Gv 1, 29-34 – Gesù è il pane della vita

Gv 1, 29-34 – Gesù è l’Agnello di Dio – 2012

Gv 1, 29-34 – Gesù toglie il peccato del mondo

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

L’EUCARISTIA è CIBO

(Gv 1, 29-34)

  • Gesù è l’agnello di Dio

“Ecco l’agnello di Dio”. Così san Giovanni presenta Gesù; così la Chiesa presenta Gesù Eucaristia.

Gesù è l’agnello di Dio, colui che si è fatto portare al mAacello come un agnello, senza belare e si è fatto macellare. Colui che era stato annunziato dai profeti, col suo sangue versato sulla croce salverà il mondo dal peccato, e l’ira di Dio sarà placata.

  • Gesù è agnello di Dio perché diventa nostro cibo

Come l’agnello fu cibo del popolo d’Israele lungo il viaggio nel deserto, così questo agnello di Dio, l’Eucaristia, sarà il cibo nel nostro viaggio nel deserto della vita. Sarà questo Agnello a temprare il fuoco delle passioni e soprattutto a riscaldarci nel freddo della nostra tiepidezza, della nostra freddezza, della nostra ribellione a Dio.

L’Agnello di Dio è cibo. Oggi non possiamo più pensare a un cristiano che non è alimentato dall’Eucaristia; non possiamo più pensare a una vita cristiana che non attinga alle fonti divine, che non attinga da Gesù, verbo divino, l’alimentazione e il sostegno.

Gesù si è fatto nostro cibo dall’inizio della nostra vita, fino all’ultimo istante della nostra esistenza: cibo che ci sostiene, cibo che ci fortifica, cibo che ci alimenta, cibo che ci fa vincere ogni difficoltà.

  • Gesù ci assimila a sé

Dice san Pietro: voi siete dei. Non siamo noi ad assimilare Gesù, ma è lui che assimila noi. Non è la goccia d’acqua che assimila l’oceano, ma è l’oceano che assimila la goccia d’acqua. Con l’Eucaristia non è il Figlio di Dio che diventa uomo; ma noi, uomini, che diventiamo Dio. Gesù ha detto: Chi mangerà la mia carne e berrà il mio sangue avrà la vita eterna, la vita spirituale sulla terra e la vita del paradiso nell’altra.

Conclusione

Accostiamoci all’Eucaristia ed ascoltiamo le parole della Chiesa con sentimenti di umiltà.

Mentre la Chiesa, mostrandoci l’Eucaristia dice: “Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo”, noi rispondiamo: “Signore, io non sono degno che tu entri nel mio cuore, ma di’ soltanto una parola e l’anima mia sarà salvata”. Distruggi il tuo nemico, il tuo unico nemico che è il peccato, ed entra da padrone nel mio cuore.

Fatelo entrare ogni giorno da padrone; e che durante la giornata faccia da padrone. Vedrete che non è un padrone che opprime, ma è un padrone che libera.