Io credo: aumenta la mia fede – Mc 9, 14-2

Mc 9, 14-29 – O generazione incredula. Gesù e l’indemoniato

Mc 9, 14-29 – La fede dell’uomo muove Dio al miracolo

 

da un Ritiro ai catechisti tenuto da P. Francesco Chimienti O.M.

Grottaglie, 26.02.1995

LA FEDE OTTIENE I MIRACOLI

(Mc 9, 14-29)

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“Tutto è possibile per chi crede”

 

 

  1. Non otteniamo niente da Dio perché manchiamo di fede

Il passo del vangelo di oggi parla del sordomuto indemoniato, guarito da Gesù dopo che era stato sul monte Tabor, dove si era trasfigurato dinanzi ai tre apostoli: Pietro, Giacomo e Giovanni.

Gesù e i tre apostoli, scendendo dal monte, si avvicinarono al villaggio dove si erano fermati gli altri apostoli. Un uomo, che aveva un figlio indemoniato, aveva portato il ragazzo dagli apostoli per ottenere il miracolo della guarigione, ma gli apostoli non erano riusciti a fare il miracolo. Quando Gesù arrivò, il padre del ragazzo gli disse: “Maestro, ho portato da te mio figlio, posseduto da uno spirito muto. Quando lo afferra, lo getta al suolo ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci” (Mc 9, 17-18. 22).

Gesù non accettò questa frase, che lo offendeva nell’essenza della sua missione, e disse: “«Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede». Il padre del fanciullo rispose ad alta voce: «Credo, aiutami nella mia incredulità»” (Mc 9, 23-24).

Le parole che mi hanno colpito sono: “Tutto è possibile per chi crede” (Mc 9, 23).

Quando le ho lette ho ricordato le parole dette dall’Arcangelo Gabriele alla Vergine Maria: “Tutto è possibile a Dio”, in risposta all’obiezione posta dalla Vergine: “Io non conosco uomo”.

          A chi crede Dio presta la sua onnipotenza. Quanto vale la fede! Gesù è venuto a predicare per darci la fede. Dandoci la fede, ci ha dato la possibilità di essere onnipotenti, così come lo è Dio. Questa verità dovrebbe avere un doppio effetto: prima di tutto su di voi e poi sui vostri bambini. Voi dovete credere e far credere per mezzo della Parola di Dio.

Dinanzi all’incredulità degli uomini, Gesù dice: “O generazione incredula! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi?” (Mc 9, 19).

Gesù ai discepoli che in disparte “gli chiesero: «Perché non abbiamo potuto scacciarlo?», rispose:«Per la vostra poca fede. In verità vi dico: se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile” (Mt 17, 19-20).

In Palestina, presso la casa di sant’Anna, ho avuto modo di vedere la pianta di senapa. Chiesi dei semi e li ebbi e mi accorsi che un granellino di senapa è quanto una punta di spillo.

La mia fede non arriva ad essere quanto un granellino di senapa, altrimenti farei i miracoli!

 

  1. Qual è la nostra fede attuale?

Io mi pongo questo interrogativo: Qual è la mia fede attuale?

Meditando sul passo di san Marco ho sentito rivolto a me il rimprovero di Gesù: “O generazione incredula! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi?”.

Tramite me, il Signore chiede a voi: Qual è la vostra fede attuale? Quale fede avete?

Per rispondere a questa domanda esaminiamo le manifestazioni della mancanza di fede, che sono: l’incredulità, il dubbio, la fede senza le opere di carità e la poca fede.

La nostra fede attuale non è vera fede, è un misto di incredulità, di dubbio, di fede senza le opere e di poca fede.

In noi c’è l’incredulità su alcune cose; infatti per credere vogliamo il miracolo, il segno.

La nostra fede non è fede perché dubitiamo. Diciamo: Assicuriamoci ciò che sta sulla terra, perché dopo chissà che c’è! Se ragioniamo in tal modo non crediamo che c’è il paradiso.

Quando san Pietro vide Gesù camminare sulle acque disse: «Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro si mise a camminare sulle acque, ma mentre camminava dubitò e cominciò ad affondare (cfr. Mt 14, 28-30).

Chi dubita non ha fede!

Chi dice: Chissà se è vero che Gesù è risorto, dubita!

Un’altra mancanza di fede nella quale cadiamo tutti è la fede senza le opere.

Io credo che bisogna vivere in grazia di Dio, perché se vivo in grazia tutto ciò che faccio è meritorio, altrimenti perdo tutti i meriti delle mie opere.

Dice il Signore: “Conosco le tue opere, ti si crede vivo e invece sei morto” (Ap 3, 1).

Chi non si dà da fare a confessarsi per vivere in grazia di Dio, vive la fede senza le opere.

Dice san Giacomo: “La fede senza le opere è morta” (Gc 2, 26), cioè non è fede.

La fede senza le opere ce l’ha anche il demonio, il quale crede che Dio esiste ed è onnipotente, e trema al pensiero della sua giustizia, ma rimane nel peccato della sua superbia.

Se uno crede che Dio esiste, ma non prega, non va a Messa, non dice la liturgia delle Ore, il rosario, anzi bestemmia e non osserva la legge di Dio, la sua fede è senza le opere.

La poca fede consiste nel credere in alcune cose e non in altre, perché non ci conviene.

Qual è la nostra fede attuale? La mia risposta è la seguente: è un misto di incredulità, di dubbi di fede, di fede senza le opere e di poca fede.

Anche a noi Gesù dice: O generazione incredula! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi?

 

  1. Che cos’è la fede

La fede è una virtù soprannaturale che ci è stata data da Dio. è una virtù teologale, che abbiamo ricevuto nel santo battesimo e che riceviamo con tutti i sacramenti. Nessuno di noi può dire: Io non ho avuto il dono della fede. Dio ci ha dato la fede con il Battesimo, ma dobbiamo usarla, altrimenti è come avere un orologio a cui però non diamo la corda. Pur avendo l’orologio, esso non segna le ore.

 

La fede è fare tutto ciò che Dio dice.

 

La fede si esercita nel mettere in pratica la Parola di Dio. Abbiamo ricevuto la fede col Battesimo e la riceviamo con i sacramenti, però si cresce nella fede per mezzo della Parola di Dio.

Chi mi ascolta ogni giorno quando predico, cresce nella fede, perché mi ascolta come si ascolta Dio.

 

Hai avuto la fede, la usi o l’hai messa nel cassetto? O l’hai gettata dalla finestra?

 

  1. La fede che vuole Gesù

Gesù vuole da noi la fede illuminata, operosa e docile.

La fede illuminata è la fede che ci porta a sapere quelle cose che dobbiamo fare. Quando io conosco il pensiero di Dio, la mia fede è illuminata.

Gesù ha detto: Andate e predicate, perché se c’è la predicazione c’è la fede e la salvezza.

Quando gli apostoli chiesero a Gesù a chi dovevano riferire il suo pensiero, Gesù rispose: “Quel che ascoltate all’orecchio predicatelo sui tetti” (Mt 10, 27). E ancora: “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura” (Mc 16, 15).

Il giorno in cui la Chiesa chiude la bocca, ha perso la sua più grande battaglia contro il demonio. Questa è la ragione per cui io ogni giorno faccio l’omelia.

La nostra fede deve essere operosa, cioè deve produrre le opere della fede.

Una fede viva produce le opere della fede, mentre una fede morta non le produce.

Se tu credi che Dio è il tuo Dio, lo devi pregare! Se non preghi dimostri di non credere.

Dinanzi alla televisione state ore e poi dite che non avete il tempo di pregare per dieci minuti!

Quali opere dobbiamo fare per avere una fede operosa?

 

Esame di coscienza

 

– Credo a tutto ciò che Dio mi ha rivelato per mezzo della S. Scrittura?

– Leggo ogni giorno una pagina del Vangelo?

– Unisco alla fede le opere della fede? Vivo in grazia di Dio? Osservo i dieci comandamenti?

– Faccio tutto ciò che Dio mi dice? Ci sono delle cose nella mia vita che devo fare e non faccio?

– A che punto è la mia fede? Sono incredulo o credente? La mia fede produce le opere della fede o si ferma soltanto a belle parole e ad atti esterni di fede, senza la dovuta convinzione interiore? Qualche volta dubito della fede?

– Quanta fede ho: poca, molta, tutta? Gesù ha rimproverato gli apostoli dicendo:- Uomini di poca fede! Si preoccupavano del pane che mancava, quando Gesù aveva fatto la moltiplicazione dei pani!

– Sono convinto che tutto è possibile a chi crede? Agisco di conseguenza?

 

conclusione

 

Chiediamo la fede e facciamo la stessa preghiera del padre del ragazzo che disse:- Signore, io credo, però aiutami a superare la mia incredulità! Signore, io credo, ma aiutami a credere di più!

Nella vostra missione catechistica sappiate parlare della fede e sappiate vivere di fede, perché chi crede si salva, chi non crede si danna.

Gesù ha detto: “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato” (Mc 16, 15).

Mettete a fondamento della vostra vita spirituale la fede e avrete fatto tutto!