Ama e fa’ quel che vuoi – Mt 5, 43-48

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Mt 5, 43-48 – Il perdono al fratello – 2013

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

AMARE I NEMICI

(Mt 5, 43-48)

 

  • Fare del bene al nemico

Oggi, Gesù ci dà, come nuova penitenza, un’opera di carità. Infatti le penitenze sono tre: la preghiera, il digiuno, la carità. La Chiesa ogni giorno di quaresima ci indica una penitenza da fare. Ieri ci disse non uccidere, oggi ci dice ama i tuoi nemici.

Noi, dopo duemila anni di cristianesimo siamo arrivati ad essere indifferenti dinanzi ai nemici, cioè a non fare loro né il bene né il male. Questo è il massimo che facciamo noi.

Ve lo dico perché nella confessione, tutte le volte che qualcuno dice di avere dei nemici, mi risponde sempre: Padre, però io non gli faccio niente di male! È il massimo! Mentre Gesù ci dice: Ama! Sapete che significa: Ama? Fai del bene al tuo nemico! Non essere indifferente, ma fai del bene! È diverso.

Gesù ha detto: Fai del bene! Ecco la prima forma dell’amore dei propri nemici! Siete arrivate a questo punto?

  • Pregare per i propri nemici

La preghiera è la seconda forma di amore al nemico che Gesù ci chiede.

Ricordo che una volta ad una ragazza che in confessione raccontava i torti che le aveva fatto la suocera, feci una domanda:- Hai pregato mai per tua suocera che ti ha fatto tanto male? Mi rispose:- Pure questo! Dovevo pure pregare, dopo tutto il male che mi ha fatto e mi fa?

Invece Gesù ha detto: Pregate per i vostri nemici, perché tutti i problemi dell’odio si risolvono con l’amore. Dove non possiamo arrivare noi può arrivare Dio.

Dio interviene nella nostra vita e in quella dei nostri nemici convertendoli. E la conversione è sempre frutto di preghiera. La più grande vendetta di Dio è sempre l’amore! La più grande vendetta di Dio nei riguardi dei suoi nemici è sempre la conversione.

Ricordate quanto male san Paolo ha fatto al Cristo, perseguitando i cristiani? Si è vendicato Dio? Sì che si è vendicato! Come si è vendicato? Distruggendolo, uccidendolo, annientandolo, riducendolo in polvere, in cenere? No, convertendolo! Facendolo diventare il più grande sostenitore dei cristiani, non solo, ma il più grande apostolo tra gli ebrei e tra i pagani, per fare quanti più cristiani era possibile fare. Vendetta migliore di questa non poteva averla il Signore.

  • Dio interviene dopo che l’uomo ha pregato per il suo nemico

Quando Dio interviene nella storia di un uomo per cambiargli la testa, può intervenire direttamente senza bisogno di nessuno, ma nel suo piano divino ha stabilito di intervenire sempre dopo che l’uomo, l’altro uomo, quello che è stato perseguitato, quello che ha avuto il male, ha pregato per il proprio nemico.

È vero che Gesù Cristo è apparso a san Paolo e lo ha convertito direttamente lui, però è altrettanto vero che il Cristo è sceso dal cielo sulla terra per convertire Paolo, dopo che Stefano, cadendo sotto i colpi delle pietre che gli arrivavano in testa e in tutto il resto del corpo, aveva pregato per i suoi persecutori e per i suoi lapidatori, dicendo: Signore, perdona loro perché non sanno quello che fanno! E lì stava Paolo. Infatti quando i persecutori di Stefano lo uccidevano per mezzo di colpi di pietra, chi custodiva i mantelli dei lapidatori, perché fossero liberi nei movimenti, era Saulo. Stefano morendo ha pregato per i suoi persecutori, Dio ha accettato la sua preghiera e ha convertito Saulo, che poi è diventato Paolo.

  • Non ci sono nemici, ma fratelli

La più grande soddisfazione vostra è quella di vedere il vostro nemico diventare amico. Cosa dovete fare? Ecco quello che ha detto Gesù: Pregate per i vostri persecutori. Perché? Perché siete fratelli e quindi figli tutti quanti dello stesso Padre, ha detto Gesù. E quando il Padre guarda i figli, non li guarda se sono buoni o cattivi, li guarda come figli. E anche i fratelli dovrebbero guardarsi tra di loro, non se sono buoni o cattivi, ma guardarsi e dire: siamo fratelli, non gli posso fare niente di male. Soprattutto perché abbiamo un solo Padre dobbiamo pregare per loro, non possiamo odiare. Siamo figli dello stesso Padre, quindi siamo veramente fratelli.

Io vedo questa storia realizzata nelle vostre famiglie. È tanto bello vedere un fratello difendere l’altro fratello, una sorella difendere l’altra sorella. Non ne hanno difetti? Sì. Non ne hanno vizi? Sì, ma tra di loro si difendono perché sono fratelli e sorelle. È uno spettacolo meraviglioso! L’ho visto in tante famiglie. Ci sono tante spine, ma nessun fratello dice che quel fratello gli ha fatto un torto. Si copre e si prega per quel fratello, perché è fratello. Il male del fratello non si mette mai in evidenza. È male, senza dubbio, ma è male che si copre con la carità. La carità copre tutto.

Gesù ci dice: pregate perché il Signore nella sua misericordia cambi la testa a questo fratello, in modo che diventi amico. La più grande soddisfazione è trovarsi un nemico per amico.

 

  • Salutare il nemico

Un’altra forma di amore che ci dice Gesù di fare al nemico è: salutarlo.

“Se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?” (Mt 5, 47).

Ma quello risponderà al mio saluto? Voi salutate. Io ubbidisco alla legge dell’amore e gli dico: Buon giorno! Se non mi risponde non importa, la prossima volta gli dirò ancora: Buon giorno!

Lo sapete come faccio con i miei confratelli quando hanno qualcosa contro di me? Io li saluto e loro non mi rispondono. Allora io ritorno di nuovo:- Buongiorno! Ti ho detto buongiorno! Si mettono a ridere e tutto è finito.

L’altro tiene il muso, invece voi dovete rompere questo muso mettendo in pratica proprio le parole di Gesù.

Voi pensate chissà che cosa volesse dire Gesù dicendo: salutate i vostri nemici. Voleva dire che gli dovete dire: Buongiorno! Voleva dire che dobbiamo stare nelle relazioni comuni, normali, quelle relazioni che avevamo sempre, e una delle relazioni è dire buongiorno e buona sera.

– Scusami, hai un fiammifero? Posso andare a chiedere il fiammifero a tre persone, io vado dal mio nemico, perché deve sapere che io non sono suo nemico.

CONCLUSIONE

Da questo riconosceranno che siete miei discepoli, dice Gesù, se perdonerete i vostri nemici!