del Cristo

1. – del Cristo

Il Vangelo ci rivela che la preghiera del Cristo era solitaria.

Per pregare si ritirava nella solitudine, si allontanava anche dagli Apostoli, non solo dalla folla.

“Sul far del giorno uscì e si ritirò in un luogo deserto” (Lc 4, 42)

“In quei giorni Gesù se ne andò sulla montagna a pregare e passò la notte in orazione “ (Lc 6, 12).

“Al mattino Gesù si alzò quando era ancora buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava” (Mc 1, 35).

“Congedata la folla, sali sul monte, solo, a pregare Venuta la sera, egli se ne stava ancora, solo, lassù” (Mt 14, 23).

“Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto (Lc 4, 1).

I luoghi preferiti dal Cristo per pregare erano il deserto, la montagna, i luoghi solitari, perché li poteva entrare in un dialogo profondo e indisturbato col Padre suo.

2 — Di S. Francesco di Paola

La preghiera solitaria era anche la qualità specifica della preghiera di S. Francesco di Paola.

Egli faceva il vuoto attorno a sè per non dissiparsi, e custodiva il suo cuore ritirandosi nella grotta o nell’oratorio. Lo stesso convento, la stessa chiesa, per lui non era il luogo ideale per pregare. S. Francesco per pregare cercava la solitudine, e quando necessariamente doveva stare lontano dalla sua grotta, se la ricreava dovunque andava. Così. ha fatto alla corte del Re di Napoli e così ha fatto alla corte del Re di Francia.

II — LA PREGHIERA SOLITARIA É UNA QUALITÀ SPECIFICA DELLA PREGHIERA DELLA MISSIONARIA

La Missionaria quando prega fa silenzio attorno a sè, non si dissipa e custodisce il suo cuore da tutto ciò che può distrarla. Ecco perché vi ho sempre consigliato di avere a casa vostra una stanza tutta per voi, per pregare indisturbate. E se questo non è possibile, cercatevi un altro luogo dove potervi ritirare, sarà una chiesa poco frequentata, una cappella appartata, un angolo della vostra casa dove pregare quando ancora tutti dormono.

Si può fare silenzio attorno a sè  anche di giorno, purchè si cerchi la solitudine e il raccoglimento.

La Missionaria prega raccolta, perché nei raccoglimento trova spesso una dolce facilità a conversare con il suo Dio Quando la Missionaria prega preferisce il nascondimento e la solitudine. Questo stile non l’avete ancora preso!

Vorrei che quando pregate preferiste il nascondimento e la solitudine. Nessuno deve sapere che voi state pregando, perché la Missionaria vive nel nascondimento.

Se poteste scegliere proprio il deserto, la montagna, la solitudine, così come faceva il Cristo e come faceva S. Francesco, sarebbe ancora moglio! Ci sono infatti alcuni che a fine settimana se ne vanno fuori, in luoghi solitari per trascorrere una giornata di preghiera da soli, lontano dai luoghi ove sono conosciuti. Anche voi dovreste avere nella settimana una giornata per ritirarvi in preghiera.

III — LA MISSIONARIA É LA SPECIALISTA DELLA PREGHIERA SOLITARIA

Ognuno imiterà un aspetto particolare della preghiera del Cristo; la MInima imiterà questo aspetto particolare: la preghiera solitaria.

Se imparerete a pregare nel raccoglimento e nella solitudine, che cosa non riceverete da Dio? Il Signore vi darà cose stupende.

Con la preghiera solitaria entrerete subito nella contemplazione. La contemplazione è un dono che Dio dà a chi vuole, ma se cercherete la solitudine per pregare, facilmente potrete avere questo dono.

Nella preghiera solitaria le creature non vi disturberanno più e allora sarete attratte da Dio.

Nesuno arriva al Padre — ha detto Gesù — se Lui non lo attrae. Mettetevi nella solitudine e Dio vi attirerà a sè.

Figlie mie, voi non avete ancora gustato la contemplazione; quando la gusterete vedrete che le creature sono paragonabili al fetore del letame di fronte al profumo incomparabile del Cristo. Per vostra consolazione voglio dirvi che ognuna di voi è chiamata alla contemplazione, perché Dio la dà alle anime umili, e poichè la Minima per professione deve essere umile, siete fatte per la contemplazione.

Siate umili, cercate il nascondimento e la solitudine e vedrete che la contemplazione sarà il respiro della vostra anima.

Dio vuoi dare questo dono a tutte, ma non tutte vi siete messe nelle condizioni per riceverlo, che sono: l’umiltà e la solitudine.

Voi siete umili per professione, e se cercherete la solitudine gusterete Dio.

Quand’ero sacerdote novello credevo che la contemplazione era di pochissime anime privilegiate, mentre adesso posso dirvi che la contemplazione è di tutti coloro che si mettono nelle condizioni volute da Dio.

La prima condizione è l’umiltà Se la Vergine ha detto una parola, l’ha detta per esaltare una sola virtù: l’umiltà.

Il Signore ha guardato l’umiltà della sua serva (Lc 1, 48). La seconda condizione è la solitudine S. Francesco ha insegnato ai suoi frati a pregare nella solitudine. Metteva i frati in grotte distanti una dall’altra, e lui se ne andava in un’altra grotta.

Non insegnava la preghiera; li metteva nella solitudine. Se gli chiedevano: — Che cosa devo fare?

Rispondeva: — Prega!

— Ma che cosa devo dire?

— Parla, se sei capace; altrimenti sta’ zitto, così sarà lo Spirito Santo a parlare per te!

La solitudine vi distacca dalle creature e vi fa mettere Dio al primo posto.

Se poi vi trovate nella condizione di miseria, dite:

— Signore, aiutami! Abbi pietà di. me!

Il Signore vi darà il dono della contemplazione se vi farete piccole e miserevoli dinanzi a Lui. É il dono che io chiedo continuamente per voi. Non vorrei morire senza aver visto tutte le mie figlie contemplative. Per voi la contemplazione è a portata di mano. Io lo vedo, molte di voi sono delle anime contemplative, anche se non lo sanno. Anche le Aspiranti, quelle che si fanno guidare e sono docili agli insegnamenti del Padre stanno in contemplazione, anche se non continuamente.

Chi è semplice e si abbandona in Dio, è da Lui attratta.

Chi è complicata, chi ritiene che tutto deve essere frutto della sua intelligenza e della sua volontà, non ha niente, perché non è umile.

CONCLUSIONE

Siate le specialiste della preghiera solitaria, perché alla preghiera solitaria è legata la contemplazione.