Maria, rendici Missionarie e Discepoli della Parola – Lc 1, 39-56

Lc 1,39-56 – Festa della Madonna della Bona Nova 31-5-11

Lc 1, 39-56 – Festa della Madonna della Bona Nova – 2012

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

LA VERGINE PORTA IL CRISTO

AI SUOI FIGLI

(Lc 1, 39-45)

 

  1. Maria, ricevuto Gesù nel suo seno, sente il bisogno di portarlo agli altri

 Maria SS. aveva ricevuto dall’Angelo l’annunzio che era stata scelta per essere la mamma di Dio, del Figlio di Dio.

Maria SS. accetta. Poi cosa fa? Dice il vangelo che “Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda”, Ain-Karim, a dodici chilometri da Gerusalemme, dove stava Elisabetta.

Maria aveva Gesù dentro di sé, e il suo primo pensiero è di comunicarlo agli altri, di portarlo agli altri. La felicità che aveva riempito il suo cuore, doveva riempire anche il cuore dei suoi fratelli.

Miei cari fedeli che mi ascoltate: questo è Natale! Dobbiamo metterci nelle condizioni di Maria SS.

Questa sera sono io Maria SS.; devo permettere che Gesù nasca nel mio cuore, che Gesù venga nel mio cuore, che Gesù rimanga nel mio cuore. Beati coloro che l’hanno e lo comunicano, perché non si può avere un bene senza comunicarlo agli altri, si sarebbe egoisti, non altruisti.

Gli altruisti, coloro che sono pieni d’amore, non vedono l’ora di comunicare il bene che hanno agli altri.

 

  1. Il cristiano che ha Gesù nel suo cuore deve comunicarlo agli altri

 Questo è il significato della Comunione. Quando facciamo la comunione, noi riceviamo Gesù nel nostro cuore.

Chi riceve Gesù nel suo cuore e non esce fuori della chiesa per comunicarlo agli altri, come ha fatto Maria SS., e non si mette in viaggio verso una determinata meta, sarà la casa, l’officina, la scuola, il mercato, il negozio, per comunicare quel Gesù che ha ricevuto nel cuore, agli altri, non ha fatto la Comunione.

Tu che mi ascolti e fai la Comunione, ti comporti così? Quel Gesù che hai ricevuto nel tuo cuore, lo comunichi? Lo porti agli altri? Vuoi che gli altri che ti avvicinano, partecipino della stessa gioia a cui sei stato chiamato tu?

Gesù si comunica, in modo particolare, con gli atti di carità; e gli atti di carità principali sono quattordici: le sette opere di misericordia corporali e le sette opere di misericordia spirituali. Così comunichiamo Gesù che abbiamo ricevuto nel nostro cuore agli altri.

Come riceviamo Gesù? Lo possiamo ricevere come cibo, ma lo possiamo ricevere anche come Parola.

Se tu hai ricevuto questa Parola, e Gesù è entrato nel tuo cuore, ha illuminato la tua mente e ha mosso la tua volontà, tu, appena hai ascoltato questa parola che hai capita e messa in pratica, sei uscito in fretta, ti sei messo in viaggio, sei andato a casa, all’officina, al negozio, al mercato, hai raggiunto in fretta la meta e hai comunicato questa Parola agli altri tuoi fratelli, per portargli la stessa gioia che ha riempito il tuo cuore?

Questo significa: “Maria si mise in viaggio”, “Maria raggiunse”! Maria portò la gioia nella casa di Elisabetta.

Chi riceve Gesù come cibo e come parola, ma lo custodisce gelosamente nel suo cuore, senza comunicarlo agli altri, non ha capito niente del cristianesimo.

 

  1. Il cristianesimo è dilatazione del regno di Dio

 Chi vuole capire il cristianesimo deve capire il Padre Nostro.

“Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, non c’indurre in tentazione, ma liberaci dal male”.

Il cristianesimo è uscire da se stessi per andare agli altri, così ci ha insegnato Gesù; è possedere una gioia per comunicarla agli altri; è possedere il bene dei beni, per darlo agli altri. Questo è fare comunione, questo è celebrare la Messa, questo è essere apostoli, questo è essere profeti.

Chi accumula ricchezze per se stesso è avaro; chi accumula ricchezze per darle agli altri è caritatevole, chi accumula ricchezze per commerciarle, per guadagnare altri soldi è un commerciante.

Voi che cosa volete essere: egoisti, commercianti o caritatevoli? Caritatevoli!

Chi più ha più deve dare; chi meno ha meno deve dare. Però chi più ha e più dà, più riceve. Dice Gesù: riceverà una misura traboccante, una misura fuori misura. Ma chi non dà, chi non mette in movimento questo bene, come fece colui che ricevette un talento e non lo comunicò, non lo diede agli altri, non lo mise in commercio, sarà punito.

I veri cristiani sono coloro che escono dalla chiesa e travolgono le anime che incontrano; sono come un torrente in piena, travolgono, non nel male, nel bene; non sono acque stagnanti. Gesù, delle anime non fa delle acque stagnanti, ne fa degli apostoli come Lui; entra nel cuore dell’uomo, s’impossessa di lui e subito dice: Va’ e annunzia, non temere, io sono con te, travolgi, semina il bene, semina la gioia, porta il bene, porta la gioia.

Se la Madonna non fosse andata da santa Elisabetta, santa Elisabetta non avrebbe ricevuto lo Spirito Santo, e suo figlio san Giovanni Battista non avrebbe ricevuto la santificazione nel seno materno.

Vedete? Tantissime grazie il Signore le lega all’azione apostolica di ciascuno di noi. Ciò che abbiamo ricevuto è un tesoro che non possiamo tenere nascosto; è un tesoro che dobbiamo comunicare agli altri; è un tesoro del quale gli altri devono usufruire, così come ne usufruiamo noi.

 

conclusione

Da stasera mettetevi in viaggio e raggiungete in fretta il vostro posto di lavoro per portare Gesù alle anime, quel Gesù che avete dentro di voi. Se non ce l’avete non lo porterete, perché nessuno può dare ciò che non ha; ma se l’avete, datelo.