Novena a Gesù Bambino – Porterò il tuo Nome a tutti – Ml 3, 1 – Lc 1, 57-66

Lc 1, 57-66 – Due doveri dei genitori cristiani – 2011

Lc 1, 57-66 – Zaccaria, Elisabetta e Giovanni Battista, una famiglia

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

Martina Franca, 27.12.1992

IL CATECHISTA è IL MESSAGGERO DI DIO

Malachia già molto tempo prima aveva detto: “Io manderò un messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore, che voi cercate” (Ml 3, 1).

Vi consegno alcuni pensieri che sono di tutti i cristiani, ma che sono in modo particolare vostri, perché il Signore vi ha affidato la missione specifica di essere Missionarie della Parola di Dio, catechiste.

  1. il cristiano è un messaggero che prepara la via al Signore che viene

Il cristiano, come fece Giovanni Battista, deve preparare la via al Signore. Quando voi andate a fare il catechismo non salvate, né convertite, ma preparate la via al Signore che salva e converte. È il Cristo che salva, è il Cristo che converte. Dietro al messaggero certamente c’è Dio, c’è il Cristo. Il messaggero prepara la via al Signore che viene, dando al popolo di Dio la conoscenza della salvezza. Voi dovete far conoscere il messaggio di Dio.

San Paolo agli Efesini, ai Corinzi, ai Colossesi, diceva: Signore, fa’ che i miei fedeli ti conoscano; Signore, fa’ che io ti conosca.

Gesù stesso aveva detto: “Andate in tutto il mondio e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo” (Mc 16, 15-16).

Allora quando viene la fede? Dopo che i profeti hanno parlato nel nome di Dio e gli uomini hanno conosciuto il pensiero di Dio, perché dopo la fede viene la salvezza.

Voi siete i messaggeri che vanno avanti al Signore per preparargli la strada, per dare la conoscenza della salvezza. Ecco perché parlando vi dovete far capire. Se gli uomini non vi capiscono, non siete profeti; se non vi capiscono, non siete messaggeri. Dovete tradurre il pensiero di Dio in una maniera tale che lo devono capire tutti: i piccoli e i grandi, i dotti e gli ignoranti, perché dalla conoscenza dipende la fede, dalla conoscenza dipende la salvezza, dalla conoscenza dipende la conversione.

Quando gli uomini hanno capito, decidono se acconsentire al piano di Dio o meno. Se invece non hanno capito, stanno nelle stesse condizioni in cui stavano prima. E valeva la pena di fare il messaggero se, trasmettendo il messaggio, coloro che dovevano capire non hanno capito? Coloro che dovevano fare non hanno fatto?

Io vi voglio sottolineare due cose del messaggero:

 1. Se il messaggero va, il Cristo va. Quindi se egli va avanti, il Cristo va dietro; ma se egli non va, il Cristo non va.

2. Se il messaggero parla, il Cristo parla; ma se non parla, il Cristo non parla, perché il messaggero non gli presta la voce. Il messaggero non è la Parola, ma presta la voce alla Parola di Dio, per cui, se non presta la sua voce, Dio non parla perché non produce il suono, per cui non arriva all’orecchio dell’uomo e neppure alla sua intelligenza.

Il profeta è colui che prepara la via al Signore che viene; se egli va avanti, il Signore lo segue; ma se non va avanti, il Signore non viene. Se egli parla, Dio salva, ma se non parla Dio non salva.

  1. ogni messaggero è un Giovanni Battista, cioè una grazia di Dio

La parola Giovanni significa: “grazia di Dio”, “Dio fa una grazia”.

Voi per la Chiesa siete una grazia di Dio. Quindi ogni profeta, ogni messaggero è un Giovanni; è Dio che fa grazia al suo popolo.

La Chiesa adesso ha bisogno non di dieci o venti o cento profeti o messaggeri; ha bisogno di un esercito di catechisti. Per la preparazione al Battesimo ha bisogno di catechisti, per la preparazione alla Cresima, di altri catechisti; per la preparazione alla Penitenza, di catechisti; per l’Eucaristia, di catechisti; per l’Ordine, di catechisti; per il Matrimonio, di catechisti; per l’Unzione dei malati, di catechisti. Ha bisogno di un esercito di catechisti!

Voi che vivete nelle Parrocchie, vedete quanta ignoranza c’è su Dio. Dio non è arrivato nemmeno alla porta dei fedeli battezzati delle nostre Parrocchie. Adesso deve arrivare alla loro porta, deve entrare anche in casa, ma non arriverà alla porta, né entrerà in casa, se non ci sarete voi, la grazia di Dio.

Ogni volta che avvicinate un uomo o una donna, sappiate che siete una grazia di Dio. Ecco perché se lo Spirito Santo vi suggerisce di dire, dite, perché siete messaggeri, trasmettitori del pensiero di Dio. Non rimandate, perché chi salva è Dio e voi andate avanti, ma il suggeritore è lo Spirito Santo. Dovete ripetere la parola come lui ve la suggerisce, altrimenti non siete degli attori, sulla scena del mondo, ma siete i registi; invece il regista è Dio. Voi siete gli attori, che dovete fare e dovete dire come dice il regista, secondo il copione che è stato fatto dall’autore.

Chi si avvicina a voi, o chi è avvicinato da voi, deve dire: Oggi ho avuto una grazia da Dio. La grazia di Dio siete voi, che gli avete trasmesso il pensiero di Dio. Quel pensiero è rimasto nelle orecchie di quell’uomo, poi dalle orecchie è sceso nel cuore. è sceso in profondità, tanto che quel cuore, che era stato così duro per vent’ anni, trent’anni, quarant’anni, ha ceduto alla grazia di Dio.

Voi siete i Giovanni della società!

  conclusione

 1. Voi siete i messaggeri di Dio! Dovete essere portatrici del messaggio di Dio, e fedeli ripetitori del suo messaggio.

Andate per il mondo intero e predicate il vangelo ad ogni creatura, quindi a tutti gli uomini. A quelli che incontrate e conoscete, a quelli che incontrate e non conoscete, a quelli che vi avvicinano e vi conoscono, e a quelli che vi avvicinano e non vi conoscono; anche a quelli che vi avvicinano perché vi vogliono male o vi vogliono fare del male.

Per tutti siete portatrici di un messaggio che salva. Il nostro Dio è un Dio che salva, il nostro Dio è il Salvatore.

2. Il vostro messaggio abbia lo stesso fine per il quale Dio lo ha trasmesso: la conversione, la fede, la salvezza, la santità.

Dio ha trasmesso il suo pensiero per convertire non per fare cultura, lo ha trasmesso per dare la fede, per dare la salvezza, per dare la santità. E allora prima vi dovete convertire, credere, salvarvi, santificarvi, poi dovete trasmettere il pensiero di Dio, dicendo le stesse parole di san Paolo: Se ha convertito me, può convertire anche voi; se il Cristo ha perdonato me, può perdonare voi; se ha salvato me, può salvare voi; se ha dato la santità a me, può dare la santità anche a voi (cfr. 1 Tm 1, 12-16). Quindi, dice san Paolo, “Fatevi miei imitatori, come io lo sono di Cristo” (1 Cor 11, 1).

3. Siate per gli uomini del vostro tempo e dei vostri luoghi una grazia di Dio

Dove voi lavorate e state, siate una grazia di Dio. Chi va tanto lontano a lavorare, sappia che vi è andata per essere una grazia di Dio per coloro che l’avvicinano; per portare la grazia di Dio agli uomini che si trovano là.

Ognuna di voi, nel luogo dove vive, è una grazia di Dio, perché quel luogo è il mondo per voi, non c’è altro mondo per voi! Andate per il mondo intero e predicate il Vangelo ad ogni creatura.

Non c’è bisogno di andare in un altro mondo, quel mondo dove state e continuate a stare, quello è tutto il mondo per voi; però lì dovete trasmettere il pensiero di Dio.

Siate per quegli uomini che vi avvicinano e che voi avvicinate, una grazia di Dio.

 4. Riempite il vostro cuore di parola di Dio con la lettura, con lo studio e la meditazione, perché non trasmetterete mai la Parola di Dio se il vostro cuore non sarà pieno di Parola di Dio

Bisogna prima possedere; poi si può dare. Non vi scoraggiate se ancora non possedete tanta parola di Dio; vi ho dato dieci anni di tempo!

Ciò che vale di più non è la lettura o lo studio della Parola di Dio, ma la meditazione. Giorno per giorno Dio parla a voi e, giorno per giorno, vi dovete accostare alla Parola di Dio per ascoltare quello che Dio vi vuole dire. La Parola meditata rimane dentro, e al momento giusto si può dare agli altri. Della Vergine Santa nel Vangelo si dice che guardava, vedeva, ascoltava e meditava tutte queste cose e le conservava nel suo cuore (cfr. Lc 2, 19).

Chi medita conserva, chi legge non conserva, perché la Parola letta è acqua che scivola. Per chi medita invece, la Parola meditata è acqua che resta. Beati coloro che meditano almeno un rigo di S. Scrittura al giorno, perché quel rigo rimane in loro e li arricchisce!

Il bicchiere si riempie di acqua a furia di mettere delle gocce di acqua. Dieci anni di gocce di Parola di Dio vedete quanti bottiglioni, quante botti si riempiono!

     Riempite il vostro cuore di Parola di Dio, perché siete i messaggeri del messaggio di Dio, i profeti della Parola di Dio, i ripetitori della Parola di Dio. Più parola avete, più parola date; meno Parola di Dio avete, meno Parola date.

Testimoniate la Parola con coerenza, così che tutti dovranno dire: dice e fa. Non fate come gli scribi e i farisei, che dicevano e non facevano.

Tutti devono poter dire che la Parola che voi annunziate, l’annunziate con fedeltà, perché il Cristo diceva: “Tutto ciò che ho udito dal Padre, l’ho fatto conoscere a voi” (Gv 15, 15).

Anche voi dovete poter dire: Quello che il Cristo ha detto a me, tramite lo Spirito Santo, io lo dico a voi. Se questa Parola ha salvato me, può salvare anche voi!