Se cercate dei segni… – Mc 8, 1-13

2007

2012

Il dolore, la sofferenza, rendono più puro e disinteressato ogni nostro amore; perché, amando gli uomini e Dio anche nella sofferenza, è segno che non li amiamo per quello che ci danno, ma per quello che sono. Così bisogna amare

La croce è il segno dell’amore. Chi non ama la croce non gusterà mai la vera gioia e sarà infelice anche nella prosperità.

Per la Minima rinunziare a delle cose lecite è segno di vero amore. Piace sempre al Signore quando si rinunzia a ciò che si desidera.

Ogni giorno il Cristo attende dalla Minima una testimonianza di fede e di fedeltà a ciò che le è stato rivelato con la parola di Dio. La Minima sa che questo è segno certo di amore.

Chi ascolta volentieri critiche e maldicenze, è segno che ha ben poca carità. Se la Minima è costretta ad udirle, si deve riservare il giudizio, perché non deve mai condannare senza prove. La Minima evita anche gli apprezzamenti che le vengono comunicati, perché spesso la traviano.

La sofferenza accettata è il segno per mezzo del quale la salvezza viene comunicata ai fratelli. La Minima è sempre solidale col Cristo che soffre, per la responsabilità che il compito della riparazione comporta.

Saper sacrificare i nonnulla è il segno migliore di una grande energia e penitenza.

La sofferenza è il segno dell’appartenenza al Cristo.

La preghiera è il segno esterno della conversione della Minima