Non temere… tu mi appartieni – At 13, 13-25 – Gv 13, 16-20

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M. 

 

CON BONTA’ E ONNIPOTENZA

DIO  SCRIVE LA STORIA DELL’UMANITA’,

 SERVENDOSI DEGLI UOMINI

(At  13, 13-25)

 

 

In questo passo san Paolo parla dell’intervento di Dio  nella storia degli uomini. Chi scrive la storia dell’uomo è Dio, però si serve dell’uomo.

 

  1. Dio scrive la storia dell’uomo con bontà

 Di che cosa fa uso Dio , quando scrive la storia dell’uomo? Prima di tutto della sua bontà. Dio  è buono e ci vuole bene e scrive una storia di bene per noi uomini. Tutto è bene per coloro che amano Dio , dice san Paolo.

Quando voi dite: Dio  si è vendicato!, sbagliate. Oppure: Dio  si è arrabbiato, Dio  mi ha punito!, non è vero. Ogni cosa che Dio  fa è sempre un atto di bontà per tutti.

 

  1. Dio scrive la storia dell’uomo servendosi della sua onnipotenza

 Dio può fare tutto e arriva dove vuole. L’uomo non può fare tutto, per cui dinanzi a certi ostacoli si deve fermare. Invece se c’è un ostacolo dinanzi al cammino di Dio, lui per mezzo dell’onnipotenza lo elimina. Pensate al tumore per un uomo del quale Dio  si deve servire! Dio  gli fa il miracolo e l’uomo continua a vivere. Ecco l’onnipotenza!

Dio quando pensa a me, pensa che deve realizzare il suo piano divino d’amore e di bontà e non esiste una persona che lo possa fermare; nemmeno il diavolo. E quando il diavolo vuole farmi del male, Dio  lo ferma con la sua onnipotenza; se invece quel male deve servire per il mio bene, allora lo permette. In altri termini, Dio  interviene nella storia dell’umanità con la bontà, ma anche con la sua onnipotenza.

Se quando chiediamo per mezzo della preghiera il suo intervento nella nostra storia personale o in quella della nostra famiglia non interviene con la sua onnipotenza, questo avviene perché quello che chiediamo è contrario alla sua bontà. Il suo intervento non sarebbe un atto di amore, diventerebbe un dispetto e non ci salveremmo, e allora non interviene.

Dio agisce con bontà e onnipotenza, questi sono due principi di fede che dovete tener sempre presenti.

 

  1. Quando Dio entra nella storia di un uomo, lo chiama a collaborare con lui

 Io sono stato chiamato a collaborare al suo piano divino di amore e di onnipotenza, ma poiché sono uomo e sono libero posso rispondere alla sua chiamata liberamente. Se faccio come lui dice, faccio bene e andrò in paradiso; se non faccio come lui dice, mi sopporta ed io non sono meritevole, cioè tutto ciò che faccio, ma che non è secondo il suo piano, non mi fa meritare niente.

Dio si serve dell’uomo per scrivere la sua storia. Beato quell’uomo che capisce queste cose! Per esempio, alcune di voi sono mamme e per mezzo di voi Dio  ha voluto dei figli. Gli avete ubbidito in tutto e per tutto?

Chi è l’uomo che agisce secondo il cuore di Dio ? è l’uomo che odia l’iniquità, perché Dio  odia l’iniquità, il peccato. L’uomo per essere secondo il cuore di Dio , deve pensare come Dio  pensa e deve agire come Dio  agisce. Dio  odia l’iniquità, detesta l’iniquità e ama la giustizia, la santità. Quando l’uomo odia il peccato e ama la giustizia, la santità, è un uomo secondo il cuore di Dio .

Voi però non vi dovete preoccupare di amare solo voi la giustizia e odiare il peccato, dovete amare la santità sia in voi che negli altri, perché dovete volere anche la santità dei vostri fratelli.

Non dovete odiare il peccato solo in voi, ma anche negli altri, sia quando andate a scuola, sia quando state a casa e sia quando fate le catechiste. Anche voi, mamme, dovete fare questo. Una volta i genitori facevano così, e tutta la loro preoccupazione era che i figli crescessero in grazia di Dio , che non cadessero in peccato, che vivessero sempre nella santità. Oggi che stiamo bene, anzi benissimo, che mangiamo tanto da dover fare la cura dimagrante, non ci preoccupiamo più di vivere nella santità e di combattere il peccato.

Dovete essere uomini secondo il cuore di Dio , che amano il bello, il vero, il giusto, il santo, ma che odiano l’iniquità, l’ingiustizia, il peccato. Dicevano le nostre mamme: meglio la morte che vedere un figlio in peccato! Questo concetto lo hanno ripetuto sempre i veri cristiani. Oggi sono una piccola parte del gregge di Dio  coloro che dicono ancora: la morte, ma non il peccato, sia in me che nei miei figli!

Maria SS. è stata attenta ad ogni volere di Dio . E sappiate che ogni volta che Dio  vuole una cosa, è sempre contraria ai nostri desideri. La Madonna voleva fare la vergine, invece si è dovuta sposare; anche se il suo è stato un matrimonio verginale, dinanzi agli uomini è apparsa mamma e nessuno l’ha stimata come vergine, mentre lo era.

 

 

conclusione

 

Dio a te sai che cosa chiede? Il contrario di quello che tu vuoi! Io ieri facevo proprio questa osservazione sulla mia vita. A me piaceva e piace la matematica e invece sono diventato sacerdote di Dio . A me piaceva vivere nell’attività sociale e Dio  mi ha messo nell’attività catechistica. È avvenuto tutto il contrario di quello che io ho sempre desiderato. È chiaro, ringrazio il Signore di avermi dato questa missione e faccio volentieri quello che lui vuole. Vi ho voluto dire questo, perché Dio  non tiene conto dei nostri desideri, mentre tiene conto dei suoi voleri e li realizza nella sua bontà e onnipotenza.

Tutte le cose che Dio  vi chiede sono contrarie a quelle che voi desiderate; se non le fate vuol dire che non siete serve, perché le serve non fanno mai di testa propria, ma eseguono ciò che vuole la padrona anche se non coincide con il loro volere.

La vera serva esegue quello che la padrona dice, senza dettare leggi. Invece noi da uomini, pur essendo servi, vogliamo dettare leggi a Dio . Qual è il risultato? Ritardiamo il piano di Dio .

Stamattina diciamo: Ho ritardato il piano di Dio ; ma da oggi farò ciò che Dio  vuole da me.