Ama e cambierai il mondo – Mt 5, 44-45

Mt 5, 38-42 – Non opponetevi al malvagio

Mt 5, 38-42 – Non opponetevi al malvagio

Mt 5, 43-48 – Nell’amore non manchi l’amore ai nemici

L’AMORE AL NEMICO

(Mt 5, 44-45)

 

  1.  amare gli uomini come Dio li ama

          “Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni” (Mt 5, 44-45).

Un messaggio che ha sconvolto la coscienza di tutti i secoli e di tutti gli uomini è questo di Gesù: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori.

Noi cristiani queste parole le diciamo con molta semplicità e con molta facilità, però ci guardiamo bene dal metterle in pratica. Se riuscissimo a mettere in pratica questo messaggio, veramente il nostro mondo cambierebbe e sarebbe il paradiso sulla terra.

Quando Gesù dice queste parole, per farci capire in che consiste l’amore di tutti gli uomini, compresi i nemici, aggiunge: Amate i vostri fratelli così come Dio li ama.

Dio ci è Padre, e quando ci ama non ci guarda in faccia, ci ama così come siamo. Siamo suoi figli e questo gli basta.

Molti di voi sono padri e madri di famiglia; voi fate distinzione tra i vostri figli? Vi è figlio e basta!

Più di una volta a qualche mamma, che avendo appena appena una pensione, tirava avanti la giornata così come la può tirare una povera vecchia con pochi soldi, ho detto: Ma perché dai questi soldi a tuo figlio? Perché questi pochi soldi che hai non te li consumi tu? Sapete come mi ha risposto? «Padre, ma io sono mamma!».

Una mamma si toglie il boccone dalla bocca, rimane lei senza mangiare, ma ai figli, fossero buoni o cattivi, dà tutto.

Così fa Dio con noi. Non guarda se siamo figli buoni o cattivi, ci guarda come figli e quindi ci ama come figli. E dice a noi: amatevi così, non state a fare distinzione se uno è buono o cattivo. Siete fratelli, vi basta sapere questo. Siete figli miei, vi basta questo. Io quando faccio sorgere il sole, forse che dico: questi sono cattivi e non do il sole? Quando mando la pioggia forse dico: questi sono cattivi e non faccio piovere? Questi sono buoni e faccio piovere? Dio non fa questo ragionamento, ci benefica nonostante tutto; e questo vuole il Signore da noi.

Dio, che ci ama in questo modo, che non ci tira mai le orecchie, che non ci rimprovera mai, che ce le fa vincere tutte, è un Dio scemo? No, è un Dio che ci ama e vuole la nostra salvezza. Ci vuole felici per sempre nell’eternità, e se è possibile ci vuole felici anche sulla terra.

Nell’eternità, se ci salveremo, avremo la grazia di lodarlo per sempre, senza abbandonarlo mai più, perché saremo confermati nel bene.

Qui sulla terra, purtroppo, abbiamo la nostra fragilità, alcune volte lo ameremo, altre volte lo odieremo, però nonostante il nostro odio, lui ci vuole sempre salvare. Questa è l’unica preoccupazione che ha il Signore per ciascuno di noi.

Meno male che il Signore si comporta così con tutti gli uomini, perché nessuno di noi può dire che in tutta la sua vita non ha commesso il peccato mortale.

Se Dio agisse con la sua giustizia, dopo che abbiamo commesso solo un peccato mortale, dovremmo morire e andare all’inferno. E chi andrebbe in paradiso? Io non ci sarei andato! Se Iddio non avesse avuto misericordia di questo poveraccio, e non lo avesse atteso pazientemente e perdonato, io non mi sarei salvato certamente. E se oggi ho la speranza grandissima di salvarmi, è perché ho fiducia che Dio mi perdonerà, se avrò la debolezza di peccare. Se non avessi questa certezza, il paradiso sarebbe lontano mille miglia dalla mia anima, non mi salverei certamente.

Io dico sempre: meno male che il Signore non usa la giustizia, ma la misericordia.

 

 Due consigli di Gesù

circa i nostri nemici

 

  1. Non opponetevi al malvagio

Molte volte avevo letto questa pagina del Vangelo ma mai ero stato colpito da questa frase, perché io pensavo: se uno mi fa del male, non dico che gli rispondo col male, ma almeno mi guardo, sto lontano da lui. Se lui mi fa del male, mi guardo bene domani dal farmi fare dell’altro male.

Dice Gesù: Non opporti! Se ti dà uno schiaffo, fatti dare un secondo schiaffo. Se un prepotente ti chiede una sedia, dagli due sedie, e se ti chiede cento lire, dagli duecento lire, e se vuole stare con te dieci minuti, tu starai con lui venti minuti. Non opporti al malvagio.

Noi ci comportiamo così? Dio fa così.

Non voglio andare a Messa? Non vado a Messa. Mi fa crescere e mi fa pascere; non mi ferma per la strada, non mi fa andare sotto una macchina. Mi invita soltanto: Vuoi venire? Perché vuole essere amato liberamente. L’amore con la costrizione non è amore; l’amore è amore quando è una scelta libera.

Lo voglio bestemmiare? Mi dà la forza di bestemmiarlo; ma vuole che io mi salvi, che liberamente capisca di aver fatto il male, che liberamente mi metta in ginocchio e gli chieda perdono, che liberamente lo ami. Non costringe nessuno, non si oppone mai al cattivo.

Quante volte nel sentire:- Tizio ha ammazzato quello, pensiamo o diciamo: Ma il Signore che cosa fa? Non si preoccupa? Perché non interviene?

Ha detto Gesù: Non opponetevi al malvagio. È una norma che sconvolge tutto l’operato umano. Mentre noi diciamo: “occhio per occhio e dente per dente”, Lui dice: non opponetevi al malvagio, anzi vi dico: se ti percuotono sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra. E se ti porta dinanzi agli avvocati e dinanzi al giudice e ti chiede un paio di pantaloni, tu dagli i pantaloni e la giacca. E se vuole stare a casa tua per mezz’ora, tu lo farai stare per due giornate. Se ti domanda qualche cosa dagliela, se vuole un prestito daglielo.

  1. Pregate per coloro che vi perseguitano

Il secondo comportamento suggeritoci da Gesù, ma che sarebbe quello di Dio, è: pregate per coloro che vi perseguitano, per coloro che vi fanno del male.

La conversione è opera di Dio. Noi la possiamo impetrare per mezzo della preghiera, ma nessuna forza umana, nessun uomo sarà capace mai, attraverso un ragionamento, attraverso il suo modo di agire e di esprimersi di costringere un uomo a cambiare vita. È impossibile, perché l’uomo si ostina nel male.

Se volete che il vostro fratello cambi vita, che da cattivo diventi buono, dovete pregare per lui. Solo Dio ci può dare, attraverso la grazia, la forza, o la luce interiore, per mezzo della quale vediamo il male e lo detestiamo, vediamo il bene e lo abbracciamo. Noi possiamo solo impetrare questa grazia, per mezzo della preghiera.

Amate i vostri nemici, pregate per i vostri persecutori, perché siate figli dello stesso Padre.

 

Il terzo consiglio l’ha dato san Paolo, ma si ricava dalle parole del vangelo. è una norma che san Paolo ha lasciato ai cristiani circa l’amore ai nemici: “Vinci il male col bene”.

Ti ha fatto del male? Sorridigli. Ti ha fatto del male? Fagli il bene, così accumulerai, dice san Paolo, carboni ardenti sulla sua testa. Cioè lascia fare a Dio. Dio sa qual è il bene di quel suo figlio, e attraverso questo tuo bene, riuscirà ad ottenere quello che tu non sei riuscito ad ottenere.

 

 

CONCLUSIONE

 

Ecco le tre norme che vi consegno:

non opponetevi ai cattivi;

pregate per i cattivi;

fate il bene a coloro che vi fanno il male, così li vincerete.