Epifania – Mt 2, 1-12

Mt 2, 1-12 – Per adorare Gesù Bambino ci vuole fede -2012

Mt 2, 1-12 Epifania del Signore 2013

da un’0melia di P.Francesco Chimienti O.M.

L’EPIFANIA

(Mt 2, 1-12)

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I. L’epifania è la manifestazione di Gesù, Figlio di Dio

 

Le parole che mi hanno colpito del Vangelo sono le parole dei Magi: “Siamo venuti per adorarlo” (Mt 2, 2).

Quando lo trovarono, entrarono nella casa, “videro il Bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono” (Mt 2, 11).

L’adorazione viene sempre dopo il riconoscimento che questo bambino è il Figlio di Dio, perché l’adorazione si fa solo a Dio. Se non lo avessero riconosciuto come Dio, non lo avrebbero adorato; lo avrebbero stimato, ma non adorato.

L’adorazione è un gesto che l’uomo compie solo nei riguardi di Dio.

Gesù era Figlio di Dio, ma nessuno poteva riconoscerlo come Figlio di Dio, se non si manifestava come tale. Ecco perché oggi, giorno dell’Epifania, ricordiamo tre manifestazioni particolari da parte di Gesù, con cui si rivela come Figlio di Dio, perché chiede anche a noi l’adorazione. Cosa che faremo alla fine della Messa, quando baceremo Gesù Bambino per adorarlo.

La prima manifestazione è fatta a tutti i popoli pagani, che non conoscevano e non avevano la promessa della venuta del Figlio di Dio; la seconda è la manifestazione al popolo eletto; la terza è la manifestazione che Gesù ha fatto ai suoi apostoli.

  1. La manifestazione ai pagani

La prima manifestazione è quella a tutti i popoli, avvenuta con i Magi. Attraverso una stella li ha chiamati alla sua casa. In quel Bambino, i Magi, rappresentanti dei popoli pagani, videro con il lume della fede, ricevuto come grazia particolare da parte di Dio, il Messia e lo adorarono.

Lo hanno cercato e poi lo hanno adorato, perché lo hanno riconosciuto come Figlio di Dio. Ciò è avvenuto perché Gesù si è manifestato come Figlio di Dio.

  1. La manifestazione al popolo eletto

La seconda manifestazione della divinità di Gesù è avvenuta sulla riva del fiume Giordano, quando chiese a Giovanni il battezzatore di essere battezzato. Poiché Giovanni Battista lo riconobbe come Figlio di Dio, gli disse: Non sarai tu ad essere battezzato da me, ma io devo essere battezzato da te. E Gesù gli rispose: Battezzami! Ciò che deve avvenire, tu non lo sai, lo so io.

Sarebbe avvenuta la manifestazione del Figlio di Dio dinanzi al popolo eletto, perché lungo le rive del fiume Giordano c’erano moltissime persone venute dalla Decapoli, da Tiro, da Sidone, dalla Giudea, dalla Galilea, da tutte le parti della Palestina.

Gesù scende nel Giordano, è battezzato da Giovanni ed ecco, uscendo dal fiume, la voce del Padre, come tuono, si fa sentire da tutti: “Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto” (Mt 3, 17).

Poi lo Spirito Santo scende sotto forma di colomba e si posa su di lui. Giovanni lo riconosce, perché aveva avuto una rivelazione con la quale gli si diceva che colui su cui sarebbe scesa una colomba, mentre battezzava, era il Figlio di Dio.

Questa manifestazione è stata data al popolo eletto, che era stato preparato da secoli alla venuta del Messia, per cui queste cose le capiva molto bene, non c’era bisogno di un astro.

  1. La manifestazione agli apostoli

La terza manifestazione di Gesù come Figlio di Dio è avvenuta a Cana di Galilea, quando compì il primo miracolo, per intercessione della sua mamma, Maria Santissima. Cambiò l’acqua in vino e, dice il Vangelo, che Gesù si manifestò loro e gli apostoli lo riconobbero come Figlio di Dio (cfr. Gv 2, 11).

È chiaro che una volta riconosciuto come Figlio di Dio, lo dobbiamo adorare. Lo adorarono i Magi, lo adorarono quelli del popolo eletto che lo riconobbero come Figlio di Dio, lo adorarono gli apostoli, lo adoreremo anche noi.

Ricordate le parole di san Giovanni: “Questa è la nostra fede”. La nostra salvezza consiste nel riconoscere Gesù come Figlio di Dio. Solo avendo questa fede noi ci salveremo, perché la salvezza viene da lui.