At 13, 1-5 – Gv 12, 44-50

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

 

DIO COMUNICA IL SUO PENSIERO NELLA PREGHIERA

(At 13, 1-5)

 

 

Continuo nella spiegazione degli Atti degli Apostoli, perché attraverso questa parola di Dio noi sappiamo come bisogna agire nella Chiesa di oggi.

 

  1. Il cristiano conosce la volontà di Dio nella preghiera

 Lo Spirito Santo ci parla, quando noi preghiamo. Gli Atti dicono: “Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore (significa che stavano celebrando la Messa, cioè stavano pregando) e digiunando, lo Spirito Santo disse…” (At 13, 2).

Se volete capire che cosa Dio vuole da voi, mettetevi in preghiera e lo capirete. Se invece pensate, riflettete e studiate, ma non vi mettete in preghiera, deciderete sì, ma nessuno vi assicura che avete deciso secondo Dio . Dio parla nella preghiera. La preghiera è colloquio con Dio : io parlo a lui e lui parla a me. Basta mettersi in preghiera, supplicare Dio ed egli, quando l’anima tace, parla.

            Il culto del Signore in modo particolare è la liturgia. Gli atti liturgici sono essenzialmente due: la S. Messa e la Liturgia delle Ore, che è il canto dei Salmi, che era tenuto in auge nei primi secoli del cristianesimo. Poi è stato per molto tempo recitato soltanto dai monaci, dai sacerdoti e dalle suore. Il Concilio Vaticano II ha portato la Chiesa di oggi alle stesse abitudini della Chiesa di ieri e ha detto ai fedeli, quindi non soltanto ai monaci, alle suore e ai sacerdoti, di celebrare la Liturgia Eucaristica e la Liturgia delle Ore.

Dio parla sia nella liturgia eucaristica, che sarebbe la S. Messa, sia nella Liturgia delle Ore, quando noi cantiamo le lodi a Dio . I due momenti particolari di preghiera sono la S. Messa e la Liturgia delle Ore, ma in ogni momento si può pregare. È mirabile l’esempio di san Francesco di Paola: egli, tutte le volte che aveva bisogno di Dio , pregava e otteneva ciò che chiedeva. Ricordate il passaggio dello Stretto di Messina? Tutte le volte che i fedeli avevano bisogno di Dio , Francesco di Paola si isolava nella solitudine, andava nella grotta e pregava per loro. Dopo aver pregato usciva e faceva quello che doveva fare, o a vantaggio dei fedeli o a vantaggio suo. Quando ha attraversato lo Stretto di Messina, noi sappiamo dalla storia, che si è allontanato di un centinaio di metri dalla gente, si è messo in ginocchio ed ha pregato. Poiché il Signore gli ha rivelato quello che doveva fare, ha preso il suo mantello, l’ha gettato sull’acqua ed ha attraversato lo Stretto di Messina sul mantello. San Francesco ha sempre fatto così, se avete letto la sua vita avrete notato che prima di agire si raccoglieva in preghiera. Faceva così perché Dio comunica il suo pensiero e la sua volontà nella preghiera.

 

  1. Il cristiano incomincia ogni azione nel nome di Dio

 Dicono gli Atti: “Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li accomiatarono” (At 13, 3).

Se incominciamo un’azione nel nome di Dio , abbiamo la certezza che Dio è con noi. La vecchia generazione faceva così: quando si mettevano in treno, facevano il segno della croce e dicevano l’Ave Maria alla Madonna. Fate ancora così voi?

Quando incominciavano a lavorare, facevano il segno di croce. Molti di voi dicono il rosario mentre cucinano. Così si fa!

Se fate così, fate bene e insegnate agli altri a fare così. Bisogna cominciare sempre ogni cosa nel nome di Dio , perché Dio è all’inizio di ogni azione e deve continuare ad aiutarci nello sviluppo dell’azione fino alla fine della stessa azione.

Quando vi mettete in macchina fate il segno di croce e recitate l’Ave Maria alla Madonna? La macchina è una bara che cammina, potremmo morire là dentro! La stessa cosa vale per il treno.

Quando si comincia a mangiare bisogna fare la croce, dire il Padre Nostro e poi mangiare.

Io ricordo che prima di incominciare le lezioni a scuola, facevamo il segno di croce e recitavamo l’Ave Maria.

Forse dobbiamo avere vergogna di fare così? Dobbiamo avere il coraggio di dire: siete battezzati? Sì! Siete cristiani? Sì! E allora se vi vergognate di pregare, scrivete un documento col quale rifiutate il cristianesimo. Forse dobbiamo avere vergogna di farci il segno della croce, quando si passa davanti ad una chiesa?

Insegnate il segno della croce ai vostri figli, ai vostri nipoti. Ai figli l’avete insegnato, ora insegnatelo ai nipoti, perché adesso nessuno più prega. Abbiamo paura di manifestare innanzi a tutti di essere cristiani. Invece no, dobbiamo andare orgogliosi di essere cristiani.

 

            conclusione

 

Dio comunica il suo pensiero nella preghiera, per cui se volete conoscere la volontà di Dio , mettetevi in preghiera.

            L’uomo non deve mai incominciare niente di importante o di ordinario senza invocare l’aiuto del Signore, perché se Dio è con noi, nessuno potrà mettersi contro di noi. Se incominciamo con Dio, continueremo con Dio e finiremo con Dio .