A Te, mio Signore affido i miei desideri – 1Re 3, 5.7-12 _Mc 6, 30-34

2006

2010

2012

Mc 6, 30-34 – La folla cerca Gesù

Mc 6, 30-34 – Venite in disparte con me

Mc 6, 30-34 – Venite e riposatevi

Mc 6, 30-34 – Il Signore e la folla

LA PREGHIERA DI DOMANDA

(1 Re 3, 4-13)

“Signore, concedi al tuo servoche sappia distinguere il bene dal male,

 perché chi potrà governare questo popolo così numeroso?”

(1 Re 3, 9)

è la preghiera che Salomone, divenuto re, rivolge a Dio.

Se ricordate, il primo re di Israele è stato Saul; poi Saul fu ripudiato da Dio e fu scelto Davide. Dopo Davide fu scelto Salomone come successore. Salomone era il figlio di Betsabea, la moglie di Uria. Fatto re, Salomone andò a Gabaon, un luogo di culto, per implorare l’aiuto di Dio.

Salomone a Gabaon offrì al Signore dei sacrifici: mille olocausti. Poi pregò il Signore e gli chiese la sapienza per governare il popolo, in modo che chi faceva il bene doveva essere sostenuto e chi faceva il male doveva essere punito. Perché, come voi sapete, gli uomini imbrogliano: tante volte il bene lo presentano come se fosse male e il male lo presentano come se fosse bene, e il povero giudice può sbagliare. Quindi il re poteva sbagliare, e allora disse al Signore: dammi tanta grazia, tanta luce, che io possa discernere il bene e sostenerlo, il male e combatterlo nei miei sudditi.

Dio aveva detto a Salomone: Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò. Poiché Salomone chiese la sapienza, il dono dei doni, Dio gli disse: Non solo ti darò la sapienza per reggere il mondo, difatti nessuno mai è stato prima di te più sapiente, né dopo di te sarà più sapiente, ma ti darò tutte le altre cose che tu non mi hai chiesto: la ricchezza e la gloria.

  1. Se vogliamo qualche cosa da Dio, la dobbiamo chiedere

Se Salomone non avesse chiesto la sapienza l’avrebbe avuta? Ve l’assicuro io, non l’avrebbe avuta. Chi vuole qualcosa da Dio la deve chiedere. A chi chiede, Dio dà; a chi non chiede, Dio non dà.

Questa è la norma, perché Dio è ricco e noi siamo poveri e il povero deve fare l’atto di umiliazione, di stendere la mano e di chiedere.

Se viene uno da me e mi dice: Padre, mi date qualche cosa da mangiare oggi? Io potrei prendere qualche cosa, se ce l’ho, e dargliela, per cui potrà mangiare; ma se non viene a domandare, non avrà niente.

Ricordatelo sempre, se volete dovete chiedere. È errato pensare: Dio sa tutto, sa che ho bisogno di questo, per cui è inutile chiederlo. Non è così. Dio sa tutto, ma vuole essere riconosciuto come Dio, come Signore, come Creatore, come Onnipotente. E noi lo riconosciamo tale quando andiamo da lui e diciamo: Signore, me la dai questa cosa?

Gesù che sapeva bene queste cose disse: “Chiedete e vi sarà dato”.

 

  1. Dio concede sempre

Quando l’uomo chiede Dio dà, a condizione però che ciò che chiede è santo e giusto. Se chiedo il veleno per l’anima mia, Dio non me lo dà, perché la sua preoccupazione è solo questa: salvarmi, rendermi felice per tutta l’eternità. Se io chiedo una cosa che facilita la mia missione, i miei compiti, la mia salvezza eterna, Dio concede. Se invece chiedo qualche cosa che è contraria alla mia salvezza eterna e alla salvezza eterna di coloro che mi sono vicino, Dio non concede. Sappiatelo, non concede!

Quando con sincerità chiediamo a Dio qualche cosa, che secondo noi è nell’interesse dell’anima nostra, ma secondo Dio non lo è, invece di darci ciò che chiediamo ci dà un’altra cosa che noi non chiediamo, ma che è più buona, più bella, più santa. Vi porto un esempio banale: se uno chiede di vincere al totocalcio per ridurre i suoi problemi, però secondo Dio questa vincita non gli porterebbe la salvezza dell’anima perché diventerebbe matto, come è successo a qualcuno, Dio invece di dargli quella grazia gliene dà un’altra, una migliore, più santa: gli dà la possibilità di lavorare e quindi per tutta la vita può lavorare e portare a casa quello che serve ed è necessario.

         CONCLUSIONE

Chi vuole deve chiedere. Chi non chiede non riceve niente.

Bisogna chiedere secondo il piano di Dio. Chi è sincero e chiede sinceramente, anche se non ottiene quello che chiede ottiene un’altra cosa che Dio concede. Però sappiate che chi chiede riceve sempre, però a Dio bisogna dare la possibilità di poter dare ciò che per noi è buono, è santo e giusto. Dio non ci fa mai un’ingiustizia, ma ci fa sempre un dono.