Beato chi segue il Cristo! – Mc 1, 21-28

Mc 1, 21-28 Gesù parla con autorità

Mc 1, 21-28 Quando parleremo di Dio avremo nemici

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M. 

IL CATECHISTA E’ UN PROFETA

(Mc 1, 21-28)

“A Cafarnao, entrato proprio di sabato nella sinagoga, Gesù si mise ad insegnare. Ed erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi”(Mc 1, 21-22).

  1. Il profeta è colui che parla al posto di Dio

Il popolo rimaneva stupito dell’insegnamento di Gesù, perché insegnava come uno che ha autorità, perché insegnava nel nome di Dio.

Chi è colui che insegna nel nome di Dio? è il profeta.

Vediamo come è sorto il profeta nella Chiesa.

Dio, quando chiamò il suo popolo, lo condusse ai piedi del monte Sinai dove gli parlò tra lampi e tuoni con grande fragore. Il popolo, che stava ai piedi del monte Sinai, ascoltando la voce di Dio tra lampi e tuoni, si impaurì talmente che tremò e disse: Signore, non ci parlare tu direttamente, altrimenti morremo tutti, ma parlaci per mezzo di un altro uomo. Tu parlerai a lui e lui parlerà a noi.

Ecco chi è il profeta: è il rappresentante del popolo al quale Dio parla, non potendo parlare direttamente al popolo. Il profeta ascolta Dio e poi riferisce agli uomini il pensiero di Dio. Quindi il profeta è colui che parla al posto di Dio; egli non parla in nome proprio, ma nel nome di Dio e perciò parla con autorità.

  1. Gesù è il più grande profeta!

Non è sorto sulla terra un profeta più grande di Gesù. Si è detto questo di Giovanni Battista, di Mosè, ma in modo particolarissimo lo dobbiamo dire di Gesù, che è il profeta dei profeti, il più grande dei profeti.

Gesù ha trasmesso agli uomini l’autentica volontà di Dio. Poiché Gesù era Dio, era sicuro delle parole che diceva, e le diceva con autorità.

L’autorità è data soprattutto dall’infallibilità e dalla verità delle parole che Gesù diceva. Infatti egli stesso ha detto: I cieli e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.

  1. Al profeta Dio chiede la fedeltà

Anche noi sacerdoti, quando siamo profeti, cioè quando annunziamo la parola di Dio, dobbiamo annunziarla con autorità perché l’autorità è fondata proprio sulla convinzione di fede che quello che diciamo è parola di Dio, e si realizza certamente.

Io, leggendo la parola di Dio del Deuteronomio, ho avuto tanto timore perché ho pensato che è facile proclamare la parola di Dio con autorità, ma il Signore mi ha detto: Stai attento, tu o profeta, a non annunziare la tua parola come se fosse mia.

Questo è il grande timore del sacerdote e di coloro che annunziano la parola di Dio! Stiamo attenti a ripetere sempre l’autentico pensiero di Dio e a non vendere merce nostra al posto di quella di Dio, perché Dio ha detto al profeta: Ti chiederò conto di ogni parola non mia. Ti perderai se annunzierai la tua parola. Infatti Dio abbandona il profeta falso, cioè colui che parla nel nome di Dio senza annunziare l’autentica parola di Dio.

conclusione

Ricordatevi che ogni cristiano è profeta e può essere profeta, cioè può parlare al posto di Dio. Se voi adesso andate a casa e riferite ciò che io vi ho detto, quindi ripetete il pensiero di Dio, siete autentici profeti.

Quando abbiamo ricevuto il dono della profezia? Lo abbiamo ricevuto nel santo battesimo.

Nel santo battesimo abbiamo ricevuto tre doni: il dono sacerdotale, il dono profetico e il dono regale.

Col battesimo siamo diventati tutti quanti sacerdoti. Il vostro sacerdozio si chiama sacerdozio comune, ed è per mezzo di esso che venite in chiesa e offrite il sacrificio della Messa con me a Dio e quindi potete pregare, ricevere la Comunione, i sacramenti e offrire i sacrifici a Dio. Io invece ho il dono del sacerdozio ministeriale e posso rinnovare l’Eucaristia; soltanto io perché sono sacerdote, così pure posso amministrare i sacramenti.

Poi abbiamo avuto un secondo dono che è quello di essere profeti, cioè abbiamo ricevuto il dono di annunziare agli altri il pensiero di Dio, che sta nella S. Scrittura.

Tutte le volte che proclamiamo la parola di Dio esercitiamo il dono della profezia. Io adesso sto esercitando il dono della profezia, ricevuto nel santo battesimo.

Tutte le volte che leggete il vangelo ad alta voce in presenza di qualcuno, voi esercitate il dono della profezia, così anche tutti coloro che fanno il catechismo.

Le mamme e i padri di famiglia che insegnano a pregare ai propri figli sono profeti.