Mc 8,27-35 – Chi è il Cristo
da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.
PENSARE ED AGIRE
SECONDO DIO E NON SECONDO GLI UOMINI
(Mc 8, 27-33)
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Chi non pensa secondo Dio è satana incarnato
“Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini” (Mc 8, 33).
Questo pensiero lo collego al pensiero di san Giacomo: “Non mescolate a favoritismi personali la vostra fede” (Gc 2, 1).
Gli apostoli ripetono il pensiero di Gesù, magari con altre parole. San Giacomo dice: Non mescolate a favoritismi personali la vostra fede. Non fate in voi stessi preferenze, non fate distinzione di persone.
Noi tutti dobbiamo comportarci secondo Dio e non secondo gli uomini. Chi si comporta e pensa e parla secondo gli uomini è un satana incarnato; e a Pietro, Gesù ha detto delle parole tremende. Pietro, che era amato da Gesù, quel Pietro che proprio prima che Gesù gli dicesse queste parole aveva detto, ispirato dallo Spirito Santo: Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente, quando sente dire da Gesù: Non parlate di questo mistero mio a nessuno, ma sappiate che io andrò a Gerusalemme, sarò preso, sarò ucciso, ma dopo tre giorni risusciterò, questo Pietro, senza l’aiuto dello Spirito Santo e con il suo giudizio umano gli dice: Signore, questo non ti deve capitare, per carità non parlare di questi argomenti. E Gesù gli dice proprio queste parole: Tu sei il demonio incarnato.
Gesù, parola di vita eterna, Figlio di Dio, che ha sempre controllato se stesso, l’ha chiamato satana, perché solo satana non pensa secondo Dio.
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Il cristiano deve pensare come Dio e deve agire come Dio
L’esempio ce lo dice san Giacomo. Dio ha detto: Beati i poveri; Dio ha detto: Guai a voi ricchi, ma se nella chiesa viene un ricco e gli presenti il primo posto, non mescolate a favoritismi personali la vostra fede?
Diciamo: questo è amico e va avanti; questo è nemico e lo caccio indietro. No, il cristiano non fa preferenze; il cristiano non fa favori personali: a questo sì e a quello no; come pure il cristiano non fa distinzione di persone: questa è una signorina, avanti; arriva una vecchierella, no perché è brutta. No, questo, Dio non lo ha mai pensato.
Io sono contro l’impostazione attuale di alcuni che dicono: Vogliamo i giovani. I giovani non vengono, e se le vecchie e i vecchi sentissero queste parole non dovrebbero più venire in chiesa. Dio non fa questa distinzione di giovani e vecchi, Dio guarda le anime. Che uno abbia la faccia vecchia e l’altro la faccia giovane non significa proprio niente. Io voglio le anime che devono salvarsi, le anime che devono glorificare Dio. Se sono giovani glorifichiamo Dio; se sono vecchi glorifichiamo Dio. Non è il sesso che conta, non è il portafoglio che conta, non è la giovinezza che conta; non è secondo Dio, ecco perché non l’accetto. È necessario che ci siano anime che riconoscano il Cristo, che riconoscano Dio come creatore e Signore, come benefattore. Lui vuole essere glorificato; meno siamo, meno lo glorifichiamo; più siamo, più lo glorifichiamo.
conclusione
La luce delle nostre azioni, delle nostre parole, dei nostri pensieri, deve essere il vangelo. Gesù ha detto: Beati voi poveri, guai a voi ricchi! E noi dobbiamo comportarci come ha detto Gesù, perché se lui ha preferito qualcuno, ha preferito gli ammalati, i piccoli, i sofferenti, i deboli.
Volete preferire qualcuno? Non i potenti, l’ha detto Gesù, ma i poveri. Chi fa diversamente ha questo rimprovero da Gesù: Lungi da me, satana, perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini.
Riflettete. Sono parole tremende.