Solo Gesù salva! – Gv 8, 21-30

Gv 8,21-30 – Se non credete che Io Sono morrete nei vostri peccati

Gv 8, 21-30 – Credere nel Cristo, Figlio di Dio

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

GESU’  E’ LA PAROLA DI DIO CHE SALVA

(Gv 8, 21-30)

  1. Gesù è Dio

Io sono la parola di Dio che salva, dice Gesù.

Quando Gesù dice: “Io sono”, esprime lo stesso concetto e dice le stesse parole che Dio disse sul monte Sinai nella rivelazione del roveto ardente, quando Mosè gli domandò il nome:- Chi sei? Dio rispose con queste parole: “Io-Sono”. Ecco il mio nome che sarà in eterno e che voi non pronunzierete mai, che non avrete mai sulla vostra bocca.

Nel primo comandamento Dio dice: “Io sono il Signore Dio tuo, non avrai altro Dio fuori di me”, e nel secondo: “Non nominare il nome di Dio invano”.

“Io Sono”, cioè Jahvè in ebraico, questo nome non lo dovete pronunciare se non con riverenza, timore e rispetto.

Quando nell’Antico e nel Nuovo Testamento si dice: “Io Sono”, significa: Io sono Dio.

Gesù dice: “Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora saprete che Io Sono” (Gv 8, 28), cioè io sono Dio. è scritto con la lettera maiuscola!

 

  1. Gesù è la rivelazione del Padre

Gesù questa mattina ci dice: Io sono Dio. E precisamente, sono la parola di Dio, la Parola che comunica il pensiero di Dio agli uomini.

Queste sono le grandi manifestazioni che Gesù fa in questi giorni, prima di morire sulla croce e ritornare al Padre.

Prima di tutto dice: “Io sono di lassù, voi siete di quaggiù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo” (Gv 8, 23).

Esistono due mondi, il mondo abitato da noi e il mondo abitato da Dio, e questi due mondi non sono a sé stanti. Il mondo di lassù è in comunicazione col mondo di quaggiù, e il mondo di quaggiù è in comunicazione col mondo di lassù.

Dio, che abita il mondo di lassù, è preoccupato del mondo di quaggiù. La preoccupazione di Dio è di manifestare che cosa c’è nel mondo di lassù, perché gli uomini sono in cammino per un’altra meta, un’altra patria. Siamo pellegrini, ospiti di questo mondo, dice san Pietro, perché siamo in cammino verso un’altra patria. Questa non è la patria eterna, questa è la patria terrena, la patria di passaggio. Siamo destinati alle cose di lassù, siamo destinati alla patria eterna.

Poiché noi viviamo in questo mondo, con le preoccupazioni di questo mondo, ecco che Gesù dice:- Io sono venuto dal cielo sulla terra per manifestare le cose di lassù, che voi non sapevate.

Ci ha manifestato chi è Dio, che cosa Dio desidera da noi, e ci ha manifestato tutto ciò che vive nel mondo di lassù, di che cosa siamo fatti e a che cosa dobbiamo sospirare quando viviamo quaggiù.

Io dico al mondo le cose che ho udito dal Padre, dice Gesù. Il Padre ha parlato a me, io sono la parola del Padre e poiché voi non potevate sentire la parola del Padre, ecco che sono sceso dal cielo sulla terra, ho preso un corpo come voi per manifestare la parola del Padre; perché se Dio avesse dovuto parlare direttamente a voi, sareste morti per la paura e per il terrore. Sarebbe capitata la stessa cosa che capitò al popolo d’Israele ai piedi del monte Sinai, quando Dio volle parlare direttamente al suo popolo. Parlò tra lampi e tuoni e il popolo fu preso da terrore, tanto che disse a Mosè:- Per favore dì al Signore che parlasse solo a te; tu poi verrai da noi e ci riferirai le parole che ti avrà detto. Noi crederemo a te come se l’avessimo sentito direttamente da lui, altrimenti morremo tutti di paura e di terrore. Ecco perché Mosè è stato chiamato il profeta, il più grande profeta; perché lui ha parlato a faccia a faccia con Dio e ha portato dal monte Sinai sulla terra la parola di Dio. Però Mosè ci tenne a dire che dopo di lui sarebbe venuto un altro profeta, il vero profeta, Dio come il Padre, che avrebbe pronunziato la parola del Padre, poiché è la Parola del Padre fatta uomo.

 

  1. Gesù è la Parola che salva

Noi ora abbiamo saputo tutto quello che all’uomo era possibile sapere del Padre e delle cose di lassù. Ecco perché Gesù diceva: La mia dottrina non è mia, ma è del Padre. Gesù è la Parola del Padre. Si è fatto uomo, si è reso visibile e l’abbiamo visto; mentre se rimaneva nel seno del Padre, era il pensiero del Padre, la parola del Padre, però, essendo purissimo spirito, non l’avremmo potuto vedere.

Se Gesù fosse venuto però solo per manifestarci il pensiero del Padre giustamente noi avremmo potuto dirgli:- Che sei venuto a fare? Il pensiero del Padre lo abbiamo già conosciuto in parte per mezzo di Mosè. Dio non poteva compiere lo stesso miracolo che ha compiuto con Mosè? Chiamava un altro uomo, gli dava dei doni speciali, lui ascoltava il Padre e ci riferiva ciò che stava lassù. Era proprio necessario che venisse la Parola del Padre sulla terra e si facesse uomo soltanto per parlare?

Ecco l’altra rivelazione: io sono venuto sulla terra non soltanto per parlare e manifestare il pensiero del Padre, ma sono venuto per togliervi i peccati, perché i peccati ostacolano il vostro cammino verso l’eternità.

Voi non potete vedere il paradiso, non potete venire lassù, perché avete un ostacolo grandissimo: il peccato. Io sono venuto per manifestarvi la parola del Padre, ma non vi manifesto il suo pensiero per imbottirvi la testa di idee, ma per togliervi il peccato e per salvarvi. Vi voglio portare in paradiso, siete destinati all’eternità, dovete godere con Dio in cielo, perché siete figli di Dio.

Sono venuto per togliervi il peccato e per salvarvi. Quando mi metterete sulla croce, allora crederete che sono il Figlio di Dio, la Parola del Padre, allora io avrò tolto il vostro peccato, vi avrò salvato. Mi metterete in croce perché questa è la volontà del Padre e io faccio tutto quello che vuole il Padre da me. Io sono il Dio che salva. Ecco perché l’abbiamo chiamato il Salvatore.

Questo concetto è difficilissimo. Si tratta di capire che Gesù è Dio come il Padre, è uguale al Padre, è il Verbo di Dio che sta nel seno del Padre ed è venuto sulla terra per manifestare il pensiero di Dio e per salvarci, morendo in croce.

Gesù, sei venuto per toglierci il peccato, ma noi cosa dobbiamo fare? Dovete credere che sono Dio, ci dice Gesù. Se crederete che io, Figlio dell’uomo, quindi uomo come voi, sono il Figlio di Dio, e mi riconoscerete quando salirò sulla croce e direte: “Veramente costui era il Figlio di Dio”, allora io vi toglierò il peccato e vi salverò.

 

conclusione

Capite ora perché si fa catechismo? Nel catechismo si fa ciò che ha fatto Gesù.

Il catechismo è la manifestazione del pensiero del Padre per togliere il peccato; per cui, se la catechista fa catechismo ai ragazzi e non li fa vivere secondo Dio, fuggendo il peccato, la sua opera è inutile. Il catechismo si fa per eliminare il peccato e per indicare la strada da battere per salvarsi.

Sono due gli aspetti della salvezza: fuggire l’ostacolo e dire come si fa. Questo è il catechismo. Se invece la catechista dice al ragazzo soltanto che Dio gli è Padre, ma non gli insegna a pregare la mattina quando si alza, non vale niente. Ha fatto un buco nell’acqua.

Se tu fai per un anno il catechismo, e questi non pregavano e non pregano, non si confessavano e non si confessano, non camminavano secondo Dio e non camminano secondo Dio, è tutto tempo perduto.