Solennità di San Francesco da Paola

San Francesco l’innamorato di Maria 4-5-11

La Vergine è la bendetta di Dio – 4-5-2012

San Francesco è il santo della carità perchè è il santo dell’umiltà – 4-5-2013

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

Taranto,   1977

  S. Francesco e la Vergine 

 

Francesco ha amato la Vergine

Nessun uomo può vivere senza la mamma. Questo è vero sia nel mondo naturale, sia nel mondo soprannaturale.

           1. Francesco ha amato la Madonna? Sì! L’ha amato di un amore immenso. L’ha amata come la può amare un Minimo, come la Regina del cielo e della terra. Recitava sempre il Rosario in ginocchio sin da piccolo. Una sera stava recitando il Rosario con la mamma nella sua casa; poiché il piccolo era raffreddato, la mamma come tutte le mamme, voleva che stesse caldo per evitare che il raffreddore peggiorasse, per cui gli disse di non togliersi il berretto. Il fanciullo le rispose: – Mamma, se stessimo dinanzi alla Regina di Napoli, mi diresti di tenere il berretto? Certamente no. La mamma capì la lezione e stette zitta.

Noi siamo fortunati perché a Taranto abbiamo come reliquia di S. Francesco la sua corona di Rosario. Egli ne aveva delle altre; le benediceva e le distribuiva perché voleva che si recitasse il Rosario. S. Francesco aveva rifiutato dal Papa l’ordinazione sacerdotale, ma non aveva rifiutato la facoltà di benedire le corone.

            2. Francesco era innamorato della Madonna. Non ci può essere santità senza devozione della Madonna. Molta devozione, molta santità; poca devozione, poca santità; nessuna devozione, nessuna santità.

Francesco ha messo il suo Ordine nelle mani della Madonna. Tutti i Conventi da lui fondati sono dedicati alla Madonna, compreso questo. Questa Parrocchia prima aveva il titolo Madonna delle grazie.

         3. Francesco amava la Madonna e la pregava col Rosario

 Paolo VI ha definito il Rosario “il piccolo Vangelo”, e tutti i Papi hanno sempre raccomandato la recita del Rosario. Io dico a voi: Un giorno senza Rosario è un giorno perduto!

Quando sono chiamato a prendere un morto e vedo che ha la corona tra le mani, anche se in vita non l’ha mai usato per recitare il Rosario, io dico: – Madonna mia, non lo guardare! Come si può presentare così, se quella corona non l’ha mai usata? Porta in mano la sua condanna! Con questo non voglio dirvi di non mettere la corona in mano ai morti, ma insegnate questa preghiera ai vivi.

Pregate col Rosario!

Se siete tribolati, dite il Rosario! Se siete distratti, pregate col Rosario! Se siete angosciati, pregate col Rosario! Se non sapete pregare, pregate col Rosario! Se non avete voglia di pregare, pregate col Rosario!

Il Rosario è la preghiera dei bambini, è la preghiera dei piccoli, ma beati coloro che sanno farsi piccoli come i bambini perché di essi è il Regno dei cieli.

La devozione alla Madonna è segno di predestinazione. Chi è devoto della Madonna si salva perché è onnipotente dell’onnipotenza che Gesù le ha prestato. Non c’è salvezza senza la devozione alla Madonna. S. Francesco l’ha consegnata ai suoi figli come mamma, e le sue ultime parole prima di morire, dopo aver chiesto perdono dei suoi peccati, furono: Gesù, Giuseppe e Maria.