Converti, o Signore il mio cuore – At 16, 11-15 – Gv 15, 26- 16, 4

Gv 15, 26-16,4 – La Vergine impetra lo Spirito Santo 30-5-11

Gv 15, 26-16,4 – Lo Spirito mi renderà testimonianza

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

 

ALL’ORIGINE DI OGNI CONVERSIONE

C’E’ SEMPRE DIO

(At  16, 11-15)

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  1. Le conversioni sono di ordine soprannaturale

 San Paolo andò a predicare. Predicò a tanta gente, però una sola persona si convertì, Lidia.

Gli Atti degli Apostoli dicono che “il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo” (At  16, 14).

Ecco il pensiero che vi consegno: Non è Pietro, non è Paolo, non è P. Chimienti che converte le anime, è Dio . All’origine di ogni conversione non c’è un uomo, ma sempre Dio , perché la conversione non è di ordine naturale ma soprannaturale; e il metro della sopra natura è Dio .

Io sono solo uno strumento nelle mani di Dio , come Paolo fu strumento nelle mani di Dio  perché si convertisse quella donna. Se Paolo non fosse andato a predicare, Dio  non avrebbe operato la conversione, però noi uomini dobbiamo sapere di essere soltanto strumenti , non siamo gli operatori della conversione, né gli autori. Siamo soltanto dei servi, dei ministri che vanno per le vie del mondo e annunziano la parola di Dio .

Guai a me, che sono stato mandato da Dio  a predicare il vangelo, se non lo predicassi, perché Dio  non potrebbe operare le conversioni.

  1. Inizio di ogni apostolato è la preghiera

 Solo con la preghiera possiamo commuovere il cuore di Dio  ad operare la conversione dei nostri fratelli.

Una volta venne da me una mamma e mi disse:- Padre, ti consegno mio figlio, perché da tanti anni si è allontanato da Dio , me lo dovete convertire!

Io allora credevo di poter convertire i giovani e gli anziani. Adesso non ci credo più, perché allora ho sbagliato. Ricordo che accanto a questo giovane perdevo ore e ore ogni giorno per convincerlo a lasciare il peccato e a ritornare a Dio . Passarono due anni, ma questo giovane non solo non si convertiva, ma ne faceva di più grosse. Un giorno, poiché l’aveva fatta proprio grossa, andai in chiesa, era domenica, e dissi ai bambini che partecipavano alla Messa del fanciullo: Diciamo un’Ave Maria alla Madonna affinché un giovane si converta. Dopo quindici giorni venne in chiesa a chiedere perdono a Dio  dei suoi peccati. Allora io capii che per convertire un uomo non ci vuole la parola di P. Chimienti, ma ci vuole la grazia di Dio .

conclusione

Miei cari fedeli, quando volete una grazia chiedetela a Dio , che si servirà dell’ultimo uomo, dell’ultimo degli strumenti per confondere i forti e i dotti; si servirà dell’ultimo degli strumenti per convertire un’anima, perché a questo, Dio  ci tiene, è un Dio  geloso. Disse Gesù: “Date a Cesare quello che è di Cesare, ma date a Dio  quello che è di Dio ”. La conversione è di Dio  e la dobbiamo chiedere a Dio .

Sapete perché le cose della nostra parrocchia non vanno bene? Perché ci sono pochi fedeli che pregano e molti che credono al loro saper fare. Poiché Dio , di gente che sa fare non sa che farsene, non opera miracoli di conversione.

Ecco che cosa ci dice oggi la parola di Dio : “Il Signore le aprì il cuore”.

Pregate affinché possiamo ogni giorno convertirci, cambiarci dal male al bene, dal bene al meglio, dal meglio all’ottimo. Renderemo grazie a Lui, l’autore di ogni bene.